Un risultato conseguito anche per la stretta collaborazione tra la Regione e le associazioni dei volontari, che prosegue da decenni e che oggi si e' rinnovata con la firma della nuova convenzione triennale. Il testo sara' ora inviato alle aziende sanitarie, incaricate di attuarlo attraverso convenzioni specifiche a livello locale.
"La firma della convenzione con le associazioni di volontariato rafforza la storica collaborazione che da tempo caratterizza il Piemonte come regione all'avanguardia in Italia per la raccolta del sangue - ha sottolineato l'assessore Antonio Saitta -. La capillarita' della raccolta garantita dalle associazioni assicura l'efficacia dell'intervento, ci tutela in caso di eventi tragici ed emergenze e ci mette nelle condizioni di aiutare le altre regioni, oltre a rappresentare un indubbio vantaggio economico anche grazie al contributo di un esercito di migliaia di volontari".
Delle 250mila donazioni annue, circa 210mila sono di sangue (46,2 per 1.000 abitanti, la media italiana � di 42,6 per 1.000). La maggior parte delle unita' cedute dal Piemonte viene utilizzata da Sardegna e Lazio, prevalentemente per pazienti, come i talassemici, la cui sopravvivenza e' legata alla trasfusione periodica di globuli rossi.
Inoltre, il Piemonte e' tra le cinque grandi produttrici di plasma inviato al frazionamento industriale per la produzione di medicinali plasmaderivati (circa 70.000 chilogrammi l'anno). Una produzione realizzata nell'ambito di un accordo interregionale di lunga durata (Lombardia-Piemonte-Sardegna, a cui si sta aggiungendo il Molise), che rappresenta circa il 29% dell'intero volume di plasma nazionale inviato alla produzione farmaceutica.