Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del presidente Nobili sull'attuale situazione della provincia di Verbania
“Spiace davvero essere giunti a questo epilogo, ma non possiamo dirci in nessun modo responsabili della situazione che si è venuta a creare. Questa Amministrazione ha lavorato con coscienza ed impegno ed è stata da un lato la campagna di delegittimazione istituzionale di questo ente e ancora più pesantemente la sua spogliazione di risorse – con i tagli effettuati dalla spending review di Monti, confermati – sebbene attenuati dall’attuale Governo – a non darci scampo. Fino al 30 settembre il nostro bilancio pareggiava, vi era il parere favorevole dei revisori dei conti: il decreto legge dello scorso 31 ottobre ci ha tolto 6,7 milioni da quel fondo sperimentale di riequilibrio che ci compensava dell’addizionale Irpef e compartecipazione Enel trattenuta dallo Stato. A questo si aggiunga il taglio drastico – contro il quale abbiamo presentato ricorso – al fondo regionale per le funzioni trasferite e delegate alla Provincia. Quest’anno riceviamo 900 mila euro a fronte di spese – solo per il personale che si occupa di queste funzioni – di 1 milione 900 mila. Siamo andati sotto di due milioni: abbiamo cercato comunque di imboccare il percorso dell’approvazione del bilancio, sebbene in disavanzo, e affrontare contestualmente il percorso di riequilibrio spalmato su dieci anni. Una scelta suffragata dal parere di autorevoli tecnici, che tuttavia non è bastato a convincere tutti. Va comunque smentito a chiare lettere che questo sia un bilancio che nasconde ‘buchi’ più grandi: è trasparente e nella sua drammaticità corretto”.
Queste alcune delle precisazioni che il Presidente della Provincia Massimo Nobili ha voluto rimarcare nel corso del pomeriggio con una conferenza stampa che di qualche ora ha anticipato la ripresa della seduta consigliare sospesa nel pomeriggio dello scorso mercoledì 27 e aggiornata alle 18 odierne. Una situazione di estrema criticità politico-amministrativa venutasi a creare con l’incapacità, ripetuta per tre sedute consecutive, della maggioranza di centro-destra nel garantire il numero per procedere con l’approvazione del bilancio di previsione (voto che per legge deve avvenire entro domani). L’aggiornamento avveniva d’intesa con il gruppo del PD, che manifestava la disponibilità a valutare decisioni che potessero scongiurare il commissariamento dell’Ente. Il gruppo consigliare del PD chiedeva, per poter avviare un confronto, un segno di discontinuità amministrativa azzerando la Giunta. Richiesta alla quale gli Assessori rispondevano rimettendo le proprie deleghe in mano al Presidente.
“Un’apertura a cui ho risposto con un immediato confronto, chiedendo quali fossero i principali punti programmatici su cui focalizzare l’ultimo periodo amministrativo che ci distanzia dalla scadenza di mandato del prossimo giugno e non certo, come si è insinuato in modo scorretto, offrendo posti da assessore.
Piuttosto sono stato io a ricevere nelle scorse ore messaggi da chi si proponeva per l’incarico. Il veto dell’assembla provinciale del PD a realizzare quest’intesa – pur nello sconforto di dovere interrompere prematuramente un mandato amministrativo per cui mi sono impegnato al massimo delle mie possibilità e capacità – mi è di sollievo: in questi ultimi venti giorni amministrerò con la mia giunta, che con me ha lavorato e lottato per questa Provincia, deliberando alcuni atti non rinviabili. Da parte nostra non c’è stata nessuna imperizia ma solo il coraggio di scelte difficili” ha sottolineato il Presidente Nobili.
“Con queste parole – ha rimarcato Nobili – voglio rispondere alle dichiarazioni ingiuriose che la segreteria del PD, purtroppo con uno stile che le è proprio, ha rivolto a me e alla mia amministrazione. Ciò che in ogni caso a questo punto pesa è la consegna del nostro territorio nella mani di un’amministrazione retta per oltre 6 mesi da un Commissario e questo contro il buon senso e la buona coscienza per perseguire strategie di bassa politica. Certo questo epilogo va ascritto anche a coloro che prima hanno manifestato disponibilità e poi hanno fatto un passo indietro: devono assumersi la responsabilità di fronte a una comunità che certamente nei prossimi mesi assisterà a un ulteriore impoverimento di servizi, opere e progetti e un ulteriore scollamento tra bisogni e risposte”.
Il Presidente ha concluso annunciando che nel consiglio delle 18.00 chiederà il ritiro della delibera contenente le linee guida del piano di rientro, lasciando la sua ridefinizione al Commissario che in venti giorni verrà nominato, se nel frattempo non verranno offerte in extremis soluzioni quali l’iscrizione nelle entrate di competenza di due milioni di euro da parte statale e/o regionale o la ricomposizione di una maggioranza che possa approvare il bilancio di previsione.
Nobili: ‘Non ci sono le condizioni per proseguire"
La responsabilità di un sistema di servizi, opere e progetti che rischia di bloccarsi e ulteriormente impoverirsi è di coloro che hanno ignorato il mio appello al senso di responsabilità in difesa del territorio e della sua comunità”.
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lupusinfabula
30 Novembre 2013 - 10:36
Parole quasi commoventi..... ma non piangerà nessuno. Amen.
a che ora?
paolino.
30 Novembre 2013 - 12:33
a che ora vengono a portarlo via? perchè è sempre più evidente,man mano che si sposta il coperchio,che dalla pentola sta venendo fuori una tale quantità di porcherie che l'epilogo di questa vicenda sarà un bel soggiorno col pigiamino a righe..
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