“E’ un dispositivo su cui Coldiretti ha sempre puntato, la cui approvazione chiude un percorso importante condiviso” commenta il presidente di Coldiretti Novara Vco Federico Boieri. “Un risultato che va letto con grande positività soprattutto in un’areale – quello del Novarese e del Vco – dove la viticoltura è tutt’oggi in forte sviluppo, attrae l’attenzione di nuovi imprenditori agricoli e vede molti giovani raccogliere il testimone alla guida di storiche aziende vinicole. Insomma, un comparto che ha ampi margini di crescita, sia per quanto riguarda l’aumento dell’ettarato, sia per l’espansione dei mercati sia nazionali che esteri”.
L’atteso traguardo giunge con l’approvazione definitiva del Parlamento: il decreto era stato approvato nelle scorse settimane dal Senato ed è poi tornato alla Camera dei Deputati per il via libera effettivo.
Dal vigneto alla bottiglia l’attuale normativa rendeva necessario adempiere a più di 70 pratiche che coinvolgono 20 diversi soggetti che frenano il dinamismo imprenditoriale dei produttori italiani di vino che ha raggiunto un fatturato record di quasi 10 miliardi soprattutto grazie all’export che è stato di 5,4 miliardi nel 2015 e risulta in ulteriore aumento del 3% nei primi otto mesi del 2016.
Il Testo Unico – precisa la Coldiretti interprovinciale - porta finalmente alla semplificazione delle comunicazioni e adempimenti a carico dei produttori, revisione del sistema di certificazione e controllo dei vini a denominazione di origine ed indicazione geografica con un contenimento dei costi, alla revisione del sistema sanzionatorio, l’introduzione di sistemi di tracciabilità anche peri i vini a IGT e norme per garantire trasparenza sulle importazioni dall’estero.
“Un risultato di una lunga mobilitazione per liberare le energie del settore più dinamico del Made in Italy agroalimentare che ne rappresenta peraltro la principale voce dell’esportazione” aggiunge il direttore Maria Lucia Benedetti.
La viticoltura in provincia di Novara conta 567 ettari di superficie (dati 2015), quasi tutti in produzione, a cui vanno aggiunti i 50 della provincia del Verbano Cusio Ossola: la produzione totale è rispettivamente di 34.335 e 2.880 quintali.
Il sesto censimento generale dell’agricoltura rilevava nel 2010 466 aziende con superfici vitate in provincia di Novara e 143 nella provincia del Vco.
Testo Unico sul Vino
Questa volta, il brindisi è rivolto alla semplificazione. Con una buona e attesa notizia per i viticoltori e i produttori vinicoli delle due province, ovvero il sì definitivo al Testo Unico sul Vino, provvedimento che ‘taglia’ la burocrazia per i viticoltori e che, dopo l’ultimo sì della Camera, è divenuto legge. All'interno il comunicato stampa di Coldiretti Novara e VCO.
7 commenti Aggiungi il tuo
IN OSSOLA si coltivano solo le cave di pietra, il vino secondo il mio parere si fa da altre parti, le mie origini sono contadine e di vino e vigneti ne ho sentito parlare e visti da quando sono piccolo.
Parlate poi di quantità ma la qualità ???
Ciao Giovanni,
mai sentito parlare del prunent dell'Ossola?
Certo è un vino particolare prodotto in minime qualtità ma c'è questa tradizione.
mai sentito parlare del prunent dell'Ossola?
Certo è un vino particolare prodotto in minime qualtità ma c'è questa tradizione.
Ciao Giovanni. Non sai ciò che dici. Uno dei rossi piu buoni che io abbia mai assaggiato e' il nostro ca d mate.
Il Prunent è una sorta di Barolo del Vco. Ovviamente vitigno nebbiolo. Ho preso di recente due bottiglie e parlando con il produttore mi diceva che molte bottiglie vanno nei ristoranti Usa di un certo livello. È un vino eccellente. Io un po' me ne intendo.....
Dato che siete contenti di quello che bevete ,e ne capite continuate così.
Io rimango del parere che l' Ossola non ha ne i terreni e nemmeno il sole necessari per un buon vino , tantomeno la cultura del vino che non si inventa perché oggi va di moda, come del resto il nostro territorio non ha una cucina tipica ,non parliamo poi dei salumi dell'Ossola. .
Ciao Giovanni
i vini si fanno anche in Valle d'Aosta, Germania e migliori sono in Azerbaijan ....ti consiglio di informarti bene prima di parlare. Forse un corso dell'Associazione Italiana Sommelier ti sarebbe utile. .noi intanto ci gustiamo il Prunent.
Salute
i vini si fanno anche in Valle d'Aosta, Germania e migliori sono in Azerbaijan ....ti consiglio di informarti bene prima di parlare. Forse un corso dell'Associazione Italiana Sommelier ti sarebbe utile. .noi intanto ci gustiamo il Prunent.
Salute
Ciao Giovanni
non è stato inventato nulla. Anzi è la continuazione di una tradizione antica.
Una volta la cosiddetta "gente di fatica" locale beveva molto più vino proprio per aumentare con quello che si trovava la massa di calorie necessarie.
Gli estimatori amano questi antichi vitigni rari e un po' di confine.
non è stato inventato nulla. Anzi è la continuazione di una tradizione antica.
Una volta la cosiddetta "gente di fatica" locale beveva molto più vino proprio per aumentare con quello che si trovava la massa di calorie necessarie.
Gli estimatori amano questi antichi vitigni rari e un po' di confine.
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