Durante l’ultimo consiglio comunale il MoVimento 5 Stelle di Verbania ha presentato un’interpellanza sulla vicenda delle nomine al “ricovero Muller” che vedeva alcuni nominati nel Consiglio di Amministrazione che dovrebbero decadere (secondo la legge) entro un anno dalla nomina, quindi nel settembre prossimo.
Cosa più rilevante però è il caso del Direttore Sanitario, nominato e stipendiato, mentre in base alla legge non avrebbe dovuto ricevere alcun compenso. Quest’ultimo per alcuni mesi ha percepito uno stipendio che non gli spettava, chi rimborserà?
Questa vicenda assume toni surreali se per sistemare la situazione si vanno a toccare i “tasti” nazionali, ma vediamo perché.
Il 19 maggio la Corte dei conti rimette all’amministrazione Comunale “l’assunzione delle conseguenti decisioni concrete in coerenza con la vigente normativa”. Cosa si fa quindi?
Vi sono solo due strade: o privatizzare l’Ente, oppure cambiare la legge. Ebbene, il 16 Luglio, l’Onorevole Borghi pubblica sul suo profilo Facebook un post che vi invitiamo ad andare a vedere (commenti contrariati compresi) che recita: “”Approvato emendamento PD per consentire ai pensionati di svolgere a titolo gratuito incarichi direttivi. “…” Esempio: Ricovero Muller di Verbania, per il quale proprio in questi giorni era stata sollevata la legittimità del consiglio di amministrazione””.
Inutile dire che il “problema di legittimità” nel cda del Muller era stata sollevata dal consigliere nominato dai 5 stelle che ha fatto notare la violazione della legge.
Ma cosa cambia con questo emendamento di Borghi? Possibile che la norma sia retroattiva e quindi si modificano le regole come si vuole? Davvero salva solo il Muller, e possibile che pur di salvare il Muller (e non capiamo il perché) si vanno a innescare meccanismi a livello Nazionale che creeranno delle criticità?
Per una corretta valutazione riportiamo alcuni passaggi della discussione avvenuta alla Camera dei Deputati in sede di votazione del suddetto emendamento.
MASSIMO ENRICO BARONI (M5S). “…” Riguardo questo emendamento “…” si aggiunge, alla possibilità di dare incarichi anche dirigenziali e direttivi ai pensionati, anche quella di distribuire cariche, quindi anche nomine, gratuitamente, per un tempo indeterminato. Questa è, se vogliamo, la sublimazione della permanenza nelle poltrone e la salvaguardia del potere. Nei luoghi decisionali, nei posti chiave, rimarranno, saranno collocati permanentemente i soliti illustri pensionati d’oro, quelli di tutte le stagioni. Uno a caso ? Amato. Ma il limite del mandato vi fa tanto paura ? L’incompatibilità vi è tanto ostica ? La freschezza e l’energia dei giovani le disprezzate tanto ? Il paradosso è vedere quarantenni al Governo che si danno un grande da fare per salvaguardare la gerontocrazia.”…” la gratuità alle dipendenze della pubblica amministrazione non è dignitosa per un’amministrazione che non si professa moderna ed efficiente, voglio sottolineare che la gratuità è oltretutto incostituzionale, signor Presidente: viola il principio di uguaglianza e di imparzialità. Il reddito, il giusto reddito, è un elemento di dignità e di libertà dal ricatto e dalla compravendita. Non a caso, ci battiamo per il reddito di cittadinanza, che è una garanzia di imparzialità. Vi domando: chi è disposto ad assumere gratuitamente un incarico dirigenziale con tutte le connesse responsabilità ? Un pazzo ? No, signori, l’unico che potrebbe è qualcuno che con quell’incarico ha ben in mente di curare altri e ben più rilevanti interessi, suoi e di suoi parenti, di amici e sodali. Il caso Incalza è illuminante. Lui era in pensione, ma aveva le sue società di appalti e di ingegneria, l’incarico direttivo esterno presso il Ministero di Lupi. Non serviva certamente avere un compenso aggiuntivo alla sua pensioncina da ex dirigente, ma era il tramite per governare gli appalti di un Paese intero dai quali lucrava milioni e milioni di euro. Ricordo che Incalza era un pensionato che da oltre quindici anni aveva un rapporto di consulenze e un incarico direttivo esterno. Immaginate davvero che un Incalza si attaccasse ai quattro soldi che un incarico ministeriale poteva dargli? Quell’Incalza e migliaia come lui ci ritornerebbero e ci resterebbero anche gratis in quelle poltrone.
MINO TARICCO (PD). “…” questa norma dà una risposta a centinaia di comuni marginali e montani dove moltissimi compiti delle comunità, il coordinamento delle IPAB, dei consorzi socioassistenziali, l’amministrazione di servizi comuni, viene fatto in quei territori da pensionati perché ci sono solo più pensionati. “…”
GIROLAMO PISANO (M5S). “…” questo potrebbe essere scritto nella delega specificando nel dettaglio quando sono attivabili questo genere di incarichi, ”…” Forse quei comuni se avessero le risorse potrebbero assumere dei giovani che non andrebbero via da quei comuni fermando un fenomeno di marginalizzazione che sta distruggendo il nostro Paese .
CLAUDIO COMINARDI (M5S). “…” L’anno scorso è stata votata una norma sulla obbligatorietà dei magistrati e dei giudici ad andare in pensione ad una certa età. Per quanto riguarda i manager pubblici si sta facendo l’esatto opposto. La domanda sorge spontanea: ma la norma sui giudici e sui magistrati ve l’ha forse scritta Berlusconi ?
La domanda sorge spontanea: davvero per delle nomine di un ricovero era il caso di scomodare dei parlamentari? Perché?
MoVimento 5 Stelle Verbania