Costruito dalla borghesia intrese tra il 1844 e il 1847 fu inaugurato nel 1848 per celebrare se stessa e i propri fasti industriali e mercantili, malgrado la contemporanea sconfitta militare dello Stato Sabaudo a Novara.
Il teatro subì tutto all’interno della evoluzione storica di quella classe sociale, la trasformazione materiale determinata dai suoi variati interessi e comportamenti. La diminuita funzione sociale, non più egemonica, portò i palchettisti, eredi novecenteschi dell’affermata borghesia locale dell’ottocento, prima ad una trascurata manutenzione e poi alla richiesta di demolizione dell’edificio.
La carente normativa urbanistica comunale e l’insufficiente ruolo svolto dalla Sovrintendenza regionale ai monumenti, non poterono negare alla proprietà la concessione edilizia per “la costruzione di un fabbricato da adibire a sala teatro-cinema, negozi ed abitazioni” presentato dalla Società del Teatro di Intra (1959).
Venne, quindi, costruito (1961) il moderno edificio esistente, abbandonando la straordinaria armonia architettonica dell’antica Piazza del Teatro.
Il nuovo edificio fu definito, infatti, dalla Sovrintendenza ai monumenti “architettonicamente di per sé ineccepibile anche se non si inserisce con il necessario equilibrio formale nell’ambiente stesso”.
All’interno del nuovo edificio rimase in funzione il Cinema Teatro Sociale con una moderna sala di proiezione fino agli anni ’90 del secolo scorso.
La letteratura della Sassonia: Cinzia Cirillo - Il Teatro Sociale - GFC Editions - Gravellona 2011
Verbania documenti (VB/doc) - Settembre 2015