Siamo sempre noi ogni volta diversi nella fiducia, nelle ispirazioni in comune, nelle nostre incertezze, nelle domande che ci poniamo, nel coraggio guerriero che ci fa strada in avventurosi viaggi…
Ho sempre avuto la sensazione che l’autunno fosse la vostra stagione preferita: mentre io ancora oggi mi immalinconisco, voi ritrovate vigore dopo la calura estiva, nell’aria diventata frizzantina e carica di odori nuovi e diversi …
Noi in casa, in un pomeriggio piovoso, il camino acceso che racconta scoppiettii improvvisi, profumi di legna e resina, variopinte sfumature diffuse nella stanza con il tepore del fuoco: io, un libro in una mano mentre l’altra regge un buon rosso novello, nessuna voglia di lasciare questo paradiso; tu che ascolti musica ed alimenti il fuoco; Tato che sonnecchia nel kennel e a tratti sogna uggiolando; Sandrona che arriva da fuori, il mantello umido, impaziente e desiderosa nell’invitarci al gioco; Rossina, la gatta, che osserva dall’alto della credenza tutta questa dimensione di branco in famiglia, nel suo spirito indomito, selvaggio, curioso.
Sandrona allunga il muso, il naso fremente, la bocca aperta nel catturare gli odori diffusi in casa, si accuccia sul tappeto, rotola sulla schiena, pancia all’aria, godendo del tepore: è contaminazione percettiva.
Tatone si risveglia, si guarda in giro, sbadiglia, si stiracchia, raggiunge la compagna, l’annusa e raccoglie informazioni, “dove sei stata?”, poi viene da te, dalle carezze da lontano alle carezze da vicino, in una reciproca ricerca del contatto fisico: è espansione della affiliazione.
Rossina lascia la sua postazione e con un balzo di inusitata eleganza data la sua età, raggiunge il davanzale della finestra ed inizia scrupolosamente il suo rituale di pulizia: è osmosi emozionale.
Io, il libro abbandonato in grembo, vi accompagno guardandovi in questo Spazio e Tempo dilatati: è la semplicità delle cose che dona gioia, nel rispetto reciproco, nell’ascolto, in un contesto ambientale dove si è liberi di esprimere se stessi, dove apprendimento significa diventare proprietari delle esperienze condivise, dove l’essere possibilisti facilita l’espressione delle motivazioni intrinseche, dove vivere il piacere arricchisce l’alterità e la crescita personale umana e non umana.
Per essere presenti con consapevolezza.
Per vivere/condividere il nostro tempo, conoscendoci sempre di più.
Per sperimentare nuovi e diversi flussi olfattivi, visivi, tattili, sonori.
Per respirare l’incanto del momento e gioire con leggerezza.
Riferimento bibliografico: Jeffrey Masson, I cani non mentono sull’amore, Baldini&Castoldi, 1997
Colonna sonora: Jim Croce, Time in a bottle, dall’album You Don't Mess Around with Jim, 1972
Dott.ssa Francesca Paleari