E' un cortometraggio sul dramma della Shoah realizzato con il supporto di docenti, genitori ed esperti esterni premiato anche dalla Presidenza della Repubblica.
Interverranno: Caliò Domenico, insegnante di lettere e regista del cortometraggio, D' Amato Gerardo, insegnante di lettere e storico, Alessia Tonet, insegnante di lettere. Appuntamento il 29 gennaio alle ore 21.00 presso la sala consigliare del municipio.
Per non dimenticare il dramma della Shoah
Il Comune di Mergozzo-Assessorato alla Cultura, in collaborazione con la Biblioteca per Ragazzi di Mergozzo e il Civico Museo Archeologico di Mergozzo presenta il cortometraggio "DIE GEBRANNTE WÖRTER (Le parole bruciate)" realizzato da le classi terze della Scuola Don Milani di Ticineto (AL).
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Con tutto il sincero rispetto per le vittime dell'olocausto e per TUTTI COLORO CHE MORIRONO durante la Seconda Guerra Mondiale,
Vogliamo anche ricordare, OGNI ANNO, le altre vittime di altri genocidi?
Probabilmente ne dimenticherò molti ma, citiamone alcuni:
- Medz yeghern, “il grande crimine” o genocidio commesso tra il 1915 e il 1917 dall’impero ottomano (Turchia) ai danni degli Armeni: 2 milioni e mezzo di vittime.
- La pulizia etnica del 1988 di Saddam Hussein contro i curdi e la prosecuzione delle persecuzioni contro i Curdi da parte di Turchia e Irak: ai curdi si nega il diritto ad avere uno Stato.
- Il genocidio per la carestia indotta tra gli Ucraini, nel 1932, da parte del regime stalinista (tra le 1,5 e i 10 milioni di morti).
- Lo sterminio dei Palestinesi, che Israele opera sistematicamente dal 1948, anno in cui nella Palestina abitata dai palestinesi l'Inghilterra decise di fondare lo Stato di Israele.
O esistono morti di serie A e morti di serie B?
Vogliamo smettere di credere alle favole e documentarci seriamente su ciò che è successo e succede realmente, ad esempio in Medio Oriente. Abbiamo preso la cattiva abitudine di prendere per buone le versioni dei fatti che ci vengono rifilate, manipolate, da informatori di parte, che nascondono veritò per tutelate colossali interessi ed ipocrisie.
Suggerisco alcuni nomi:
Robert Fisk, Noam Chomsky, Ian Pappé, Norman Finkelstein, Shlomo Sand, Georges Corm. Non me ne vengono in mente altri. Per ora.
Vogliamo anche ricordare, OGNI ANNO, le altre vittime di altri genocidi?
Probabilmente ne dimenticherò molti ma, citiamone alcuni:
- Medz yeghern, “il grande crimine” o genocidio commesso tra il 1915 e il 1917 dall’impero ottomano (Turchia) ai danni degli Armeni: 2 milioni e mezzo di vittime.
- La pulizia etnica del 1988 di Saddam Hussein contro i curdi e la prosecuzione delle persecuzioni contro i Curdi da parte di Turchia e Irak: ai curdi si nega il diritto ad avere uno Stato.
- Il genocidio per la carestia indotta tra gli Ucraini, nel 1932, da parte del regime stalinista (tra le 1,5 e i 10 milioni di morti).
- Lo sterminio dei Palestinesi, che Israele opera sistematicamente dal 1948, anno in cui nella Palestina abitata dai palestinesi l'Inghilterra decise di fondare lo Stato di Israele.
O esistono morti di serie A e morti di serie B?
Vogliamo smettere di credere alle favole e documentarci seriamente su ciò che è successo e succede realmente, ad esempio in Medio Oriente. Abbiamo preso la cattiva abitudine di prendere per buone le versioni dei fatti che ci vengono rifilate, manipolate, da informatori di parte, che nascondono veritò per tutelate colossali interessi ed ipocrisie.
Suggerisco alcuni nomi:
Robert Fisk, Noam Chomsky, Ian Pappé, Norman Finkelstein, Shlomo Sand, Georges Corm. Non me ne vengono in mente altri. Per ora.
Cara Amelia
a me il giorno della memoria non mi ha mai entusiasmato, però non credo neanche che il tuo approccio sia quello giusto!
Se ci vengono raccontate solo alcune verità è anche perché lo vogliamo!
Viviamo nell'epoca dell'informazione, cercare fonti diverse da tv e giornali, approfondire le tematiche o reperire libri, non è mai stato così semplice!
Personalmente, quando mi confronto con i miei figli sul giorno della memoria, cerco di farli riflettere su come gli uomini spesso siano stati folli, dei corsi e ricorsi della storia e di come si importante farsi un'idea autonoma, spero di riuscirci.
Saluti
Maurilio
a me il giorno della memoria non mi ha mai entusiasmato, però non credo neanche che il tuo approccio sia quello giusto!
