I perché della passeggiata.
La passeggiata è un momento fondamentale per la vita del cane, anche di quel cane che gode della possibilità di uno spazio verde oltre la casa, ed è altrettanto fondamentale per il compagno umano: la passeggiata vissuta insieme è accrescimento della relazione, ampliamento delle rispettive mappe cognitive, estensione dello spazio espressivo, è un momento di qualità di vita, di dialogo, di ispirazione e contaminazione.
I luoghi della passeggiata.
I contesti ambientali potranno essere i più diversi, naturali e/o antropici, un bosco o una spiaggia, una via cittadina o un’area di sosta per autoveicoli, e diverse saranno le percezioni, le immaginazioni, le conoscenze che ne deriveranno.
In ogni situazione sarà importante riconoscere l’esperienza, dando/prendendo spazio e tempo, accogliendo/ponendo domande, senza aspettative, con la sola curiosità e la consapevolezza di scoprire insieme quella particolare cornice, nel qui ed ora.
Gli strumenti della passeggiata.
Riteniamo la pettorina ad H un valido strumento alternativo al collare fisso/a strozzo, in quanto strumento etico e rispettoso del cane, sia dal punto di vista fisico (sono sottolineati dalla ricerca medica i danni causati alla zona cervicale e lombare dalle sollecitazioni provocate dall’utilizzo del collare) sia dal punto di vista psicologico, comunicativo, sociale.
Il guinzaglio deve essere considerato “una cintura di sicurezza”, un nastro comunicativo e non uno strumento impositivo di contenimento e controllo: noi utilizziamo un guinzaglio di tre metri, con aggancio riduttivo che lo porta a un metro e mezzo, come prescrive la legge quando il cane si trova in ambiente pubblico. Nei boschi utilizziamo longhine di 10/15/20 metri.
Le modalità di interazione.
Nell’incontro con l’altro (umano/non umano/nuova situazione) è importante l’ascolto, la dimensione possibilista, l’interazione a distanza: rispettando gli spazi di sicurezza si è più facilmente curiosi e meno reattivi-emotivi. Per evitare disagi e problematicità dovuti a spazi ristretti è bene aumentare le distanze, spezzare, spostare l’attenzione, guardare da lontano.
La passeggiata deve essere “per” e “con” il cane: è il momento per il cane di conoscere/ riconoscere odori, luoghi, persone, rumori, situazioni; è il momento per noi di rivalutare la nostra parte di animalità; è il momento del dialogo, un momento di piacere condiviso. Sta a noi, conoscendo il nostro cane, valutare l'idoneità del contesto in cui si svolge: valutare i rumori, altri cani, presenza di persone, situazioni, oggetti, cercando di graduare le difficoltà che il nostro cane e noi andiamo ad “esperienziare” insieme.
Riferimento bibliografico: Francesco e José De Giorgio, Il cane cognitivo. Da energia reattiva a energia cognitiva, in Comprendere il cavallo, Giunti Editore, 2015.
Dott. Claudio Conti
Dott.ssa Francesca Paleari