Nell’ambito di maggiore riferimento per me, la memoria è una capacità cognitiva che ho dovuto studiare duramente, poiché il tipo di malattie che affliggono le persone con cui mi relaziono sono proprio caratterizzate in primis da un deficit importante di memoria. Con mia grande sorpresa però sono venuta a conoscenza che l’oblio, caratteristica fondamentale della nostra memoria, senza il quale saremmo sovraccaricati di informazioni, ha anche un’altra funzione: aiuta l’apprendimento!
Ebbene sì dimenticare aiuta a ricordare.
Averlo saputo ai tempi della scuola…..
In poche parole la spiegazione dovrebbe essere questa: l’instabilità della memoria, soggetta all’oblio, ossia alla perdita di una informazione quando non viene immagazzinata nella memoria a lungo termine, aiuta l’apprendimento poiché richiede una flessibilità cognitiva, quindi non lo lega rigidamente a un compito specifico ma permette che si adatti a diversi contesti.
Per mettere alla prova questa capacità cognitiva un gruppo di soggetti è stato sottoposto a un compito di memorizzazione, tuttavia, per evitare che la traccia mnestica si sedimentasse (che si creasse il ricordo), i soggetti sono stati sottoposti, immediatamente dopo, a un altro compito di memoria; l’instabilità della memoria ha permesso un trasferimento di conoscenza nei due compiti, addirittura se i due compiti avevano lo stesso ritmo di cadenza, la memorizzazione risultava facilitata in entrambi i compiti.
Quindi chi si dovesse scordare il mio compleanno non ha più scuse, dovrà certamente aver imparato quale regalo farmi ;)!
E voi? Siete smemorati o avete una memoria da elefante?
Buona settimana
Mara Rongo
Fonti:
Mosha e Robertson, CURRENT BIOLOGY