Negli anni il concetto di adozione è molto cambiato. In passato le adozioni erano basate sul segreto delle origini del bambino e in alcuni casi estremi addirittura sull’adozione stessa. Il segreto sulla propria identità comporta il rispecchiarsi in qualcosa di sconosciuto, una difficoltà a integrare le proprie esperienze e i racconti fatti da chi si prende cura del bambino. Attualmente viene sottolineata l’importanza di continuità tra presente e passato al fine di consentire una continuità del sé (Vadilonga, 2010).
Per i bambini adottati è più difficile ricostruire la propria storia, i genitori hanno un importante ruolo nell’aiutarli a costruire una narrazione della propria storia personale.
Gli studi e le ricerche sviluppate da Brodzinsky (professore emerito di Psicologia clinica e dello sviluppo presso la Rutgers University, NJUSA), uno dei maggiori esperti internazionali in tema di adozione, evidenziano l’importanza dell’apertura comunicativa ovvero la disponibilità dei genitori a riflettere e a condividere aspetti riguardanti l’adozione.
È bene ricordare che anche quando non vi è un contatto diretto con la famiglia di origine, essa fa parte della vita del bambino e della famiglia adottiva. Il bisogno di conoscere le proprie origini non viene più considerato una deviazione ma rientra nella normalità ed è importante, per uno sviluppo sano del bambino che questo bisogno venga accolto e normalizzato, ricordandosi che la vita del bambino non inizia nel momento in cui viene adottato.
Le aspettative, il supporto e l’accettazione della famiglia hanno un impatto determinante su come il bambino vive il suo essere adottato e la comunicazione familiare e la disponibilità di informazioni sull’adozione aiutano il bambino ad integrare la propria storia adottiva nella propria identità e nella comprensione di sé evitando che il bambino sviluppi fantasie irrealistiche. Anche l’atteggiamento della famiglia estesa sembra avere un peso importante.
Secondo alcune ricerche l’apertura comunicativa è correlata positivamente con una maggiore autostima nei bambini, ad un miglior adattamento e alla percezione di un miglior funzionamento familiare negli adolescenti. I genitori adottivi a loro volta riescono ad essere più comunicativi ed empatici verso i loro bambini.
I genitori devono essere pronti a normalizzare e ad accogliere le emozioni che susciteranno nei loro figli ed essere consapevoli anche dei propri sentimenti verso l’adozione e verso il loro senso di perdita, cercando di non assumere un atteggiamento giudicante verso la famiglia biologica. Supportare i bambini nello scoprire la loro storia, senza mentire e nascondere le informazioni evita che si possano in futuro sentire traditi (Brodzinsky).
È importante ricordare che le comunicazioni devono sempre essere adattate al livello di sviluppo del bambino e alla specifica situazione.
Dott.ssa Nicolini Greta
La Girandola - Spazio Psicoeducativo
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