Alcuni dei presenti, che nell’udire il suono hanno anche visto due portelli della tuga aprirsi ed essere divelti dalla struttura della barca, hanno immediatamente allertato i numeri di emergenza 1530 della Guardia Costiera e 115 dei Vigili del Fuoco.
Alcuni militari della Guardia Costiera che si trovavano in quegli istanti a bordo delle motovedette del 2° Nucleo Mezzi Navali, con sede proprio nel porticciolo di Solcio di Lesa, allertati dal fumo proveniente dall’altro lato del porto, intervenivano immediatamente sul posto dove di lì a poco giungeva una squadra dei Vigili del Fuoco di Arona che provvedeva a domare l’incendio.
Il locale Comando della Guardia Costiera, nell’immediatezza dell’evento, metteva in atto con i propri uomini tutte le procedure atte a scongiurare qualsiasi pericolo di inquinamento conseguente all’incendio. Gli stessi militari della Capitaneria di Porto provvedevano a circoscrivere lo specchio acqueo intorno all’unità incendiata con panne galleggianti assorbenti. Veniva inoltre disposto l’immediato alaggio dell’unità, che, a causa del cedimento della struttura dello scafo, già iniziava ad imbarcare acqua.
Nel tardo pomeriggio, con l’unità in sicurezza presso lo scalo di alaggio del Cantiere Navale Solcio, il personale dei VV.F. operava un’ispezione a bordo dell’unità incendiata al fine di accertare la dinamica e le cause dell’evento relativamente a cui sembrano da escludersi ipotesi di dolo.
Al momento sono in corso le indagini di rito a cura del Comando del 2° Nucleo Mezzi Navali Lago Maggiore – Guardia Costiera che, conseguentemente all’incendio, ha notiziato la competente Autorità Giudiziaria.