“Mi ripeto, quello che dico potrà sembrare ancora paradossale ma io anche dopo questa partita non posso dire che abbiamo giocato male facendo bene contro un avversario forte che in difesa ha davvero salvato di tutto – dice Coach Cova – per esempio a muro per tutta la durata della partita penso che abbiamo fatto la prestazione migliore di tutto il campionato.
Purtroppo però ancora una volta non raccogliamo niente e qualcosa vorrà pur dire. Giochiamo bene, teniamo bene il campo ma passato il 18 punto sbagliamo più di quanto sbagliano gli avversari e lasciamo li punti e partite, ci manca cinismo. Purtroppo questa peculiarità un giocatore se la crea. Il fatto di essere cinico non lo puoi allenare, un giocatore lo deve trovare dentro di se. Il fatto di giocare bene mi soddisfa, certo che non raccogliere nulla invece non mi rende contento”.
Fenusma Pramotton - Vega Occhiali Rosaltiora 3-1 (21-25, 25-23, 25-18, 25-19)
Vega Occhiali Rosaltiora: Pagliarini, Gallucci ne, Cottini A., Ossola, Cottini S., Rando, Guerriero ne, Magliocco ne, Belardinelli, Velsanto, Peruzzi, Spinello (L), Dalla Savina (lL2). All: Andrea Cova.
Tre risultati nella settimana di CSI e settore giovanile di Vega Occhiali Rosaltiora Verbania. Due i match per le formazioni del torneo CSI Allieve con la squadra denominata Rosaltiora che sabato guidata da Martina Fattalini ha perso 3-0 contro Pallavolo Piedimulera, la squadra denominata Vega Occhiali venerdì nella storica palestra del Collegio Santa Maria di Verbania ha vinto, guidata da Alessandra Rando, 3-0 contro Volley Vigezzo. Iniziata con una sconfitta per 3-1 contro il Pavic Romagnano in trasferta la prima partita della Under 17 di Enrico Bertarelli nel Trofeo Ziccio, peraltro va segnalata qualche decisione arbitrale che non ha convinto il tecnico verbanese.
CSI Allieve: Vega Occhiali - Volley Vigezzo 3-0. Tutto facile per la formazione di Ale Rando.
CSI Allieve: Rosaltiora – Pallavolo Piedimulera 0-3. Netta sconfitta per le giovanissime di Martina Fattalini.
Trofeo Ziccio: Pavic Romagnano – Vega Occhiali Rosaltiora 3-1. Sconfitta all’esordio con qualche decisione arbitrale così così.
ROSALTIORA AL GIROTONDO DI ALESSANDRO
Sono state davvero tante le ragazze, i tecnici ed i dirigenti di Vega Occhiali Rosaltiora che nella giornata di oggi hanno partecipato al ‘Girotondo di Alessandro’, una splendida giornata fatta di tanta solidarietà nella quale oltre 5000 persone si sono letteralmente date la mano giocando al girotondo per aiutare il piccolo Alessandro nella sua battaglia contro un male subdolo. Un bellissimo ed indimenticabile momento al quale anche la società del presidente Roberto Parnisari ha voluto essere presente. Tutto il ricavato ad offerta è andato alla famiglia del piccolo Alessandro che di certo non mollerà. A lui va il nostro gridi di battaglia: Daje Alessandro!!
Vega Occhiali sconfitta a Fenis
Finisce 3-1 il match di Fenis tra Fenusma Pramotton e Vega Occhiali Rosaltiora. Verbanesi avanti 1-0 (21-25), le valligiane impattano in volata 25-23 e nei due set restati una Rosaltiora che tutto sommato non ha giocato per nulla male compie qualche errore di troppo e cade 25-18 e 25-19
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Ottima striscia
anonimo
4 Aprile 2016 - 08:57
Perse 8 delle ultime 9 partite..
Qualcosa vorrà pur dire....