Se ci vengono raccontate solo alcune verità è anche perché lo vogliamo!
Viviamo nell'epoca dell'informazione, cercare fonti diverse da tv e giornali, approfondire le tematiche o reperire libri, non è mai stato così semplice!
Personalmente, quando mi confronto con i miei figli sul giorno della memoria, cerco di farli riflettere su come gli uomini spesso siano stati folli, dei corsi e ricorsi della storia e di come si importante farsi un'idea autonoma, spero di riuscirci.
Saluti
Maurilio
Amelia e Maurilio....
sibilla cumana
27 Gennaio 2016 - 19:29
sottoscrivo tutte le parole di Amelia.
Fa benissimo Maurilio a stimolare i suoi figli affinchè si facciano una idea autonoma.
La Storia dovrebbe essere una delle materie di studio più importanti.
Amelia, ho avuto la possibilità di conoscere, di persona, una signora armena, che all'epoca dei fatti da lei citati, era una bimbetta. La sua famiglia fu sterminata. Lei si salvò perchè dei turchi la nascosero a prezzo della loro stessa vita. Questa signora non saperva l'esatta data della sua nascita. Appena fu possibile, in base all'aspetto fisico che aveva, le inventarono una data di nascita; per il trauma, lei ricordava solo il nome di battesimo e non fu possibile trovare la sua famiglia. Quando queste atrocità vengono raccontate dalle fonti dirette e non manipolate....è una occasione di profonda meditazione che però fa arrivare alla triste conclusione che la "belva umana" non sarà mai annientata, giorno della Memoria sì, giorno della Memoria no.
Fa benissimo Maurilio a stimolare i suoi figli affinchè si facciano una idea autonoma.
La Storia dovrebbe essere una delle materie di studio più importanti.
Amelia, ho avuto la possibilità di conoscere, di persona, una signora armena, che all'epoca dei fatti da lei citati, era una bimbetta. La sua famiglia fu sterminata. Lei si salvò perchè dei turchi la nascosero a prezzo della loro stessa vita. Questa signora non saperva l'esatta data della sua nascita. Appena fu possibile, in base all'aspetto fisico che aveva, le inventarono una data di nascita; per il trauma, lei ricordava solo il nome di battesimo e non fu possibile trovare la sua famiglia. Quando queste atrocità vengono raccontate dalle fonti dirette e non manipolate....è una occasione di profonda meditazione che però fa arrivare alla triste conclusione che la "belva umana" non sarà mai annientata, giorno della Memoria sì, giorno della Memoria no.
1Sterminio dei palestinesi?!?
Micol
29 Gennaio 2016 - 13:44
Buongiorno, spiace trovare tanta disinformazione sulla questione israelo palestinese.. Non c'è mai stato, nè c'è tantomeno tuttora, uno "sterminio dei palestinesi "in atto dal 1948"!!!! Ricordo che la Palestina, come Stato, non è mai esistita: fino al 1914 è appartenuta all'Impero Ottomano, in seguito è passata sotto il controllo franco-inglese, poi al protettorato britannico: nel maggio del 1947, la Gran Bretagna annuncio all'ONU che si sarebbe ritirata dalla regione e, nel novembre dello stesso anno, l'ONU stesso deliberò di dividere in 2 parti la regione. Appena gli inglesi si ritirarono, fu proclamato lo Stato d'Israele. Tengo a precisare che la zona denominata Palestina non è mai stata una nazione indipendente: era una regione semidesertica e scarsamente popolata da pastori seminomadi e da agricoltori poverissimi. Gli ebrei vi hanno sempre abitato da millenni: prima dell'immigrazione sionista vi abitavano 24.000 ebrei. Dopo la proclamazione dello Stato d'Israele, furono gli Stati arabi limitrofi che dichiararono guerra e attaccarono Israele, non l'inverso: è vero che moltissimi abitanti arabi della regione furono mandati via e vennero poi accolti in miserabili campi profughi nei Paesi arabi vicini: mantenuti in condizioni di estrema povertà e ignoranza, non vennero mai integrati nelle società degli Stati ospitanti, ma identica sorte subirono gli ebrei dei Paesi nordafricani, che vennero cacciati (e anche uccisi) dagli Stati in cui vivevano pacificamente da secoli: però di questo non si parla mai... Fine dell'intervento: non è questione di partigianeria, ma di obiettività. Saluti
Concordo con Amelia,non sono un filo-palestinese,anzi....ma concordo.Oltretutto,io porterei tutto lo Stato di Israele in un territorio statunitense,sarebbe una piccolissima lingua in un immenso territorio,giusto per vedere se gli arabi,in generale,mollano la presa,con tutte ste menate sul territorio usurpato,e si calmano.A mio modesto parere,quei popoli nn hanno visione ,ne di democrazia,ne di vivere civile..................e che dire degli Indiani d'America...o dei Maya...o degli Azteki........e via discorrendo............
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