L’Accademia dei Folli propone un riadattamento teatrale di Uomini e topi, romanzo dello statunitense John Steinbeck pubblicato nel 1937 negli USA e apparso un anno dopo in Italia con la traduzione di Cesare Pavese.
Uomini e topi è un piccolo intenso dramma sull’emigrazione a Ovest, terra di mancate promesse. Sfruttamento e lotte sociali, ingiustizia e sofferenza umana, tutti temi che verranno trattati con realismo aspro e risentito in Furore, sono qui espressi con una vena di lirica commozione e con quel vigore narrativo che fa di Steinbeck uno dei grandi autori americani. Molti anni dopo Steinbeck e Pavese, le vicende dolorose della Grande Depressione americana hanno ispirato altri grandi cantori dell’America, ognuno nella sua forma espressiva: John Ford e Gary Sinise nel cinema; Woody Guthrie, Bob Dylan e Bruce Springsteen nella canzone.
Attraverso parole, versi, musica e fotogrammi, lo spettacolo dell’Accademia dei Folli intende far rivivere questa storia così lontana dal sogno americano e così vicina a molti nostri drammi.
In un momento di grande crisi economica, infatti, affrontare il romanzo breve di Steinbeck è quasi una scelta obbligata e necessaria. La sua indiscutibile attualità è un’occasione per affrontare temi e paure che a distanza di quasi cent’anni si ripropongono alla società con una violenza sempre più allarmante (il precariato, il disagio sociale, l’emigrazione, la mancanza di reali prospettive). È dunque un’urgenza quella di trasporre per la scena il capolavoro di Steinbeck, perché i suoi personaggi sono ormai archetipi e il romanzo ha quasi la statura e la forza di una tragedia greca.
L’ingresso costa 13 euro, ma si può ottenere uno sconto di 3 euro scaricando il coupon dal sito www.accademiadeifolli.com