Arrivando a registrare oltre 5 milioni e 200 mila arrivi (+1,86%), in particolare grazie a un andamento positivo dei mercati esteri (+3,63% di arrivi e +4,48% di presenze rispetto allo scorso anno) e con un’interessante de-stagionalizzazione dei flussi e una conseguente crescita nei mesi di marzo e novembre: è quanto emerge dai dati relativi allo scorso anno elaborati dall’Osservatorio turistico regionale che opera in DMO Piemonte, presentati oggi dall’assessore regionale alla Cultura e al Turismo, Antonella Parigi.
Secondo le statistiche dell’Osservatorio, infatti, nel 2018 è proseguito il trend di crescita ormai più che decennale del settore in Piemonte: dal 2009 gli arrivi sono cresciuti di oltre il 36%, le presenze del 30,2%. I mesi estivi si confermano i più importanti per il turismo regionale, attraendo oltre il 60% dei flussi. Di rilievo anche il buon andamento dei mesi di marzo e novembre: +15,5% di arrivi e +21,5% di presenze a marzo e +10,2% di arrivi e +6,2% di presenze a novembre. A livello complessivo, gli arrivi crescono maggiormente nel secondo semestre, mentre i pernottamenti crescono di più nella prima metà dell’anno.
Per quanto riguarda la provenienza dei visitatori, questa risulta essere pari al 56% dal mercato italiano e al 44% dal mercato estero. Per il mercato straniero nel 2018 si sono registrati oltre 6,6 milioni di pernottamenti: la Germania si conferma come il primo Paese estero con una quota pari a circa il 22% del totale estero, seguita da BeNeLux e Francia, che valgono rispettivamente il 13% e il 12%. L’aumento dei flussi rispetto al 2017 riguarda maggiormente il Nord Europa, il Regno Unito, nonché Stati Uniti, Russia e Cina. I flussi turistici dalla Scandinavia segnano infatti un +25,3% negli arrivi e un +19,5% di presenze, il BeNeLux +7,3% di arrivi e +5,8% di presenze e il Regno Unito +20,6% di arrivi e +19,6% di presenze. Tra i mercati extra-europei di particolare interesse l’andamento di Stati Uniti (+11,8% di arrivi e +8,2% di presenze), Russia (+11% di arrivi e +6,3% di presenze) e Cina (+16,2% di arrivi e +4,8% di presenze). In flessione, invece, i mercati tedesco e svizzero (con rispettivamente -6,3% e -1,8% di arrivi).
Nel mercato Italia, per le presenze la prima regione di provenienza rimane il Piemonte, anche se in flessione; crescono invece i flussi da Liguria (+8% di presenze e +3,6% di arrivi) e Veneto (+15,5% di presenze e +15,3% di arrivi), ma anche da Emilia-Romagna (+6,7% di arrivi) e Puglia (+17% di presenze).
Facendo riferimento ai territori, secondo le statistiche ufficiali Torino e cintura hanno superato i 5 milioni di pernottamenti, registrando un incremento negli arrivi (+2%) e un saldo positivo nelle presenze (+2,3%). L’aumento è trainato dal mercato estero (+7,7% di arrivi e +5,9% di presenze), con il contributo positivo anche della quota italiana (+0,3% di arrivi e +1,2% di presenze). In particolare risultano in crescita i flussi da Scandinavia, BeNeLux, Svizzera e Stati Uniti, mentre calano quelli da Germania, Spagna e Regno Unito.
La Città di Torino registra oltre 3,8 milioni di presenze (+2,2%) e circa 1.290.390 arrivi (+2,1%), con un incremento più significativo della componente straniera (+7,40% di presenze e +7,65% di arrivi).
