Situazione epidemiologica (26/09/2022) da Regione Piemonte - 26 Ottobre 2022 - 12:05Positivi: 4.822 (di cui 4745 a test antigenico) |
Focus settimanale sulla situazione epidemiologica - 21 Ottobre 2022 - 13:16In Piemonte i tassi di occupazione dei posti letto sono sostanzialmente in linea con quelli nazionali. Per gli epidemiologi della Regione Piemonte, l'epidemia complessivamente dovrebbe essere arrivata al suo culmine. Per le classi di età giovani già dalle ultime due settimane si osserva una fase discendente, mentre per le classi di età adulte si è arrivati al plateau. |
FOCUS SETTIMANALE SULLA SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA - 12 Ottobre 2022 - 17:19In Piemonte i tassi di occupazione dei posti letto sono sostanzialmente in linea con quelli nazionali. L'andamento in crescita dei contagi è analogo a quello presente nelle altre regioni. Si registra una diminuzione nelle fasce di età scolastica (in particolare a partire dai 3 anni). Non si registrano allerte specifiche a livello locale. |
Situazione epidemiologica (06/10/2022) da Regione Piemonte - 6 Ottobre 2022 - 12:05Positivi: 4.899 (di cui 4.807 a test antigenico). |
Situazione epidemiologica (28/09/2022) da Regione Piemonte - 28 Settembre 2022 - 13:01Positivi: 4.561 (di cui 4.484 a test antigenico). |
Situazione epidemiologica (21/09/2022) da Regione Piemonte - 21 Settembre 2022 - 12:05Positivi: 2.714 (di cui 2679 a test antigenico). |
Situazione epidemiologica (14/09/2022) da Regione Piemonte - 14 Settembre 2022 - 12:05Positivi: 1.844 (di cui 1816 a test antigenico). |
Situazione epidemiologica (31/08/2022) da Regione Piemonte - 31 Agosto 2022 - 12:05Positivi: 2.076 (di cui 2.030 a test antigenico). |
Situazione epidemiologica (24/08/2022) da Regione Piemonte - 24 Agosto 2022 - 13:01Positivi: 2327 (di cui 2285 a test antigenico). |
Situazione epidemiologica (17/08/2022) da Regione Piemonte - 17 Agosto 2022 - 12:05Positivi: 568 (di cui 541 a test antigenico). |
Situazione epidemiologica (10/08/2022) da Regione Piemonte - 10 Agosto 2022 - 13:01Positivi: 2630 (di cui 2543 a test antigenico). |
Situazione epidemiologica (3/08/2022) da Regione Piemonte - 3 Agosto 2022 - 12:05Positivi: 3.686 (di cui 3.614 a test antigenico). |
Situazione epidemiologica (27/07/2022) da Regione Piemonte - 27 Luglio 2022 - 13:01Positivi: 5.128 (di cui 5.030 a test antigenico). |
Situazione epidemiologica (6/07/2022) da Regione Piemonte - 6 Luglio 2022 - 12:05Positivi: 7449 (di cui 7334 a test antigenico). |
Situazione epidemiologica (29/06/2022) da Regione Piemonte - 29 Giugno 2022 - 12:04Positivi: 5861 (di cui 5733 a test antigenico). |
Situazione epidemiologica (22/06/2022) da Regione Piemonte - 22 Giugno 2022 - 12:05Positivi: 3105 (di cui 2992 a test antigenico). |
Situazione epidemiologica (16/06/2022) da Regione Piemonte - 16 Giugno 2022 - 13:01Positivi: 1.581 (di cui 1.492 a test antigenico). Focus settimanale sulla situazione epidemiologica e vaccinale. |
Situazione epidemiologica (1/06/2022) da Regione Piemonte - 1 Giugno 2022 - 12:04Positivi: 1.310 (di cui 1255 a test antigenico). Focus settimanale sulla situazione epidemiologica e vaccinale. |
Situazione epidemiologica (25/05/2022) da Regione Piemonte - 25 Maggio 2022 - 12:05Positivi: 1.600 (di cui 1520 a test antigenico) |
Focus settimanale situazione epidemiologico - 19 Maggio 2022 - 18:06I valori del Piemonte, con un’incidenza di 344 casi ogni 100.000 abitanti (diagnosi settimana 9-15 maggio), a fronte del valore nazionale di 411,6 si confermano tra i più bassi in Italia. |
