Alcuni giorni fa, mentre tornavo dal lavoro in macchina, alla radio, hanno inviato una notizia un po’ curiosa su un uomo che aveva perso il lavoro, è riuscito a crearsene uno nuovo: il “CODISTA”.
Da quello che ho capito, avendo iniziato ad ascoltare la notizia quando in parte era già stata data, questo signore ha compreso che aveva una cosa che chi è occupato e/o oberato di cose da fare ha smania di avere: tempo; ha quindi deciso di vendere il tempo libero che aveva a disposizione nello svolgere mansioni obbligatorie ma anche facilmente demandabili.
Da questa semplice e, proprio per questo, fondamentale idea, quest’uomo è riuscito a creare una vera azienda, con tanto di differenti livelli di codista, dal base a quello avanzato, che svolge mansioni più complesse.
Quest’ uomo ha dimostrato di sapere applicare, in modo funzionale, quello che in psicologia si dice Coping, dall’inglese Cope with, ossia la capacità delle persone di adattarsi a richieste percepite come stressanti, poste dalla realtà, e che spingono l’individuo a reagire per trovare strategie di risoluzione.
Secondo l’approccio di Lazarus e Folkman (1984), detto transazionale, esistono due tipologie di strategie di adattamento a eventi stressanti:
• Focalizzato sull’emozione: quando l’evento è percepito come immodificabile, le persone tendono a sfogarsi parlando con altri, ignorare o cercare di non pensare alla situazione ecc.
• Focalizzato sul problema: quando l’evento è considerato modificabile e controllabile, le persone tendono a concentrarsi sul come cambiare la situazione, valutando i pro e i contro e cercando informazioni.
Complimenti a questo signore che è riuscito ad analizzare le richieste della realtà e a trovare una strategia per far fronte a un proprio (ma anche di molti altri) problema, quello dello stato di disoccupazione, e per altri, quello della percezione di avere poco tempo a disposizione.
E a voi è mai capitato di riuscire a trovare una soluzione che appare tanto semplice quanto fondamentale?