L’appuntamento è sabato 28 maggio, alle 21, Piazza Carabelli a Meina. Lo spettacolo è tratto dall’omonimo romanzo di Erri De Luca che Renzo Sicco di Assemblea Teatro porta in scena con rara efficacia.
Accade tutto in montagna. Una farfalla bianca sta sul corno del re dei camosci, un fucile sta a tracolla del vecchio cacciatore. Li attende un duello differito negli anni. Più che la loro sorte, qui si decide la verità di due esistenze opposte, lontane.
Il peso della farfalla racconta la storia di due animali, un uomo e un camoscio, che si fronteggiano da una distanza sempre meno sensibile, fino alla pietà di un abbraccio mortale. Il re dei camosci è un animale ormai stanco. Solitario e orgoglioso, da anni ha imposto al branco la sua supremazia. Forse è giunto il tempo che le sue corna si arrendano a quelle di un figlio più deciso. È novembre, tempo di duelli: è il tempo delle femmine. Dalla valle sale l’odore dell’uomo, dell’assassino di sua madre. Anche l’uomo, quell’uomo, è in là negli anni, e ha trascorso gran parte della sua vita a cacciare di frodo le bestie in montagna. E anche quell’uomo porta, impropriamente, il nome di ‟re dei camosci” per quanti ne ha uccisi. Possiede una Trecento magnum e una pallottola da undici grammi: non ha mai lasciato la bestia ferita, l’ha sempre abbattuta con un solo colpo.
Lo spettatore non si siede in poltrona, ma sale in montagna dove vive il re dei camosci. Le parole vere e ruvide di De Luca, interpretate dagli attori di Assemblea Teatro, fanno entrare in una sorta di dissociazione: ci si sente uomo e camoscio e si scopre di essere natura minacciata, assediata di generazione in generazione. E’ il desolante spettacolo della violenza che distrugge la poesia, la natura.
Renzo Sicco spiega così la scelta di mettere in scena il racconto “Noi ne abbiamo sentito la necessità e abbiamo voluto attraverso la voce far respirare ancor di più le parole, affiancandole alla musica che ossigena ulteriormente la narrazione. Abbiamo voluto comporre una sinfonia leggera, rarefatta ma salutare com’è l’aria di montagna. Qualcosa che fosse un riparo per lo spettatore, qualcosa capace di “servire per qualcuno, a tenergli compagnia”, capace di sottrarlo per un’ora, e non solo, dall’accerchiamento del vivere.”
L’ingresso costa 13€, ma si può ottenere uno sconto di 3€ scaricando il coupon dal sito www.accademiadeifolli.com