“Nell’ambito dei dati positivi sui flussi turistici, soprattutto a Torino, abbiamo voluto premiare 57 alberghi e 8 rifugi con il marchio Yes! 2019 – ha dichiarato Vincenzo Ilotte, Presidente della Camera di commercio di Torino - Con questo premio riconosciamo la capacità di miglioramento delle nostre imprese che accolgono qui i turisti: le selezioniamo, le valorizziamo, ma soprattutto le aiutiamo a formarsi per affrontare la forte competitività nel mondo turistico. Ci impegniamo in incontri in aula su aspetti dell’accoglienza, come faremo quest’anno per una migliore colazione del territorio, ma anche su aspetti legati alla digitalizzazione”.
Su Torino vale inoltre la pena di citare il dato relativo agli arrivi registrati su Airbnb che, per il 2018, sono pari a 167.000, con una crescita del 15,97% rispetto dal 2017: i primi cinque Paesi di provenienza sono Italia (46%), Francia (16%), seguite da Stati Uniti, Gran Bretagna e Spagna.
Messo in relazione con il dato regionale – pari a 342.200 arrivi – emerge dunque come la città capoluogo concentri, da sola, metà dei visitatori che scelgono il portale online come soluzione extra-alberghiera. In relazione al dato piemontese, il 2018 segna una crescita del 23,54%; i primi Paesi di provenienza sono anche in questo caso l’Italia (42%) e la Francia (17%), seguiti da Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti.
Il 2018 si caratterizza inoltre per aver fatto registrare, per il segmento lacuale estivo, una stagione stabile, che consolida la propria quota estera, quest’anno pari al 77% degli arrivi e all’84% delle presenze totali. Negli arrivi si registra una lieve flessione (-0,8%) riconducibile al mercato italiano, così come per le presenze, che diminuiscono complessivamente dello 0,6% ma con una crescita della componente straniera.
Positivo il bilancio della stagione invernale 2017/2018 della montagna, che registra un +4,3% di arrivi e +11,5% di presenze. Per questa stagione sono soprattutto i flussi turistici dall’estero a trainare la crescita: +32,3% di arrivi e +41,8% di presenze. I pernottamenti della montagna invernale crescono, trainati dalla componente estera, in particolare nelle aree della Città Metropolitana di Torino e della Valsesia (rispettivamente +16,8% e +6,2% di presenze).
Per il prodotto della montagna estiva crescono gli arrivi (+1,1%) a fronte di una flessione dei pernottamenti (-2,2%). Al contrario del comparto invernale, in questo caso cresce in particolare la componente italiana (+5,6% di arrivi e +1,6% di presenze), mentre cala quella estera (-7,8% di arrivi e -10,6% di presenze).
Il prodotto colline conferma la propria posizione con un aumento degli arrivi (+2,6%) e una lieve flessione delle presenze (-0,8%). La componente estera vale oltre il 53% delle presenze totali e il 47% degli arrivi; i primi tre mercati si riconfermano essere Svizzera, Germania e BeNeLux, con una crescita dei pernottamenti in particolare da Scandinavia, Stati Uniti e Regno Unito, oltre che dalla Svizzera. Stabili i flussi stranieri, mentre quelli nazionali segnano un +4,2% di arrivi e -2,4% di presenze, registrando dunque una riduzione del tempo di permanenza medio dei turisti italiani.
In termini assoluti, le Atl di Turismo Torino e Provincia e del Distretto dei Laghi si confermano come le più attrattive: la prima supera i 7 milioni di presenze con oltre 2.500.000 arrivi, la seconda invece registra più di 1,1milioni di arrivi e quasi 3milioni 900mila presenze. Le migliori performance, in termini di crescita, si registrano nell’Atl di Langhe e Roero (+7,4% di arrivi e +7,1% di presenze), Torino e Provincia (+1,6% di arrivi e +2,9% di presenze) e nell’Atl del Cuneese (+2,4% di arrivi e +1,8% di presenze). Di particolare interesse, inoltre, l’andamento nell’azienda turistica del Novarese: qui gli arrivi nel 2018 sono aumentati del 16,6% (superando quota 220mila), le presenze segnano invece +5,6%.
