Dagli anni ‘70 numerose pratiche legano contesti marginali e aree abbandonate a una nuova tipologia di spazio pubblico con progetti e realizzazioni caratterizzati da condivisione, sperimentazione e innovazione. Oggi questo modello continua a evolversi e diffondersi non solo nelle periferie e non solo con esempi spontanei ma anche grazie a un corpo di idee che lega il giardinaggio urbano a un progetto e una teoria intorno ai quali il consenso di paesaggisti, artisti e architetti è sempre maggiore.
Dalla nascita dei primi community gardens di New York agli orti pensili di Mumbai; dalle diverse modalità di partecipazione nella progettazione e costruzione di orti e giardini urbani alle installazioni e performance di artisti e paesaggisti che lavorano nello spazio pubblico; dai materiali poveri e riciclati alle piante rustiche e ruderali, un percorso unico, eterogeneo, anche stravagante, che diventa un’occasione e uno strumento per pensare il giardino urbano come fondamentale elemento identitario e di condivisione.
Su queste tematiche lavora da anni Michela Pasquali, che ha fondato l’associazione no profit Linaria al fine di sviluppare interventi di riqualificazione urbana con un obiettivo principale: realizzare progetti che rappresentino un’opportunità concreta ed efficace per il territorio e per la comunità.
Michela Pasquali racconterà di queste esperienze e delle prospettive future Venerdì 17 novembre alle 21:00 a Villa Giulia. L’evento si colloca all’interno del ciclo di incontri dal titolo ‘Nuovo Mondo’, curato da Elisabetta Bianchessi e organizzato dal Museo del Paesaggio nell’ambito delle attività del Centro Studi del Paesaggio e in collaborazione con l’associazione Verdi Acque.