Nell’ambito dell’Etologia, che è lo studio del comportamento animale, sono fiorite alla fine del Novecento nuove idee, le idee dell'Etologia Cognitiva influenzate dal movimento filosofico del Post-Umanesimo, precedute dalle idee dell'etologia classica (sul cane intorno al 1950), e poi da quelle dell'etologia behaviorista (1940-1970). All'Etologia Cognitiva è legato l'approccio Cognitivo-Zooantropologico.
La Zooantropologia è la scienza che studia la relazione fra l’uomo e gli altri animali.
La Zooantropologia considera l’animale come essere senziente, con esigenze/motivazioni intrinseche proprie, con una propria mente, con una propria modalità d’essere.
Nell’Approccio Zooantropologico vengono considerati ed evidenziati gli aspetti cognitivi e sociali degli Animali in riferimento al contesto di vita, al fine di preservare/recuperare le caratteristiche individuali: ogni cane ha la facoltà di elaborare informazioni, di applicare ciò che viene appreso, di dialogare con il mondo esterno (componenti cognitive) e la facoltà di interagire con l’Altro, di scambiare informazioni, di affiliarsi, di vivere la referenza (componenti sociali).
La Zooantropologia dà enfasi al concetto di Alterità: ogni cane possiede una propria identità, una propria specificità, una propria diversità. Riconoscere l’Alterità significa scegliere eticamente di vivere in modo paritario e dialogico la Relazione, significa riconoscere nell’Altro pari dignità e diritti, è essere con l’Altro: Animale e Uomo intraprendono un cammino condiviso, co-protagonisti ed attivi nel dialogo, dove l’animale umano si decentra per osservare l’interazione/relazione da un punto di vista diverso, il punto di vista del cane.
Comprenderci in altro modo, poter esprimere se stessi anche nelle interazioni con l’Altro, cogliere nell’Altro il suo proprio mondo di percezione e cognizione sono le ispirazioni suggerite dall’Approccio cognitivo-zooantropologico-relazionale.
La Zooantropologia Applicata abbandona gli esercizi addestrativi per lavorare sul contesto cognitivo, per creare spazio all’espressività soggettiva, per creare tempo e momenti di qualità, per creare esperienze consapevoli e condivise, per giocare con l’immaginazione e la fantasia, per giungere al Dialogo con l’Altro. Essa sviluppa il concetto di coesistenza senza parte addestrativa, supera il concetto di welfare per giungere al concetto di qualità di vita attraverso il coinvolgimento in esperienze condivise, in assenza di risultati immediati, in assenza di aspettative, in assenza di automatismi, al di là di schemi e metodi.
Il Cambiamento è Essere Possibilisti, è Contaminazione reciproca.
Riferimento bibliografico: Francesco e José De Giorgio, Comprendere il cavallo, Giunti Editore, 2015
Sito web: Animali in Apprendimento Learning Animals - etica, soggettività e cognizione animale (consultato in data 22/11/2016) disponibile all’indirizzo https://animalinapprendimento.com/
Dott. Claudio Conti
Dott.ssa Francesca Paleari