Un silenzio assordante, che imbarazza e mortifica soprattutto la platea degli elettori e dei militanti del Centrosinistra: essi infatti vorrebbero poter disporre degli strumenti per formare un’opinione, per esprimere un giudizio, per orientare un’azione militante all’interno del corpo sociale, per sostenere motivatamente le scelte che verranno compiute, già sapendo che saranno scelte difficili e dolorose.
In questo deserto della partecipazione, crediamo possa rappresentare un utile contributo alla riflessione la lettura di un documento diffuso lo scorso settembre dal Comitato Salute Vco. Lo si può leggere integralmente qui e ripropone le molte, solide e buone ragioni che sostengono la scelta di collocare l’ospedale “spoke” (o “cardine” o “provinciale”) a Verbania. Sono sostanzialmente le stesse ragioni che quasi un anno fa esponevamo su queste pagine virtuali in un pezzo intitolato Ospedale, ultimo atto (ma anche qui e qui).
Il Comitato Salute Vco ha diffuso poi nei giorni scorsi un altro documento che, prendendo spunto da un recente e doloroso fatto di cronaca, torna a sollevare il problema dei limiti evidenti e insuperabili di un’organizzazione ospedaliera imperniata – per le emergenze cardiologiche – sull’emodinamica “a mezzo servizio” collocata al San Biagio. A questo documento ha risposto l’Asl Vco con un comunicato-stampa