Sul podio il giovane direttore d'orchestra Enrico Saverio Pagano con l'Orchestra Ildebrando Pizzetti, fondata nel 2014.
Un cast internazionale, una magica rappresentazione fatta di sorprese e effetti speciali: 36 musicisti, 24 coristi, 10 solisti, 3 attori, 1 acrobata.
L’opera
Il Flauto Magico, in tedesco "Die Zauberflöte", K 620, è un'opera in due atti composta nel 1791 da Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Emanuel Schikaneder, che non era solo un librettista, ma anche un illustre personaggio teatrale. Fu proprio Schikaneder a interpretare per la prima volta il ruolo di Papageno.
L’opera è in forma di Singspiel, una forma popolare tedesca che includeva accanto al canto anche dialoghi parlati e, secondo alcuni, è stata progettata come opera massonica, con l’allusione ai riti massonici, tra cui il più evidente è il numero tre.
Il Flauto Magico inizia con tre potenti accordi, ripetuti tre volte, in cui predomina il solenne colore di tre tromboni; dopo un grandioso fugato, ecco risuonare ancora i tre accordi. Il tema musicale ritorna tre volte, ed ancora tre le damigelle, tre i geni, e (nel cast originario) tre gli schiavi, tre i sacerdoti, tre i Templi (Natura, Ragione e Saggezza) e tre le prove che Tamino deve superare.
Il Flauto Magico, ultima composizione teatrale di Mozart, è una favola meravigliosa, ambientata in un antico irreale e fantasioso Egitto.
La storia racconta come il principe Tamino, aiutato dal fedele Papageno, combatte le forze del male e libera l’amata Pamina.
L’opera, composta dal musicista da maggio a settembre del 1791, nel proporre i grandi sentimenti di umanità, di bontà, di fratellanza, è pervasa da simbolismi: la contrapposizione uomo/donna, luce/ tenebre, bene/male, cielo/terra, fuoco/acqua; le Damigelle ed i Genietti, la Regina e Sarastro ed infine il flauto d’oro di Tamino ed il carillon di Papageno.
IL FLAUTO MAGICO
di W. A. Mozart
Die Zauberflöte
Opera tedesca in due atti KV620, libretto di E. Schikaneder
cantata in tedesco e recitata in italiano
Direttore: Enrico Saverio Pagano
Regia: Andrea Bandel