Nel lungo e articolato dibattito sul Cem-Maggiore del Consiglio comunale di ieri sera, il gruppo di Comunità.vb ha esposto la propria posizione avanzando due richieste precise.
Riteniamo che, al di là delle decisioni passate e delle polemiche, sia d’obbligo che la struttura entri a regime e abbia una gestione funzionale e il più possibile sostenibile economicamente. Il Maggiore deve essere un centro eventi di richiamo nazionale e internazionale che alle funzioni teatrali locali (non redditizie economicamente) abbini eventi di più ampia valenza (con possibili ritorni economici). Vanno bene teatro, concerti e spettacoli varie, ma servono anche workshop, mostre, conferenze, convegni, presentazioni…
Questo tema è stato finora trascurato dall’Amministrazione, che mentre il cantiere proseguiva in autonomia e s’avviava verso la conclusione, ha indugiato sulle forme gestionali. Solo sul finire dell’anno scorso ha commissionato due studi, i cui risultati peraltro sono stati in gran parte ignorati, e da poco ha avviato la fase di creazione di una Fondazione per la gestione.
Riteniamo che la Fondazione sia oggi l’unica strada percorribile e da imboccare in fretta, perché è impossibile andare avanti con la gestione diretta che sta costando centinaia di migliaia di euro mettendo in difficoltà anche gli uffici.
Sulla Fondazione manca attualmente ogni tipo di informazione. Chi la comporrà? Ci saranno soci privati? Se sì, quali? E quanto denaro metteranno? E la Regione, parteciperà? Quante risorse stanzierà? La Fondazione sarà locale o provinciale? Chi la gestirà?
Le domande sono tante e meritano una risposta. Per questo motivo è stato presentato un ordine del giorno che chiedeva al sindaco l’impegno a relazionare al Consiglio entro agosto e a costituire entro novembre la Fondazione in modo che con il 2017 fosse operativa.
Abbiamo anche chiesto, per una questione strettamente amministrativa, che il Comune acquisti il terreno su cui sorge il Maggiore, che attualmente è in capo al Demanio. I soldi per comprarlo sono a bilancio da anni e non si può più aspettare. Senza comprare l’area l’opera, pagata 18 milioni di euro, è del Demanio. E se anche la si volesse fornire alla Fondazione come patrimonio, non lo si potrebbe fare perché, appunto, è demaniale e non comunale. Cosa intende fare il Comune? Conferire una concessione? Oppure, peggio, istituire una sub-concessione?
A queste richieste la maggioranza e il Pd hanno risposto “no”, rigettando l’ordine del giorno. Continuiamo a ritenere che siano di buon senso, propositive e utili per far partire il Maggiore. Verificheremo se questa chiusura porterà qualcosa di utile alla città e alle sorti del Maggiore.
Comunità.vb: "Subito una Fondazione Maggiore"
Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del gruppo consiliare Comunità.vb, riguardante il Consiglio Comunale incentrato sulla futura gestione de Il Maggiore.
1 commento Aggiungi il tuo
Tutti se la sono cantata e suonata su questo CEM, ora sgomitano per capire, sapere in merito alla gestione; ma santa polenta, dove si è mai visto un teatro, costato una fucilata di soldi, costruito per una città "turistica" come Verbania, PUO' CONTENERE SOLO UNA MANCIATA DI FORMICHE! Ma neanche alla Fiera dell'Est esistono manufatti con una portata di persone così limitata, avrebbero semmai dovuto ampliare l'Arena e farla diventare una struttura come quella di Verona, allora si che aveva un senso spendere dei denari. Oggi, per questa struttura, ad ogni manifestazione seria (dubito che c'è ne possano essere), la differenza delle spese chi le paga, PANTALONE, CIOE' IL POPOLO? Mi auguro di no, le si fanno pagare a quelli che hanno pensato a far costruire sto baraccone, com'è giusto che sia: CHI SBAGLIA PAGA E I COCCI SONO SUOI!
La cosa triste di tutto questo, come per una marea di altri casi, è che sono state messe ad amministrare città come la nostra, persone che non sono in grado nemmeno di amministrare e gestire la spesa di casa loro; forse però una cosa per casa loro la sanno fare, gestire e controllare il loro conto corrente!
La cosa triste di tutto questo, come per una marea di altri casi, è che sono state messe ad amministrare città come la nostra, persone che non sono in grado nemmeno di amministrare e gestire la spesa di casa loro; forse però una cosa per casa loro la sanno fare, gestire e controllare il loro conto corrente!
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