In qualità di genitori di alcuni piccoli atleti del nuoto agonistico, tesserati SSD Insubrika e che frequentano le piscine comunali di Verbania, teatro delle controversie recentemente descritte dalla stampa verbanese, desidereremmo esprimere un commento, con semplicità e possibilmente senza moti d’animo, anche per evidenziare alcune inesattezze contenute nella lettera di altri genitori, in particolare dei ragazzi tesserati al Team Insubrika, pubblicata sui giornali locali. Già il fatto che esistano più e diversi “gruppi” di genitori è piuttosto imbarazzante e lascia pensare che ci siano atleti si serie A e di serie B, in un contesto che prima di tutto dovrebbe rappresentare un modello educativo, in particolare quando si ha a che fare con i bambini.
Fermo restando che la presa di posizione e la formulazione di giudizi di merito sono azioni che non ci competono e non ci dovrebbero competere, in quanto clienti e fintanto che la qualità del servizio offerto si mantiene soddisfacente, non si possono non notare i primi effetti dello scontro e ce n’ è per tutti: chi ha perso la presidenza della società sportiva (Insubrika Srl), chi ha ricevuto la revoca della concessione della gestione dell’impianto da parte del Sindaco, ancora al vaglio del TAR, chi ha poi perso il posto, chi ha perso atleti e, dulcis in fundo, chi è stato letteralmente buttato fuori dal progetto Team Insubrika, di fatto, i nostri ragazzi!! A tal proposito, non è vero che tutte le famiglie fossero a conoscenza di ciò che avrebbe comportato l'iscrizione al Team Insubrika; nella maggior parte dei casi, coloro che si sono iscritti lo hanno fatto secondo scelte precise dell'allenatore Paolo Sartori. Che si sia trattato di scelte anagrafiche in base all'età, tecniche o di altro genere, una sorta di selezione è stata fatta e su questo si dovrebbe fare una bella riflessione.
Non abbiamo certo mancato di esprimere un nostro rammarico per l'allontanamento di Sartori, figura che da anni rappresenta un importante riferimento nell’ambito della piscina e del nuoto agonistico. Abbiamo anche letto il malcontento di chi chiede con forza spiegazioni, e quanto sopra rende già un’idea delle dinamiche conflittuali che hanno preceduto il fatto. E’ anche vero che i nostri bambini di allenatori ne hanno cambiati diversi e che soltanto nell’ultimo trimestre del 2015 hanno avuto modo di essere seguiti dallo stesso... in ogni caso crediamo che manifestazioni di solidarietà e tentativi diretti o indiretti di interferire nelle decisioni di una società sportiva debbano avere un limite. E quale può essere questo limite, se non la tutela dei nostri ragazzi, in un contesto di squadra e di rispetto dei principi dello sport?
Attualmente la SSD Insubrika ha incaricato un allenatore ed un direttore sportivo tecnicamente ed umanamente molto apprezzati da noi e soprattutto dai nostri piccoli atleti, che si allenano volentieri e sereni, fanno progressi già visibili in queste prime competizioni del 2016 ma soprattutto si sentono “gruppo”, cosa non da poco per uno sport individuale come il nuoto. Questi tecnici sono stati incaricati per tutti i ragazzi dell’agonistica, non solo per i nostri figli, ed è un peccato osservare una squadra di atleti spaccata, con i più grandi, rimasti fedeli all’allenatore destituito, sballottati da una piscina all’altra, alla continua ricerca di un posto in cui potersi allenare (con tutte le problematiche sulla tempistica per lo studio che potrebbero derivarne), nella speranza e convinzione che la precedente situazione si ripristini al più presto.
Le rappresaglie e le divisioni non si conciliano con i presupposti dello sport e non sono di buon esempio. In un mondo ideale, in un’ottica di generosità e di responsabilità nei confronti di questi ragazzi, Sartori, con un pur doloroso passo indietro, forse potrebbe liberarli da questo patto di fedeltà non scritto, anche continuando a far valere le proprie ragioni, ma senza coinvolgerli. E ricordiamo che almeno un altro tecnico, benvoluto e qualificato, è stato allontanato dall’agonistica in un recente passato, quando Sartori era ancora presidente!
Per quanto ci riguarda, non possiamo che sperare che le acque si calmino e che i nostri bambini, che pur così piccoli portano avanti con grande impegno e serietà la loro attività sportiva, possano continuare ad allenarsi ed a gareggiare in un percorso di serenità e continuità, senza la preoccupazione di ulteriori cambiamenti o, ipotesi purtroppo non remota, di eventuali sospensioni della loro attività agonistica, disagi che non meriterebbero.
Piscina: lettera genitori giovani atleti
Riceviamo e pubblichiamo, una nota di alcuni genitori di giovani atleti del Team Insubrika, che intervengono nella complessa vicenda delle piscine comunali, ed in particolar modo su problematiche legate al settore agonistico.
4 commenti Aggiungi il tuo
L'ho letto tre volte, e non ho capito niente!
Mamma mia quanto sono duro di comprendonio!
Saluti
Maurilio
Mamma mia quanto sono duro di comprendonio!
Saluti
Maurilio
Ritengo personalmente che mettere nel calderone il futuro agonistico degli atleti con le magagne burocratico/amministrative della società gestore della piscina (tanto i danni ormai sono stati fatti), sia un grave errore, sopratutto per il proseguo dei ragazzi che sono spronati da passione ben diversa.
Scusate a me sembra evidente: I genitori degli atleti piccolini hanno chiesto a sartori che segue l agonismo, di fare un passo indietro per non spaccare in due gli atleti (i grandi sono rimasti legati a lui). In realtà la replica dell allenatore su un altro news e' più che esplicativa sulla situazione.
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