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LegalNews: La compensazione nei rapporti bancari

La Cassazione con la recente sentenza n. 11259/2016 è tornata ad esaminare la questione delle condizioni di operatività della compensazione tra debiti e crediti scaturenti da più rapporti bancari tra le medesime parti.

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LegalNews: La compensazione nei rapporti bancari
Il caso sottoposto all’esame della Suprema Corte è il seguente: una banca otteneva l’emissione di un decreto ingiuntivo nei confronti di una società propria debitrice in forza di un contratto di conto corrente bancario, nonché del suo fideiussore; in sede di opposizione gli ingiunti si costituivano affermando – in realtà – di essere creditori della banca in forza di altri conti correnti speciali (per anticipi cantiere e anticipi fatture) appoggiati sul medesimo conto corrente ordinario, pur non avendo tempestivamente formulato in giudizio la relativa eccezione di compensazione.

Nel giudizio di opposizione le richieste degli ingiunti venivano rigettate, mentre la Corte d’appello ribaltava tale decisione, sulla base del rilievo secondo il quale l'eccezione di compensazione non deve essere proposta quando le voci di debito-credito nascono da un rapporto unitario: in questa ipotesi, infatti, sarebbe sufficiente procedere all'accertamento delle reciproche partite di dare ed avere anche se non sia stata proposta specifica domanda riconvenzionale od eccezione di compensazione. L’istituto di credito, perciò, ricorreva per cassazione.

La Suprema Corte ha basato la propria decisione sul seguente rilievo: nel caso di specie il rapporto poteva ritenersi unitario in ragione del comportamento tenuto dalla banca nella gestione dei conti correnti accesi dalla società, in quanto - come accertato dalla consulenza tecnica eseguita in primo grado - la banca, una volta calcolati sui quattro conti speciali gli interessi passivi, procedeva all'accredito ed addebito girandoli tutti sul medesimo conto corrente ordinario.

Ciò premesso, la Cassazione – sulla scorta dell’art. 1853 c.c., il quale prevede che i saldi attivi si compensano reciprocamente se tra banca e correntista intercorre una pluralità di rapporti o di conti – ha affermato che in una fattispecie come quella ad essa sottoposta la compensazione opera automaticamente senza bisogno della proposizione di apposita eccezione, proprio in virtù della predeterminazione codicistica della sostanziale unitarietà dei rapporti contrattuali che legano banca e correntisti.

D’altra parte, la Corte ha anche rilevato che i moduli contrattuali aventi ad oggetto le linee di credito regolate su conti correnti speciali prevedevano espressamente che le somme incassate in dipendenza delle cessioni sottoscritte potessero essere portate in estinzione o decurtazione di ogni altro credito vantato dall'affidato ad insindacabile giudizio della banca, a ulteriore conferma dell’unitarietà dei rapporti di conto corrente intercorrenti tra le parti.

Avv. Mattia Tacchini
www.novastudia.com



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