"Il Teatro Diffuso, nato in collaborazione con Accademia dei Folli e Fondazione Piemonte dal Vivo – dichiarano in coro i sindaci delle 5 città - è un prezioso strumento di valorizzazione del territorio e di diffusione della cultura, che ha il suo punto di forza nella sinergia tra i comuni aderenti. È soprattutto un percorso condiviso che sin dall'inizio ha riscosso un enorme successo. Quest’anno la rassegna cresce, si espande, coinvolge due nuovi comuni e offre ai nostri cittadini e ai turisti un programma ancora più ricco e vario”.
Il Lago Maggiore e le sue terre saranno per tutto il 2016 il palcoscenico naturale di spettacoli, concerti, notti bianche e meravigliose “follie” itineranti. Il calendario di eventi spazia dalla musica al teatro all’enogastronomia e ogni appuntamento è stato pensato non solo come un momento di spettacolo, ma come un progetto costituito da una serie di elementi che convergono - la visita di un angolo della città attraverso una performance teatrale, uno spettacolo con degustazione, una passeggiata musicale: in questo modo ogni appuntamento diventa un’esperienza che coinvolge lo spettatore a 360°, attivando tutti e 5 i sensi Lakescapes è dunque il titolo scelto per circoscrivere i contorni della stagione: un gioco di parole tra lake e landscape (“paesaggio”), proprio per ribadire la volontà di creare un connubio vincente tra cultura e territorio, facendo ritorno al teatro popolare nella sua nobile accezione, ossia al teatro come luogo di dialogo, di scambio, di riflessione collettiva e di divertimento condiviso.
Sabato 20 febbraio a Lesa Ugo Dighero porta in scena Mistero Buffo di Dario Fo
Il primo appuntamento di Lakescapes è in programma sabato 20 febbraio. Alle ore 21.00 alla Società Operaia di Lesa Ugo Dighero – ex membro dei Broncoviz con Maurizio Crozza e noto al grande pubblico per il ruolo di Giulio Pittaluga nella serie Un medico in famiglia - propone due tra i più famosi monologhi di Dario Fo rivisti nella sua chiave personale: “Il primo miracolo di Gesù bambino” e “La parpàja topola”, che uniscono un grande divertimento ad un forte contenuto, il tutto condito con la leggerezza e la poesia tipici dei racconti di Fo. Il ritmo incalzante e l’interpretazione di tutti i personaggi delle due storie, consentono a Dighero di mettere in campo tutte le sue capacità attoriali, dando vita ad una galoppata teatrale che lascia senza fiato.