VERBANIA: BASTA C.E.M. ARRIVA “IL MAGGIORE”
A nove mesi dall’annuncio di un “ concorso” per trovare il nome al nuovo teatro e centro eventi di Verbania il sindaco Marchionini ha annunciato il lieto evento: l’ex CEM si chiamerà “Il Maggiore”.
Dopo l’ospedale Maggiore di Novara, via Maggiore a Unchio (frazione di Verbania), il vento “Maggiore” e via con le banalità.
Questo nome francamente non mi convince: allora era meglio chiamarlo “Centro Eventi Lago Maggiore” almeno in tutto il mondo si sarebbe capito cosa sia e dove sta. Come si fa a dire “Stasera vado a teatro a Il Maggiore”? Se poi CEM non piaceva, comunque l’acronimo resta: Centro Eventi Maggiore. I nomi propri – come quello del nostro lago – non vengono tradotti in lingua straniera ma è la parola “lago” ad esserlo: in inglese dite “Lake Maggiore” ma se resta solo il termine “maggiore” allora è un comparativo e la traduzione è al massimo “major”. Comunque questa è solo una mia opinione, speriamo che il nome indichi soprattutto un contenuto perché l’impressione è che si vada un po’ a ruota libera e a pochi mesi dall’inaugurazione non è chiaro chi guiderà, gestirà e promuoverà la nuova struttura.
Ma avviandoci al Natale credo che la cosa più giusta questa settimana sia di invitare tutti a viverlo con profondità e nello spirito più vero e ne approfitto per inviare a tutti i lettori il rapporto annuale del “Verbania Center” che nel suo piccolo cerca di dare risposte concrete e positive a qualcuno dei tantissimi (troppi) problemi del nostro mondo.
“ KABA KUKUNA ANDU” (“E’ MEGLIO FARE DEL BENE”)
RAPPORTO SUL VERBANIA CENTER – RELAZIONE DEL 34° ANNO
Cari amici,
un altro anno è passato e sono ormai 34 da quando – era il Natale del 1981 – nacque il “Verbania Center” prima come associazione spontanea e ora specifico e autonomo Fondo inserito all’ interno della “Fondazione Comunitaria del VCO”. Molti benefattori oggi non ci sono più e purtroppo anche quasi tutti i missionari e laici che abbiamo aiutato nel tempo sono deceduti o non sono più operativi (quest’anno ha lasciato il Kenya per limiti di età padre Giuseppe Da Frè, l’allora parroco di Loyangallany, sul Lago Turkana, quando nel 1982 costruimmo il nostro primo acquedotto) ma ci sono infinite altre possibilità e necessità di intervento. Ecco intanto il bilancio di quest’anno.
RELAZIONE FINANZIARIA
Dopo la costituzione del “Fondo Verbania Center” presso la Fondazione Comunitaria del VCO le disponibilità sono ora da dividersi in due diverse gestioni: quella “patrimoniale” (che va ad incrementare il fondo iniziale di adesione alla Fondazione) e la “sezione corrente” dove si versano gli altri fondi raccolti e li si distribuiscono nelle diverse attività. Quest’anno vi è stata una ulteriore novità ovvero il versamento da parte di un singolo benefattore di 16.000 euro specificatamente destinato al Mozambico salvo 1.000 euro destinati in Kenia. Di questo fondo sono stati impiegati ad oggi 13.000 euro e quindi ne restano 3.000 da inviare a gennaio, poi questo giroconto sarà azzerato.
Durante il periodo 30.11.2014 – 27.11.2015 sono stati ricevute altre offerte complessive per euro 8.301 dei quali 4.912 direttamente versati alla Fondazione, 3.389 incassati per la vendita del libro “La Moscheruola” e offerte varie in contanti, oltre a una rendita sui capitali investiti del patrimonio per euro 1.851. Più oltre il dettaglio dei singoli versamenti che portano ad un netto di disponibilità alla data odierna di 3.603 euro sulla partita “corrente” (oltre ai 3.000 per la specifica destinazione in Mozambico) e di 70.753 euro come fondo patrimoniale. In totale dall’inizio della sua attività, oltre a molti beni in natura ed attrezzature, il Verbania Center ha quindi superato come raccolta i 530.000 euro che, salvo i saldi attuali e il fondo patrimoniale, sono stati tutti spesi nel tempo in oltre 100 iniziative diverse. Ricordo che la nostra iniziativa non ha costi di amministrazione o di gestione.
MOZAMBICO: NACALA E MACHAVA 2
In Mozambico continua la collaborazione con la suora salesiana verbanese Maria Luisa Spitti che sta realizzando insieme alle sue consorelle diverse iniziative soprattutto in campo scolastico. Quest’anno con 7.000 euro abbiamo continuato a finanziare la scuola “Mira Mar” (2.200 studenti) in un “barrio” (quartiere-baraccopoli) nella periferia di Nacala, nel nord del paese. La zona è stata oggetto di inondazioni nell’inverno scorso e quindi i fondi sono serviti per sistemare le aule, migliorare le strutture di accoglienza e costruire un pozzo che fornisce acqua potabile a circa 2000 famiglie, ma ne servirebbero altri due.
