I difetti di cui parla Luca Ricci non sono mancate compiutezze, imperfezioni fisiche e morali. I difetti di cui parla Ricci sembrano trattare piuttosto caratteristiche intrinseche del mondo fisico e interiore dello scrittore e di cosa gli ruota dentro e attorno. Senza trascurare la connotazione precisa che hanno.
Sono difetti fondamentali. Come dire requisiti minimi di base senza i quali, il mondo della scrittura in senso lato non poggia. Siamo davanti ad una raccolta di racconti che appaiono come piccoli romanzi complessi in cui l’autore riesce a tomografare in maniera assiale e computerizzata storie dense e dolorose di anime fragilmente scosse dall’amore per i libri.
Chi li scrive, chi li edita, chi li pubblica, chi li vende, chi li promuove, chi li studia e chi li acquista. Nessuno è escluso o indenne.
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