I motivi la mancanza del numero legale al momento della votazione, solo 14 i consiglieri di maggioranza presenti (5 gli assenti) che non hanno permesso di raggiungere i 17 del numero legale.
Questo anche perché i consiglieri di minoranza, al momento del voto, hanno lasciato l'aula facendo mancare appunto il numero legale viste le troppe assenze tra i banchi di maggioranza.
Non è passata così la variazione di bilancio che in particolare prevedeva la compartecipazione ai lavoro di restauro di Casa Ceretti (65mila€) nel 2015, e l'acquisto per il 2016 della stessa per (235mila€).
Si è parlato anche di consolidamento dell'Asilo di Intra (50mila€), restauro di santa Marta (20mila€), contributo alla Caritas (10mila€), sistemazione degli impianti del Rugby Verbania (10mila€), nonché di tagli come quelli all'edilizia popolare (-40mila€).
Ma come detto tutto alla fine è decaduto, per la mancanza del numero legale alla votazione.
Affrontato anche il problema della rimozione delle barriere sulla ciclopedonale di via Vittorio Veneto, tolte per il Giro d'Italia.
L'assessore Forni a spiegato che a novembre saranno posizionati dei paletti in plastica flessibili e rimovibili (costo 33mila€), a norma con il codice della strada, per mettere in sicurezza la strada.
Mentre le barriere tolte a maggio, che l'assessore ha spiegato non essere a norma con il codice della strada, sono state accantonate per essere utilizzate in altre spazi dove non contrastino con la sicurezza alla viabilità.
Non approvata la variazione di bilancio
E' questa la notizia del Consiglio Comunale tenutosi ieri sera a Palazzo Flaim, che in una lunga riunione, finita dopo la una di notte, non ha approvato la variazione di bilancio proposta.
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Almeno non è stato approvato anche l acquisto di casa ceretti. ....anche perché che cosa se ne farebbe il comune di un altro immobile inutile ma che deve pur essere mantenuto. Ci si troverebbe a doversi inventare qualche finalità pseudo culturale per giustificare la presenza
evidentemente il Shpalman non è mai stato a Casa Ceretti dove quasi sistematicamente ci sono spettacoli o mostre e dove un gruppo di persone sta lavorando alacremente e gratis per sistemare i vari locali..un patrimonio immobiliare il cui valore supera di molto il prezzo dell'acquisto,quindi un'affare per il Comune
Nessuno (per lo meno non io) dissento sui contenuti che si vorrebbero a Casa Ceretti, certo se se ne fosse almeno parlato in commissione... Ma la questione è che il Comune non può comprare e dare in gestione , per di più con soldi che non ha. si potrebbe definire "affare" se il Comune fosse una agenzia immobiliare e rivendesse il bene, ma così non è e non deve essere. Casa Ceretti è da fare ma con soldi che non siano del Comune.
Secondo me il fatto che vengano organizzate mostre e altre simili iniziative non vuol dire che per il Comune sia necessario investire in quell'immobile una così grande somma che tra l'altro come dice Brignone non ha. E comunque anche se li avesse, da buon amministratore secondo me sarebbe più logico investirli nella sede principale del museo a Pallanza, magari dedicando qualche stanza a attività e mostre che si rinnovano, insomma concentrare tutte le energie su un unico luogo che diventi il punto di riferimento per questo tipo di iniziative culturali. Inutile avere più dislocazioni che non possono essere attive al 100%, meglio concentrarsi su una cosa sola e farla bene.E secondo me il museo stesso ora proprietario dell immobile dovrebbe liberarsene e capitalizzare.
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