In Mozambico opera anche la sorella di suor Maria Luisa (Luana Spitti) una dinamica laica che lavora a Machava 2, nella periferia di Maputo. In queste zone periferiche è assolutamente carente l’assistenza sanitaria e quindi – grazie soprattutto all’aiuto delle specifico benefattore già citato – si sta ristrutturando un ambulatorio-infermeria molto importante e che prevede un investimento complessivo di 10.000 euro, 7.000 dei quali già versati. Luana opera anche con la sua onlus “Fratelli Senza Frontiere” che è formalmente la nostra corrispondente-partner.
BRASILE: PESCADOR
Come da relazione 2014 abbiamo contribuito alla costruzione di una lavanderia nella casa per anziani a Pescador, nello stato brasiliano del Minas Gerais, in un centro che è stata fondata nel 1964 da don Gianni Sacco, sacerdote novarese “fidei donum” deceduto nel 2008. Da allora essa viene continuata da alcune suore e volontari locali e novaresi. Potrebbe sembrare un servizio minore e invece è indispensabile date le condizioni climatiche della zona e le condizioni dei ricoverati. Il progetto si è concluso con la spesa di circa 20.000 euro ed abbiamo contribuito con un versamento di 2.500 euro.
KENYA – EX CARCERATI E RAGAZZI DI STRADA
Nonostante i suoi 93 anni compiuti è sempre attivo nella periferia di Nairobi padre Antonio Bianchi, pallanzese, missionario della “Consolata” in Kenya da oltre mezzo secolo. In particolare si impegna nell’aiuto ai ragazzi di strada, orfani od abbandonati, nella periferia di Nairobi. Ha molti problemi e necessità per reinserirli e mantenerli e per questo gli abbiamo versato 1000 euro.
Sempre nei pressi di Nairobi opera da molti anni suor Florinda Tosi che ora segue l’avviamento al lavoro in agricoltura di giovani ex carcerati. Anche a lei sono stati versati 1.000 euro.
ALTRI AIUTI
In diverse altre nazioni teniamo contatti come in Burundi, Venezuela, Colombia, ma anche quest’anno non abbiamo inviato fondi per progetti specifici, salvo che consegnare appunto qualche cosa a missionari o collaboratori laici temporaneamente in Italia.
LA “FILOSFIA” DEL VERBANIA CENTER
Ricordiamo la "filosofia" che sta dietro alle nostre iniziative, riassumibile in pochi punti:
1) nessun tipo di spesa generale: tutto quello che si raccoglie si spedisce e lo si rendiconta
2) le iniziative finanziate debbono esserlo solo in parte, prevedendo il coinvolgimento di gruppi o popolazioni locali che devono co-partecipare mettendoci almeno il lavoro materiale. Inoltre i servizi poi offerti non sono completamente gratuiti, ma sempre soggetti ad un piccolo pagamento o retta di mantenimento, perché tutti siano responsabilizzati al sacrificio e siano ben mantenute
3) ogni intervento ha sempre un responsabile locale conosciuto e serio, che possa così rispondere della qualità e con precisione di quello che viene fatto.
L'AZIONE DEL”FONDO”
Sei anni fa il “VERBANIA CENTER” si è trasformato aderendo con un proprio fondo autonomo alla Fondazione Comunitaria del VCO che ha l’obiettivo di contribuire a sostenere lo sviluppo sociale del nostro territorio con l'erogazione di contributi alle organizzazioni non profit; oltre che di promuovere la cultura della solidarietà tra i cittadini del VCO,
La prima dotazione del nostro Fondo è stata costituita raccogliendo 50.000 euro da alcuni soci fondatori e tale somma – incrementata anche quest'anno da rendite e successive donazioni - costituisce la sezione patrimoniale del Fondo (ad oggi è salita appunto a 70.763,71 euro) che fa parte, come Fondo indipendente, del patrimonio complessivo della Fondazione Comunitaria del VCO. Le somme investite a patrimonio producono rendite destinate anche al sostegno dei singoli progetti. Il nostro Fondo è incrementato da donazioni libere e lasciti disposti da privati cittadini, Enti e imprese che condividano le nostre iniziative e vogliano contribuire direttamente al finanziamento dei progetti.
Tali donazioni – se non vincolate o se ciò sia specificatamente richiesto – vengono inserite nella sezione corrente del Fondo e sono e saranno destinate direttamente alle iniziative di solidarietà.
Chi desidera contribuire al progetto Verbania Center, può quindi sempre contribuire con una donazione libera sul conto intestato a Fondazione Comunitaria del VCO presso BANCA INTESA SANPAOLO - IBAN: IT43 K030 6922 4106 1525 0748 050 indicando: “FONDO VERBANIA CENTER” E' inoltre possibile effettuare versamenti sul c/c postale n. 76673664 intestato a Marco Zacchera - Via Castelli 30/a 28922 VERBANIA, in entrambi i casi sempre indicando come causale "FONDO VERBANIA CENTER" e/o potete scrivermi per ogni dettaglio via mail: marco.zacchera@libero.it .