In relazione a quanto scritto da sig. Tigano vorrei che pubblicaste quanto segue:
"Parlare di guerra civile è una teoria sostenuta da sempre dai residui del fascismo. La realtà è ben diversa e dimostrabile da alcuni fatti.
Se sulle montagne gli abitanti fossero stati ostili, non sarebbe stato possibile portare a buon fine la lotta agli invasori tedeschi ed ai loro... amici fascisti. In tutte le fabbriche le maestranze erano schierate a favore della resistenza.
Nelle scuole praticamente tutti gli studenti erano sulle stesse posizioni. Mussolini ricostruendo un esercito avrebbe dovuto mandarlo al fronte, invece di utilizzarli a presidiare le città ed i paesi in modo veramente oppressivo, senza accorgersi che Hitler lo stesse usando per proteggere le retrovie dopo aver subito durante le ritirata dalla Russia, una vera tragedia per quanto procurato dai resistenti delle nazioni prima invase,
Polonia, Ungheria etc.
Poi deportando oltre 600 mila militari italiani da utilizzare come operai nelle sue fabbriche non le dicono proprio niente?
Io frequentavo il Cobianchi che allora aveva oltre 1000 studenti praticamente tutti schierati da una sola parte cioè della resistenza. La stessa cosa in tutte le fabbriche.
Se questa era la posizione praticamente di tutta la popolazione dove si può sostenere una guerra.... civile?
Oggi dobbiamo solo ringraziare il sacrificio ed il valore di tanti uomini e donne che hanno dato la loro vita per ridare all'Italia la dignità di tornare una nazione degna di essere rispettata".
Luigi Minioni
Una nota sulla questione Liberazione
Riceviamo una mail di un lettore, che intende rispondere al comunicato del Fronte Nazionale in merito alle celebrazioni del 70° anniversario del 25 aprile.
32 commenti Aggiungi il tuo
Io ringrazio certamente tutti coloro che si opposero al nazifascismo,e che dettero la vita per il nostro paese libero,però penso anche che non siamo una nazione degna di essere rispettata,perchè abbiamo avuto da sempre una classe dirigente e politica ladra e ignorante.
Vorrei che questa festa si trasformasse nella festa di tutti gli italiani che persero la vita nella varie guerre......tutte..... Senza distinzione.
Vorrei che gli italiani finalmente trovassero il coraggio di perdonarsi.
Vorrei che gli italiani morti (tutti) per un ideale non lo siano stati per darci uno stato e una classe politica come quella che da trent'anni ci governa...
Vorrei...... Ma...... Siamo italiani.
Vorrei che gli italiani finalmente trovassero il coraggio di perdonarsi.
Vorrei che gli italiani morti (tutti) per un ideale non lo siano stati per darci uno stato e una classe politica come quella che da trent'anni ci governa...
Vorrei...... Ma...... Siamo italiani.
Grazie Luigi per le belle parole e il quadro che ci ha fatto di quegli anni.
A sostegno della sua tesi, va ricordato che fu la Repubblica Sociale Italiane nacque in contrapposizione al Regno d'Italia, che legittimamente governava, il quale aveva accettato del dimissioni di Mussolini (25 luglio), firmato la resa (3 settembre, resa pubblica l'8) e schieandosi, con lo status di nazione co-belligerante, con gli alleati.
Da sempre si motiva la nascita della Repubblica Sociale Italiana con la tesi di aver voluto tenere alto l'onore italiano, mantenendo fede gli impegni presi con l'alleato tedesco e non voler combattere a fianco con quelli che erano nemici fino al 8 settembre. Tesi romantica, ma falsa, proprio perché andava contro un chiaro principio di fedeltà alla patria e alla corona, a cui militari e politici avevano prestato giuramento. Può piacere o meno, ma questi sono punti fermi della storia, indiscutibili!
Quindi c'era solo una parte giusta, stare dalla parte del Re, anche se non brillò per acume e coraggio, e del Regno d'Italia, chi si schierò contro stava sbagliando, perché si stava schierando contro l'Italia. Ovviamente, per i soldati di truppa e chi dovette comunque coesistere con una situazione subita, valgono considerazioni diverse da caso a caso. Molto interessante è stata l'intervista a Dario Fò, trasmessa poche settimane fa nella trasmissione di RaiTre "D-Day", sulla sua esperienza di militare, allora diciassettenne, nella RSI.
Un esempio di chi fece fino in fondo il suo dovere da soldato è nel nostro concittadino, il generale Raffaele Cadorna (http://it.wikipedia.org/wiki/Raffaele_Cadorna_%281889-1973%29), figlio del Luigi sepolto nel mausoleo di Pallanza, che da generale del Regio Esercito, divenne il comandante del Corpo volontari della libertà, il legittimo braccio militare della Resistenza.
Chiudo con le parole, prese dall'intervista pubblicata oggi su "la Repubblica", del nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "...Ha ragione Calvino: pietà per i morti ma è impossibile equiparare i giovani di Salò e i partigiani...nella Resistenza ci sono stati atti di una deviazione grave. Ma le stragi e i campi di sterminio erano lo sbocco di una ideologia totalitaria...Abolire questa festa è senza senso. Sarebbe come dire : non celebriamo il nostro Risorgimento ma la Rivoluzione americana"
Saluti a tutti e buon 25 aprile
Maurilio
A sostegno della sua tesi, va ricordato che fu la Repubblica Sociale Italiane nacque in contrapposizione al Regno d'Italia, che legittimamente governava, il quale aveva accettato del dimissioni di Mussolini (25 luglio), firmato la resa (3 settembre, resa pubblica l'8) e schieandosi, con lo status di nazione co-belligerante, con gli alleati.