Gestione Rosaltiora
Volleylife2016
4 Aprile 2016 - 14:24
Beh devo dire che la gestione di Rosaltiora quest'anno ha raggiunto il top : fallimento su tutti i fronti. Non c'è una squadra che possa essere degna di nota. Allenatori che continuano a cambiare, allenamenti annullati continuamente, allenamenti campati in aria senza tecnici. Senza poi contare l'omertà della stampa che segue la società verbanese, solo articoli e comunicati che occultano la vera situazione del club di VB.
Ma le cose vengono sempre a galla ed i risultati sono sotto l'occhio di tutti.
Complimenti.....forse sarebbe meglio pensare a far crescere le circa 250 atlete che ogni anno vi pagano la quota senza pensare ai vostri interessi!!
Riflettete....
Ma le cose vengono sempre a galla ed i risultati sono sotto l'occhio di tutti.
Complimenti.....forse sarebbe meglio pensare a far crescere le circa 250 atlete che ogni anno vi pagano la quota senza pensare ai vostri interessi!!
Riflettete....
Qualche riflessione
Andrea Cova
4 Aprile 2016 - 23:45
Anonimi Volleylife2016 ed Anonimo.
Perdonate ma non sono riuscito a trovare alcun aggettivo più appropriato come formula introduttiva.
Sono Andrea Cova, come potete vedere dal profilo, ed alleno le squadre Rosaltiora di Serie D, Under16 (fino ad un paio di settimane fa, ma ci tornerò più avanti), ed ultimamente Under13.
Leggendo i vostri commenti all' articolo del 3 apr 2016, firmato redazione, vorrei manifestarvi il mio personale disappunto per l'iniquità dei pensieri che avete espresso.
Non tanto per quanto riguarda la pochezza della "striscia" di risultati segnalata da 'anonimo' (ho troppi pochi capelli e pure sbiaditi per non rendermi conto che non è assolutamente all'altezza delle aspettative), quanto per le ragazze che compongono le squadre "non (...) degne di nota" (cit. Volleylife2016).
Non volendo parlare per luoghi comuni e situazioni riferite, vi parlo in prima persona delle squadre ed atlete con le quali ho contatto diretto.
Non credo che NON siano degne di nota squadre in cui giocano alcune ragazze che fanno mediamente 50 km (sia per la Serie D che per l'U16) 3 volte alla settimana per venire ad allenarsi, nonostante le sconfitte e la difficoltà della "striscia" delle ultime gare.
Non credo che NON siano degne di nota squadre che mettono il loro impegno e tempo libero in allenamenti con i quali cercare di superare il propri limiti senza rinunciare o cedere alla tentazione di mollare dopo 8 lunghe settimane di "digiuno sportivo".
I risultati, le vittorie e le sconfitte, li fanno le squadre (giocatrici e staff tecnico) e non, spero non me ne vogliano i dirigenti, la Società.
Quindi prima di pensare alla valenza di una squadra, partendo unicamente dai risultati, non puntate il dito - generalizando con chiacchiere da BarSport - sulla Società, ma cercate di comprendere i contesti in cui gli stessi risultati si creano.
Sono consapevole - e mi sento un po' Catalano (Massimo, non Guido) nel dire - che sarebbe stato meglio aver seguito il ruolino di risultati dell'andata, ma lo sport non è scienza esatta e ci sono molti fattori da considerare, non ultimo le avversarie.
Vi inviterei tuttavia a venire a qualcuno dei nostri allenamenti e constatare di persona di come una squadra "NON degna di nota" affronta un periodo di difficoltà estrema ed i timori che le sconfitte ingenerano in una giovane atleta.
Venite pure ad assistere un allenamento ed a vedere di come cerchiamo, e mi sento di parlare anche per chi mi assiste nelle ore di allenamento, di mettere tutto l'impegno possibile per favorire la crescita delle ragazze, una parte delle 250 citate, che ci sono affidate.