Coronavirus: obbligo vaccinale ed estensione uso green pass - 10 Gennaio 2022 - 14:10Re: Dati di fattoCiao Filippo appunto, bisogna ragionare secondo scienza. Tutti sanno che il vaccino non ti rende immune, ma attenua gli effetti del virus, soprattutto quelli gravi. Difatti le terapie intensive sono intasate da no vax. Ognuno è libero di vaccinarsi o meno, certo che, se non lo fa, non può affatto pretendere il lockdown anche per i vaccinati! |
Coronavirus: obbligo vaccinale ed estensione uso green pass - 10 Gennaio 2022 - 13:05Dati di fattoIl dato evidente è che i vaccinati positivi crescono in modo esponenziale e NON sono immuni da ospedalizzazione comprese terapie intensive. Quindi??? Poi non è questione di destra o sinistra ma di persone che non ragionano con la loro testa |
Comitato Salute VCO: "Una sanità per ogni stagione?" - 10 Novembre 2020 - 08:11INTERESSI PRIVATI E PUBBLICHE VIRTU'E', allo stato attuale delle cose e della pandemia in corso, che la politica, sia nazionale che locale, continui a mostrare la sua proverbiale inabilità all'interesse della popolazione optando, invece, alle preferenze personali e di partito. Sin dall’inizio, nessuno era pronto davvero a far fronte ad una situazione come quella causata dal Covid19, a meno che non fosse lo stesso “autore del virus...” tuttavia, abbiamo visto che la prima ondata d'urto ha largamente sforato le più arroccate posizioni gestionali dei responsabili regionali. La seconda che stiamo vivendo, avrebbe dovuto essere meno sorprendente rispetto alla prima, ma pare ora il contrario. In questi casi si deve essere estremamente razionali, come? Descrivo sinteticamente alcuni punti fondamentali di come si dovrebbe affrontare l'emergenza dopo la prima ondata della primavera:: 1) immediato set up delle strutture ospedaliere regionali esistenti e che hanno operato alle terapie. 2) descrizione delle problematiche a cui hanno dovuto maggiormente far fronte e valutando ogni possibilità razionale di solving problem. 3) set up delle disponibilità di posti adibiti alle terapie intensive per ogni struttura evidenziando eventuali e possibili implementazioni in loco o limitrofe. 4) set up dei medici ed infermieri per verificare la copertura massima per ogni struttura ed il potenziale reclutamento di nuove figure. 5) set up dei prodotti di primo intervento per le patologie Covid e relativo approvvigionamento programmato sia in ordine alla sicurezza degli operatori che dei degenti. 6) fotografia del network degli ospedali operanti nel raggio di 100 km, gestiti dalla direzione sanitaria o da una figura dedicata e verifica dei posti letto e del personale al fine, eventualmente, di potere dirottare i pazienti in altre strutture evitando situazioni di crisi di posti in rianimazione nelle strutture. 7) delegare ai medici di base la possibilità di effettuare tamponi in modo da evitare ingorghi nelle strutture ospedaliere. 8) costituire in tempi brevi una task force locale addestrata preliminarmente all’assistenza dei cittadini con l’aiuto delle Forze Armate, degli Alpini o della Protezione Civile in collaborazione con psicologi operanti nel territorio. 9) aggiornamento dei sistemi informatici condivisi tra ospedali, ASL e regioni, ancora incompleti e non dialoganti tra loro (un dramma). Mi fermo qui, ma ci sarebbe molto altro ancora. Certo che ne verremo fuori, il mondo non si fermerà al Covid19, tuttavia ciò che mi chiedo saremo in grado, dopo questa pandemia, di far fronte ad altre eventuali situazioni del genere? Saremo in grado di creare una polis che, finalmente, possa essere gestita da persone serie e competenti invece che da individui prestati alla politica senza alcuna competenza, interesse personale o di partito? Lo vedremo, anche presto. |
