"Mi sono già recato spontaneamente dai pm per chiarire la mia posizione", afferma il governatore, che puntualizza: "Non un euro è finito sul mio conto corrente e in questo senso la Procura non ha mosso contestazioni".
Cota ricorda di essere stato uno dei promotori della nuova normativa, che ha quasi azzerato i fondi ai gruppi regionali. "E' mio dovere restare e affrontare il momento".
Fondi Piemonte, indagato anche Cota
Anche il governatore del Piemonte, Roberto Cota, è indagato nell'inchiesta sui rimborsi facili.
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anello al naso
paolino
20 Aprile 2013 - 08:17
l'astuto cota rilascia una dichiarazione che va analizzata:"non un euro è finito sui miei conti personali". allora,va bene rimbambiti,ma così forse è troppo pure per i leghisti. ci mancherebbe che uno prende i soldi della regione e se li mette sul conto,neanche un leghista arriverebbe a fare una fesseria simile. le contestazioni sono ovviamente altre,ovvero l'uso improprio dei rimborsi,e cota lo sa bene. e per questo tenta di sviare il popolo bue con una dichiarazione ridicola.
ma non tutti hanno l'anello al naso,sono sicuro che anche tra i leghisti qualcuno sarà indignato,tra quelli che hanno capito di cosa si sta parlando.
ma non tutti hanno l'anello al naso,sono sicuro che anche tra i leghisti qualcuno sarà indignato,tra quelli che hanno capito di cosa si sta parlando.
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