Sarà l'occasione per confrontare le nostre idee in merito al valore ed alla "misura" con cui si valuta una squadra.
(continua)
Perdonate ma non sono riuscito a trovare alcun aggettivo più appropriato come formula introduttiva.
Sono Andrea Cova, come potete vedere dal profilo, ed alleno le squadre Rosaltiora di Serie D, Under16 (fino ad un paio di settimane fa, ma ci tornerò più avanti), ed ultimamente Under13.
Leggendo i vostri commenti all' articolo del 3 apr 2016, firmato redazione, vorrei manifestarvi il mio personale disappunto per l'iniquità dei pensieri che avete espresso.
Non tanto per quanto riguarda la pochezza della "striscia" di risultati segnalata da 'anonimo' (ho troppi pochi capelli e pure sbiaditi per non rendermi conto che non è assolutamente all'altezza delle aspettative), quanto per le ragazze che compongono le squadre "non (...) degne di nota" (cit. Volleylife2016).
Non volendo parlare per luoghi comuni e situazioni riferite, vi parlo in prima persona delle squadre ed atlete con le quali ho contatto diretto.
Non credo che NON siano degne di nota squadre in cui giocano alcune ragazze che fanno mediamente 50 km (sia per la Serie D che per l'U16) 3 volte alla settimana per venire ad allenarsi, nonostante le sconfitte e la difficoltà della "striscia" delle ultime gare.
Non credo che NON siano degne di nota squadre che mettono il loro impegno e tempo libero in allenamenti con i quali cercare di superare il propri limiti senza rinunciare o cedere alla tentazione di mollare dopo 8 lunghe settimane di "digiuno sportivo".
I risultati, le vittorie e le sconfitte, li fanno le squadre (giocatrici e staff tecnico) e non, spero non me ne vogliano i dirigenti, la Società.
Quindi prima di pensare alla valenza di una squadra, partendo unicamente dai risultati, non puntate il dito - generalizando con chiacchiere da BarSport - sulla Società, ma cercate di comprendere i contesti in cui gli stessi risultati si creano.
Sono consapevole - e mi sento un po' Catalano (Massimo, non Guido) nel dire - che sarebbe stato meglio aver seguito il ruolino di risultati dell'andata, ma lo sport non è scienza esatta e ci sono molti fattori da considerare, non ultimo le avversarie.
Vi inviterei tuttavia a venire a qualcuno dei nostri allenamenti e constatare di persona di come una squadra "NON degna di nota" affronta un periodo di difficoltà estrema ed i timori che le sconfitte ingenerano in una giovane atleta.
Venite pure ad assistere un allenamento ed a vedere di come cerchiamo, e mi sento di parlare anche per chi mi assiste nelle ore di allenamento, di mettere tutto l'impegno possibile per favorire la crescita delle ragazze, una parte delle 250 citate, che ci sono affidate.
Sarà l'occasione per confrontare le nostre idee in merito al valore ed alla "misura" con cui si valuta una squadra.
(continua)
Qualche riflessione (segue)
Andrea Cova
4 Aprile 2016 - 23:47
Un'ultima cosa ancora in merito.
Se volete considerare solamente l'aspetto agonistico, vi inviterei allora ad attribuire il giusto merito a quelle ragazze che - nel campionato di Under16 - hanno conquistato l'accesso alla fase regionale, con due sole sconfitte nelle fasi provinciali ed interprovinciali: 18 gare contro squadre delle provincie di VCO, NO, VC, BI, AL.
Un risutato unico per Rosaltiora e per la maggior parte delle Società della provincia (NO+VCO).
Ora si misureranno con l'eccellenza delle squadre della regione: una prova improba che verrà affrontata con il massimo dell'impegno, nonstante l'estremo divario fisico/tecnico delle avversarie.
