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Coro San Vittore: successo il concerto su musiche di Pietro Ray

Riceviamo e pubblichiamo, una nota del Coro San Vittore, a resoconto del concerto dedicato alle musica del compositore Pietro Ray, scelta difficile ma che ha ricevuto largo consenso.

Verbania
Coro San Vittore: successo il concerto su musiche di Pietro Ray
Per il tradizionale concerto in occasione della festa del Santo patrono di Verbania, il Coro Polifonico S.Vittore ha voluto fare per il 2017 una scelta veramente coraggiosa: proporre un opera di un compositore ai più sconosciuto, Pietro Ray, con un titolo che, con un eufemismo, si può definire impegnativo (Le tre ore di agonia di Nostro Signore Gesù Cristo), il tutto programmato in una serata, quella di sabato 13 maggio in cui il pubblico locale poteva scegliere tra altre allettanti proposte culturali (l’ultimo appuntamento della rassegna Lampi sul loggione al teatro Maggiore).

Ciò nonostante un numeroso pubblico si è presentato all’annuale appuntamento con il coro riempiendo la navata della basilica di S.Vittore, curioso di ascoltare la proposta musicale del direttore Maestro Riccardo Zoja che, come sua consuetudine, ha tenuto un interessante discorso introduttivo per illustrare l’opera che sarebbe stata eseguita e le ragioni per cui è stata scelta.

Ispirata alla tradizione delle Ultime sette parole di Gesù sulla croce, la cantata di Pietro Ray, compositore lodigiano della prima metà dell’ottocento, è stata riproposta, per la prima volta in epoca moderna, dal Coro polifonico di S.Vittore nella serata di sabato 6 maggio nella chiesa di S. Francesco a Lodi, luogo in cui la partitura dell’opera è stata ritrovata qualche anno fa da un sacerdote, don Pierluigi Rossi. Grazie all’amicizia con il Maestro Zoja, don Pierluigi Rossi ha pensato di affidare al coro della basilica di Intra il compito di realizzare l’esecuzione dell’opera di Ray.

Dopo la prima a Lodi, il Coro ha scelto di riproporre l’opera a Verbania per il concerto di S. Vittore. Il pubblico presente in Basilica la sera del 13 maggio è stato piacevolmente sorpreso dalla cantata di Pietro Ray. Pur interpretando la tragedia delle ultime ore di Cristo sulla croce, l’opera dell’autore lodigiano si esprime con il tipico stile fresco e brillante del melodramma italiano nel passaggio tra il XVIII e il XIX secolo, alternando le parti corali con quelle dei solisti e con le melodie riproposte dai componenti orchestrali. Molto apprezzati, oltre al coro, sono stati gli altri interpreti del concerto: il tenore Vito Martino e il baritono Massimo Pagano, già noti al pubblico verbanese per aver collaborato con il coro S.Vittore in diverse occasioni, il soprano Arina Alexeeva e il basso Alberto Rota. Pregevole la componente orchestrale del gruppo Ars Musica Verbali, particolarmente apprezzati gli assoli di corno inglese, clarinetto, oboe e fagotto.

La serata si è conclusa con i prolungati applausi del pubblico a cui è stato concesso un bis, cantanti e orchestrali hanno riproposto “Amen”l’ultimo dei tredici pezzi componenti l’opera.



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