PsicoNews: Una generazione di nonnoni

Fino a qualche anno fa, ricordo che si parlava spesso dei giovani come di una generazione di mammoni, forse moda, forse lettura superficiale della realtà di vita dei giovani, questo termine oggi è molto meno in uso, lasciando spazio alla possibilità di scoprire i diversi ruoli e il loro peso nelle relazioni familiari. Io sono una nonnona e me ne vanto! Per me i nonni hanno sempre rappresentato delle figure di riferimento importanti e forti, a volte complici, a volte autorevoli, al punto da spingermi a cercare di occuparmi di loro, in senso ampio, quando il tempo e le patologie hanno ribaltato questi ruoli.

L’importanza ed utilità dei nonni sono molto chiari, in particolare a chi oggi ha figli, poiché diventano perno di aiuto e supporto; nonni molto attivi e dinamici, con interessi, hobby e una vita sociale densa ma anche, generalmente, con una buona salute.

Una ricerca, condotta dallo story cooking di Casa Coricelli, è andata ad analizzare il vissuto del rapporto tra nonni e giovani tra i 15 e i 25 anni, monitorando 1500 giovani nell’uso di forum, social network ecc. sul tema nonni; l’immagine dei nonni ne esce chiara e molto positiva: amici che proteggono i nipoti senza mai giudicarli, accoglienti, limitano il senso di solitudine, in senso affettivo, che i bambini potrebbero maturare durante le ore di distacco dai genitori.

Il fatto che i nonni siano meno tecnologici rispetto a tutti gli altri adulti (anche se utilizzano comunque le nuove tecnologie per relazionarsi con i nipoti), inoltre,caratterizza i rapporti da loro creati con il dialogo diretto e la comunicazione non mediata da mezzi, riuscendo in questo modo a trasmettere ai nipoti la loro vicinanza e la loro protettività.

Badate bene però di non pensare a loro come anziani fragili e bisognosi, sono persone attive, dinamiche, giovanili e un po’ sagge.

Buona settimana
Mara Rongo
Fonte:
dire.it/newsletter/psicologia/anno/2017/luglio/25/?news=03