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Fotografia delle imprese Vco a fine 2012

Presentati dalla camera di commercio del Vco, i risultati del sistema di monitoraggio annuale delle imprese e del lavoro, fotografata al termine dell'anno 2012.

Verbania
Fotografia delle imprese Vco a fine 2012
L’analisi delle imprese e dell’occupazione realizzata dalla Camera di commercio evidenzia come il tessuto imprenditoriale locale si stia modificato rispetto agli anni pre crisi, registrando al 31.12.2012 un peso maggiore, in termini di imprese, per il comparto dei servizi a scapito dell’industria. Sostanzialmente stabili le imprese, diminuiscono gli addetti e soprattutto i dipendenti.

Con dei distinguo fra settori, aree provinciali e dimensione delle imprese: sono trainanti il comparto turistico, inteso come alloggio e ristorazione, e quello commerciale mentre registrano forti criticità la manifattura in genere, in primis produzione metalli, metallurgia, comparto chimico e d’edilizia. Il Cusio è l’area più segnata.

Mercato del lavoro e la situazione occupazionale sono stati analizzati giovedì 11 luglio in occasione della presentazione dell’aggiornamento annuale di SMAIL - il Sistema di Monitoraggio Annuale delle Imprese e del Lavoro della Camera di commercio. SMAIL integra dati del Registro Imprese della Camera di commercio con gli archivi INPS ed è il risultato di un articolato processo di elaborazioni statistiche che trasforma dati di fonte amministrativa in informazioni significative per la conoscenza del sistema economico locale e delle sue dinamiche.

“La presentazione degli aggiornamenti SMAIL – dichiara Vittorina Prima, Vicepresidente della Camera di commercio - è un'occasione importante per offrire una chiave di lettura delle tendenze del sistema locale. La collaborazione tra la nostra Camera di commercio ed il Gruppo Clas è iniziata ormai dai oltre 6 anni e la presentazione degli aggiornamenti SMAIL è ormai un appuntamento fisso, come la Giornata dell'Economia. Siamo state tra le primissime Camere di commercio in Italia ad investire su SMAIL ed oggi siamo una delle 28 Camere italiane e Unioni Regionali che può monitorare attentamente, grazie a questo sistema, il mercato del lavoro.

Di particolare significato è il confronto con gli altri territori, vicini “geograficamente” alla nostra provincia e “vicini per caratteristiche”: si tratta nello specifico delle province piemontesi di Varese, Novara e Vercelli e delle province alpine di montagna, tra cui Sondrio, Aosta, Trento e Bolzano.

La dinamica occupazionale provinciale negli ultimi anni, presentata da Pietro Aimetti, economista e Vicepresidente del Gruppo Clas che ha curato l’aggiornamento dell’archivio integrato, conferma da una parte la sostanziale tenuta nel numero di unità locali attive e dall’altra il permanere di criticità legate all’occupazione.

Come si presenta la struttura imprenditoriale del Verbano Cusio Ossola nel 2012? L’archivio SMAIL registra circa 14.700 imprese e 40.600 addetti di cui 25.850 dipendenti. Quasi 7 dipendenti su 10 operano in imprese con sede in provincia. Il 35% delle imprese del VCO operano nei servizi, 28% nell’industria, 22% nel commercio e 13% nelle costruzioni. Variato rispetto ad otto anni fa è il peso percentuale dei singoli comparti:
nel 2004 il primo settore per numero di imprese era quello industriale (34%), seguito dai servizi (31%) e commercio (19%). Stabile il settore agricolo e pesca, 2% del totale imprese.

Il nostro sistema è composto da tante piccole imprese: 6 imprese su 10 hanno un solo addetto, meno del 5% supera i 10 addetti. Rispetto al 2009 crescono le società a responsabilità limitata (+2,6%) e le cooperative.
La serie storica dei dati 2004-2012 evidenzia le forti difficoltà in termini occupazionali. Il comparto dei prodotti in metalli, in cui rientra la produzione di casalinghi, registra la perdita di circa il 28% degli addetti, da oltre 5.200 addetti nel 2004 a poco più di 3.700 addetti nel 2012.

Flessione anche nel lapideo, quasi il 24% in meno in termini di occupazione (da 1.300 a circa 1.000 addetti). Positivo il comparto turistico, dove gli addetti sono passati da circa 7.900 ad oltre 8.700 nel 2012 (+10,6%).
La flessione più consistente si è verificata a partire dalla crisi del 2009: -800 addetti in totale, oltre -1.200 unità per il comparto industriale. Positivi gli andamenti di commercio e servizi, rispettivamente +3% e +4,7% rispetto al 2009.

La crisi del mercato del lavoro è maggiormente sentita tra i dipendenti, in valore assoluto -767 unità rispetto al 2009 (oltre 1.600 rispetto al 2007), sui cui pesa la flessione di oltre 1.000 dipendenti della manifattura, solo parzialmente compensato dell’incremento del turismo (+400 dipendenti) e commercio (+230 dipendenti). Criticità si evidenziano non solo nell’analisi dei dati in serie storica ma anche nel confronto tra l’ultimo anno preso in esame: tra il 2011 ed il 2012 sono 400 dipendenti in meno nel comparto industriale.

Stabili i servizi. Per quanto riguarda le tre macro aree della provincia si registra come 8 imprese su 10 siano localizzate nel Verbano e Ossola, mentre il 21% nel Cusio.
Domodossola, Beura Cardezza, Cannobio, Stresa, Baveno, Santa Maria Maggiore e Druogno sono tra i comuni che registrano migliore performance in termini occupazionali tra il 2009 e 2012.

Oltre il 35% delle imprese del VCO sono artigiane (5.170 in v.a.), in flessione rispetto al 2011 di oltre 100 unità, gli addetti sono circa 10.000. Nell’ultimo anno si registra una perdita di circa 200 addetti (-785 rispetto al 2007), soprattutto nel comparto edile (-115 addetti in v.a.) dove sono occupati circa 3.600 tra imprenditori e dipendenti, il 35% del totale degli addetti artigiani del VCO. Erano oltre 3.800 nel 2007.
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