Jonas Carpignano è figlio di un italiano e di un'afroamericana. Non è quindi difficile comprendere come un tema come quello delle nuove schiavitù e delle reazioni che suscitano in Italia lo abbia interessato al punto di aver abbandonato l'idea di realizzare un cortometraggio in materia in favore di un'opera di durata maggiore.
Il suo è un punto di vista decisamente interessante perché decide di andare a leggere i rapporti tra migranti e popolazione locale non nell'ormai tristemente stereotipo 'nord' bensì a Rosarno, in Calabria. È lì che, come molti ricordano, scoppiò nel 2008 il primo conflitto esplicito e cruento tra migranti e cittadini.
Regia di Jonas Carpignano. Genere Drammatico - Italia, Francia, USA, Germania, 2015, durata 107 minuti.