Tutto il palazzo canta a squarciagola il nome di Teo, mentre vengono srotolate le maglie numero 5 dei tempi di Omegna e 7 di Vigevano. Poi comincia lo spettacolo sul parquet: Grande, Bruno, D’Alessandro, Arrigoni e Balanzoni per la Paffoni, Panzini, Minoli, Verri, Benzoni e Birindelli per gli ospiti.L’avvio è nel segno di Birindelli da una parte e di D’Alessandro dall’altra: al 4’ guida Omegna 10-7.
Ottimo l’impatto di Samoggia, ma Petrosino non è da meno: al 10’ è 15-16 per i ducali. In attacco la capolista fa fatica, anche perché la Elachem difende con tanta fisicità. Birindelli in contropiede firma il più 3 per i gialloblu, prima che Grande da sette metri firmi il pareggio a quota 22. Ancora Birindelli e Panzini però mandano in fuga Vigevano, che al 20’ è avanti 31-26. Nel terzo quarto cambia completamente l’inerzia e lo si capisce subito con 5 punti di Santiago Bruno.
Omegna ha un’altra faccia, Balanzoni si iscrive al match diventandone assoluto protagonista. Ma è Carlo Cantone l’uomo della partita. La Paffoni mette la freccia e scappa sul 47-38, che diventa addirittura 50-38 con la tripla dell’ex Cento ed Orzinuovi al 30’. Vigevano però non muore mai e, con la verve del solito Benzoni, ritorna prepotentemente in partita.
Ospiti a meno cinque ripetutamente, poi anche a meno tre con Panzini. Ma l’insospettabile precisione di Balanzoni dalla lunetta è una garanzia: la giocata decisiva è la rubata di Cantone a 12’’ dalla fine. Vince Omegna, 67-62, ma Vigevano non perde. E vince, soprattutto, la pallacanestro.