Ma il successo di queste ragazze non è solo quello dettato dalla classifica, sarei io ingiusto se considerassi unicamente quell'aspetto - per quanto importante.
L'ultima considerazione di questo mio scritto è relativa agli allenatori ed alla loro attività.
Sicuramente, e chiedo scusa se offendo con questo qualche 'collega', non siamo un team di eccellenza tecnica, ma le energie sottratte alla famiglia, al lavoro ed al tempo libero testimoniano la passione verace che ci muove.
Se qualche allenamento è stato annullato, o gestito da un coadiutore, è da imputarsi ad impedimenti dovuti ad una di quelle priorità - poc'anzi citate - con le quali un allenatore non-professionista deve trovare un compromesso.
E se dopo sei mesi di attività, a campionati terminati, ci sono stati degli spostamenti relativi ai tecnici di riferimento delle varie squadre è da imputarsi all'avvio della fase propedeutica ai campionati della prossima annata sportiva.
Scusandomi della prolissità, per me inusuale - indotta unicamente dalla passione, rinnovo l'invito a trovarci in palestra per confrontare "de visu" le nostre idee sportive.
Ad (Ros)altiora semper.
Se volete considerare solamente l'aspetto agonistico, vi inviterei allora ad attribuire il giusto merito a quelle ragazze che - nel campionato di Under16 - hanno conquistato l'accesso alla fase regionale, con due sole sconfitte nelle fasi provinciali ed interprovinciali: 18 gare contro squadre delle provincie di VCO, NO, VC, BI, AL.
Un risutato unico per Rosaltiora e per la maggior parte delle Società della provincia (NO+VCO).
Ora si misureranno con l'eccellenza delle squadre della regione: una prova improba che verrà affrontata con il massimo dell'impegno, nonstante l'estremo divario fisico/tecnico delle avversarie.
Ma il successo di queste ragazze non è solo quello dettato dalla classifica, sarei io ingiusto se considerassi unicamente quell'aspetto - per quanto importante.
L'ultima considerazione di questo mio scritto è relativa agli allenatori ed alla loro attività.
Sicuramente, e chiedo scusa se offendo con questo qualche 'collega', non siamo un team di eccellenza tecnica, ma le energie sottratte alla famiglia, al lavoro ed al tempo libero testimoniano la passione verace che ci muove.
Se qualche allenamento è stato annullato, o gestito da un coadiutore, è da imputarsi ad impedimenti dovuti ad una di quelle priorità - poc'anzi citate - con le quali un allenatore non-professionista deve trovare un compromesso.
E se dopo sei mesi di attività, a campionati terminati, ci sono stati degli spostamenti relativi ai tecnici di riferimento delle varie squadre è da imputarsi all'avvio della fase propedeutica ai campionati della prossima annata sportiva.
Scusandomi della prolissità, per me inusuale - indotta unicamente dalla passione, rinnovo l'invito a trovarci in palestra per confrontare "de visu" le nostre idee sportive.
Ad (Ros)altiora semper.
Qualche riflessione ... incompleta
Andrea Cova
4 Aprile 2016 - 23:49
Il commento è ancora privo della prima parte che il sistema, forse per lunghezza, sta valutando nella validazione per la pubblicazione.
Me ne scuso ... attendiamo fiduciosi la pubblicazione.
Me ne scuso ... attendiamo fiduciosi la pubblicazione.
genitori competitivi?
paolino
5 Aprile 2016 - 08:24
il tono dei primi due commenti sembra quello tipico dei genitori arrabbiati perchè il proprio figlio non gioca (ed ovviamente loro che lo ritengono un campione non si danno pace) ma non potendo dirlo esplicitamente la buttano un po' in caciara.
chi ha avuto a che fare con giovani atleti sa che la squadra ideale dovrebbe essere composta solo da orfani... :)
chi ha avuto a che fare con giovani atleti sa che la squadra ideale dovrebbe essere composta solo da orfani... :)
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