Lega, risponde sugli ospedali VCO - 6 Novembre 2020 - 13:29Re: E quindi?Ciao Filippo pure io ho perso tempo a leggere questo intervento dove la sintassi non ha diritto di cittadinanza (ma io mi chiedo, oltre ad usare il correttore di Word, far rileggere le bozze da un ragazzo di terza media è proprio così difficile?) Si capisce comunque che qualcuno qui "lavora in silenzio" e farebbe cose. Non so cosa, ma so bene cosa (per incosciente incompetenza) non ha fatto da maggio ad oggi. Ne riassumo una breve selezione: - tracciamento: fino a un mese fa il Piemonte faceva pochissimi tamponi, oggi qualcuno in più. Bastava copiare giapponesi, coreani o tedeschi, e tracciare massicciamente con tamponi positivi e contatti, potenziando le strutture esistenti invece di fare azioni di facciata come a Venaria... e oggi non saremmo in questa situazione. Peggio del Piemonte in questo senso non ha fatto quasi nessuno. - attivazione di dirve through per i tamponi rapidi. Nel lazio sono quasi 300, in Piemonte? Non lo dico per carità. - potenziamento della medicina di base attraverso l'assunzione, a maggio/giugno, di nuovi medici di base, l'attivazione di studi che permettessero di effettuare tamponi, la formazione dei medici stessi e dei pediatri. Fatto nulla. - assunzione di personale infermieristico (da attivare come TD in caso di necessità) con concorsi da bandire entro l'inizio dell'estate. Mai fatto - assunzione urgente di nuovi medici (infettivologi, pneumologi) almeno in sostituzione di quelli che si sono spostati verso l'attività privata o si sono prepensionati usando quota 100 (e non giudichiamoli), proprio in vista di una nuova ondata. mai fatto. - identificazione di strutture da dedicare ai pazienti COVID, sia come ospedali che come strutture di isolamento dei casi più lievi ma impossibilitati a stare a casa. Fatto pochissimissimo, negli ultimi giorni da Torino spostano centinaia di malati a Tortona, e non aggiungo altro. Fatto pochissimo e solo nelle ultime settimane, quando è ormai troppo tardi. - attivazione di call center e uffici dedicati all'emergenza e al tracciamento con l'app Immuni. Mai fatti. - potenziamento delle professionalità locali e della gestione delle ASL attraverso esperti di chiara fama: qua non solo non è stato fatto nulla, ma a settembre, per beghe di partito, hanno pure spostato i DG delle ASL di VC e VB, mettendo persone che nulla sanno della situazione locale a capo dell'ASL. -isolamento ai primi cenni di recrudescenza del virus delle RSA e protezione totale dei loro ospiti. Non solo non fatto, ma s'è immediatamente pensato di spostare pazienti covid proprio lì (geni, ma durante la prima ondata dove stavate? al cinema?) mi fermo qua, perchè ho pena ad andare avanti, i risultati del "lavoro in silenzio" sono ospedali strapieni (ben oltre la media nazionale), terapie intensive strapiene ben oltre la media nazionale, così come l'indice RT che ci dice che siamo totalmente fuori controllo, ritardi assurdi nella comunicazione di eventuali positività, blocco praticamente totale dell'attività ospedaliera non di urgenza, nuovi picchi di contagi tra il personale ospedaliero, e a breve numero di decessi. E' vero, non ha senso ora parlare di riorganizzazione della rete ospedaliera provinciale, avrebbe più senso parlare di dimissioni da parte di chi ha causato questo terribile disastro. saluti |