Il ‘polveroso’ mondo dei filosofi presocratici? Non proprio. Una vasta comunità scientifica si è mobilitata attorno a questo tema e si direbbe determinata ad accelerare. Sono uscite di recente (e vengono annunciate) opere ambiziose, mentre la cerchia degli addetti ai lavori ha dato vita anche ad associazioni e appuntamenti che si susseguono a un ritmo così intensivo da fare notizia. […] Basti pensare che all’Università di Rennes provarono a celebrare il ‘compleanno’ della filosofia facendo festa il 28 maggio perché l’eclisse prevista da Talete fu, si ritiene, quella del 28 maggio 585.
Ma una domanda semplice semplice è là a fare problema: Talete seppe forse qualcosa della filosofia? Non se conobbe o meno la parola “filosofia”, perché sarebbe troppo, ma almeno: ebbe idea di ciò a cui, come dicono, mise mano? Ebbe idea della direzione di marcia che stava prospettando? […] Uno spesso velo ci invita da secoli a non domandare, a non volerne sapere di più. Ma perché?
Che succede se andiamo a vedere le cose un po’ più da vicino? Che succederà mai se dovesse risultare che la filosofia greca non è propriamente cominciata con Talete, né con Socrate o con altri preplatonici, ma…?
Livio Rossetti ha insegnato Storia della Filosofia Antica all’Università di Perugia fino al 2009. Dopo decenni dedicati in prevalenza allo studio di Socrate, Platone e letteratura socratica antica, sta ora intensamente lavorando sui Presocratici.
Libri recenti: Filosofia 2.0 (con M. Bastianelli; Milano 2013) e Le dialogue socratique (Paris 2011).
Dopo aver svolto un ruolo chiave nella costituzione della International Plato Society nel 1989, ha preso l’iniziativa degli incontri periodici che vanno sotto il nome di Eleatica e Socratica, operando come coeditore delle due serie di atti.
Strategie macro-retoriche (1994) è stato tradotto in spagnolo;
Introduzione alla filosofia antica (1998) in portoghese e ora in greco.