Il 17 aprile in biblioteca "P. Ceretti" di Verbania, alle ore 20.00, a partecipare alla serata DEBATE "Ho cambiato idea!", (Palestra di botta e risposta) per un nuovo allenamento, in vista della formazione di una squadra di adulti: provare da giocatori le modalità del torneo può essere un ottimo modo per riuscire a capirle bene, per chi vuole riproporle anche in veste di organizzatore.
Nella serata, la questione in discussione sarà la seguente: Fine pena, mai: l’ergastolo è giusto.
Chi vuole partecipare dovrebbe prepararsi a grandi linee sui pro e i contro (seguirà una bibliografia sul tema) e poi il giorno stesso proveremo a dividerci a squadre per il dibattito. (Per favore, possibilmente, fateci sapere se pensate di esserci: serve solo per organizzare la serata).
E' una serata aperta al pubblico, per cui chi volesse solo assistere è ben accetto.
"Fine pena, mai: l’ergastolo è giusto"
La società filosofica Italiana e l'Associazione Sherazade, organizza presso la Biblioteca Civica “P. Ceretti” di Verbania, una Serata Debate dal titolo: "Fine pena, mai: l’ergastolo è giusto ", mercoledì 17 aprile 2019 alle 20.00.
7 commenti Aggiungi il tuo
Se le parole ancora hanno un senso, "ergastolo" dovrebbe proprio significare "fine pena mai". Così come dovrebbe essere per ogni condanna pronunciata: 2 giorni di galera= 48 ore, 3 anni=365 X 3, trent'anni 365 X 30 e via contando se no le condanne perdono di significato Ma siccome in fondo in fondo sono un buono, potrei accettare che un condannato all'ergastolo, raggiunti i 95 anni, se ancora in vita, porebbe essere rimesso in libertà.
Ciao lupusinfabula
allo stesso modo non ha senso comminare più ergastoli alla stessa persona.... Mica è highlander?
Io sono anche per la pena di morte in certi casi. Sicuramente per pene severe e giuste secondo il parametro più violenza più galera. La cosa fondamentale è che la pena vada comminata al di là di ogni ragionevole dubbio. I colpevoli fuori sono una sconfitta per lo stato e la società. Peggio un innocente dentro. Ma va riscritto totalmente il codice penale Vassalli Pisapia (avvocati...) depurandolo da assurdi vantaggi per i colpevoli. E va depurata la nostra società dalle scorie dell'anno Horribilis 1968 e tutto il ciarpame che si porta dietro. Chi sbaglia paga e non siamo tutti uguali. A parte davanti alla legge. E che la legge si avvicini sempre di più alla vera giustizia. Questo è il.mio vero auspicio.
Condivido in toto sia Robi che Sinistro: il CP va riformato togliendo gli assurdi sconti di pena, eliminando ( se non per i casi penali ma non nei confronti di reati che hanno contemplato la violenza)i riti e le pene alternative, così come non ha alcun senso comminare più ergastoli se la parola " ergastolo" significa (...non come in Italia!) "fine pena mai".cosa vuole dire comminare 2, 3 o più ergastoli? Oppure, se del caso, si cambi il significato del termine nei vocalbolari della lingua italiana.
Ciao robi
non credo che tutti gli avvocati siano da considerare come casta, poiché trattasi, a volte, di un lavoro che può portare a dei conflitti di coscienza, come quando sei costretto a difendere chi è sicuramente colpevole, cercando nei cavilli una possibile scappatoia. Certo che nella stesura dei codici dovrebbero essere coinvolte tutte le parti in causa (giudici, avvocati, docenti universitari, cancellerie) Riguardo al 68, una delle tante mode del tempo, quindi non darei tutto questo peso.
Ciao SINISTRO
Eh...purtroppo il 68 non solo è stato un peso ma soprattutto una rovina. Ha portato masse di incapacI politicizzati ai vertici della nostra società passando dai gruppi extra parlamentari fino al terrorismo. Oggi si limitano a mantenere il loro status di incompetenti pericolosi e tengono le fila della cultura e non solo. Ma non posso dire altro.
Ciao robi
problema endemico, legato a tutte le culture e gli orientamenti politici e religiosi. Fin quando esisterà l'uomo, in quanto essere pensante, purtroppo ci saranno sempre fondamentalismi ed estremismi, politici o religiosi.
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