“I dati 2018 testimoniano una regione in movimento, che continua a crescere, e allo stesso tempo evidenziano due elementi importanti: da una parte che questa misurazione standard mostra sempre più la sua insufficienza, a causa dello spostamento del mercato dalle forme tradizionali di ospitalità alle locazioni turistiche, e per questo, oltre ad aver attivato una nuova piattaforma per la rilevazione di arrivi e presenze, stiamo lavorando per rendere operativo il nuovo Codice identificativo regionale, che ci permetterà di avere un quadro completo dell'offerta e dei flussi turistici – dichiara Antonella Parigi, assessore regionale alla Cultura e al Turismo - Dall'altra parte i risultati ci segnalano un parziale rallentamento dovuto, almeno in parte, al venir meno di quell' 'effetto paura' che negli anni passati ci aveva fortemente favoriti nel contesto internazionale; allo stesso tempo si evidenzia come i prodotti turistici trainanti, a livello regionale, siano sempre più l'outdoor e, soprattutto, l'enogastronomia, come dimostrano i dati e le aree che registrano una maggiore crescita, mentre cresce in maniera meno incisiva il turismo culturale, cosa che, ad esempio, può giustificare almeno in parte l'aumento più contenuto dei flussi su Torino”.
In merito alla registrazione dei dati turistici, si segnala inoltre che, a partire dal 1° aprile 2019 sarà attivo il nuovo servizio web regionale “Piemonte dati turismo”. La piattaforma permetterà di semplificare e rendere più veloce ed efficiente l’invio dei dati statistici: il servizio, in particolare, permetterà alle strutture ricettive sia di comunicare i dati sugli arrivi e le presenze turistiche ai fini delle rilevazioni ISTAT, sia di predisporre i file per comunicarli alla Questura, sia di calcolare l’importo della tassa di soggiorno, nei comuni dove questa è prevista. Si tratta di un cambiamento fortemente significativo, che ha l’obiettivo di ammodernare i sistemi di trasmissione dei dati e che coinvolge sul territorio regionale oltre 6.700 strutture alberghiere ed extra-alberghiere.
"I 15 milioni di pernottamenti turistici registrati in Piemonte nel 2018 sono il risultato di un intenso lavoro di ri-posizionamento territoriale sviluppato nel corso degli ultimi anni – dichiara Luisa Piazza, direttore di DMO Piemonte Marketing - E sono anche la base su cui si innesta il piano di attività 2019 che realizzeremo in collaborazione con tutti i soggetti del sistema turistico regionale. Un piano articolato in nuovi progetti di valorizzazione del patrimonio ed un mix di leve di comunicazione per rafforzare la visibilità della destinazione Piemonte, unitamente a nuovi strumenti di monitoraggio basati su big data e sentiment analysis sempre più necessari per valutare - anche in termini qualitativi - i trend del settore."
In ambito turistico, il 2018 ha visto il Piemonte insignito dell’importante riconoscimento di Lonely Planet come prima regione da visitare nel 2019 all’interno della classifica Best In Travel: un risultato importante non solo in termini di posizionamento, ma che ha permesso al territorio regionale di godere di una straordinaria visibilità a livello internazionale. “Best in Travel 2019 ha ottenuto uno straordinario successo in termini di copertura stampa - precisa Angelo Pittro, direttore di Lonely Planet Italia - A tre mesi dal lancio della campagna sui soli mercati in lingua inglese sono stati pubblicati oltre 5.800 articoli raggiungendo oltre mezzo miliardo di persone. I dati non tengono conto della diffusione su tutti i mercati in cui è presente Lonely Planet, la campagna è stati infatti pubblicata in oltre 15 lingue. Siamo inoltre lieti di dire che il contenuto di Regione Piemonte è stato quello che, all’interno del progetto BIT 2019 ha ottenuto il maggior numero di visualizzazioni”.