Da sempre si motiva la nascita della Repubblica Sociale Italiana con la tesi di aver voluto tenere alto l'onore italiano, mantenendo fede gli impegni presi con l'alleato tedesco e non voler combattere a fianco con quelli che erano nemici fino al 8 settembre. Tesi romantica, ma falsa, proprio perché andava contro un chiaro principio di fedeltà alla patria e alla corona, a cui militari e politici avevano prestato giuramento. Può piacere o meno, ma questi sono punti fermi della storia, indiscutibili!
Quindi c'era solo una parte giusta, stare dalla parte del Re, anche se non brillò per acume e coraggio, e del Regno d'Italia, chi si schierò contro stava sbagliando, perché si stava schierando contro l'Italia. Ovviamente, per i soldati di truppa e chi dovette comunque coesistere con una situazione subita, valgono considerazioni diverse da caso a caso. Molto interessante è stata l'intervista a Dario Fò, trasmessa poche settimane fa nella trasmissione di RaiTre "D-Day", sulla sua esperienza di militare, allora diciassettenne, nella RSI.
Un esempio di chi fece fino in fondo il suo dovere da soldato è nel nostro concittadino, il generale Raffaele Cadorna (http://it.wikipedia.org/wiki/Raffaele_Cadorna_%281889-1973%29), figlio del Luigi sepolto nel mausoleo di Pallanza, che da generale del Regio Esercito, divenne il comandante del Corpo volontari della libertà, il legittimo braccio militare della Resistenza.
Chiudo con le parole, prese dall'intervista pubblicata oggi su "la Repubblica", del nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "...Ha ragione Calvino: pietà per i morti ma è impossibile equiparare i giovani di Salò e i partigiani...nella Resistenza ci sono stati atti di una deviazione grave. Ma le stragi e i campi di sterminio erano lo sbocco di una ideologia totalitaria...Abolire questa festa è senza senso. Sarebbe come dire : non celebriamo il nostro Risorgimento ma la Rivoluzione americana"
Saluti a tutti e buon 25 aprile
Maurilio
La festa di tutti gli ialiani non avrebbe alcun senso.
Avevo già scritto qui che auspicavo una consegna definitiva alla storia di questi eventi senza messe laiche o desideri riabilitatori sempre richiamati da pseudonostagci (pesudo in quanto non 'cerano e quindi non possono dirsi neanche nostalgici).
Sono per una pacata analisi storica ma per piacere non auspicate ammucchiate alla "chia ha avuto ha avura e chi ha dato ha dato siamo italiani paisà".
Sicuramente anche i partigiani si sono macchiati di atti crudeli ecriminale ma guardia l'EVIDENZA.
Una parte difendeva una dittatura e uno stato fantoccio del nazismo e dall'altra chi sognava la nascita di uno stato democratico.
Avevo già scritto qui che auspicavo una consegna definitiva alla storia di questi eventi senza messe laiche o desideri riabilitatori sempre richiamati da pseudonostagci (pesudo in quanto non 'cerano e quindi non possono dirsi neanche nostalgici).
Sono per una pacata analisi storica ma per piacere non auspicate ammucchiate alla "chia ha avuto ha avura e chi ha dato ha dato siamo italiani paisà".
Sicuramente anche i partigiani si sono macchiati di atti crudeli ecriminale ma guardia l'EVIDENZA.
Una parte difendeva una dittatura e uno stato fantoccio del nazismo e dall'altra chi sognava la nascita di uno stato democratico.
Purtroppo nelle parole di Luigi la solita demagogia e retorica tipica della sinistra. I rossi buoni e i neri cattivi. Io vengo da una famiglia antifascista e socialista da una parte e monarchica dall'altra, o almeno mia nonna era per il Re e anticomunista. Io penso solo che la storia scritta fino ad ora andrebbe rivista, come coraggiosamente fa il "traditore" Pansa. Le foibe sono stare sdoganate solo negli ultimi anni, e di questa vergogna nazionale le associazioni di partigiani come l'ANPI non ne vogliono neppure sentir parlare. I tanto democratici partigiani hanno costretto la brigata ebraica a disertare la festa della liberazione perchè gli hanno preferito i palestinesi, amici dei nazisti durante la guerra. Questa confusione storica non fa altro che dividere, come del resto fa Luigi. Ricordiamoci poi i tanti personaggi famosi che da fascisti e addirittura repubblichini sono passati alla sinistra dopo la guerra, come Dario Fo, Bocca, Ingrao, Scalfari e una miriade di tanti altri. Troppo semplice dividere il mondo in buoni e cattivi!
Io comunque non festeggio, ma partecipo alla ricorrenza.
Io comunque non festeggio, ma partecipo alla ricorrenza.
Mi permetto di correggere la sua descrizione " una parte difendeva una dittatura e uno stato fantoccio del nazismo e dall'altra chi sognava la nascita di uno stato democratico". Mi risulta , e mi corregga se sbaglio, che d'altra parte non sognavano la nascita di uno stato democratico ma la sostituzione di una dittatura con un'altra dittatura .
non c'è bisogno che la corregga Giovanni.. basta prendere un libro di storia e leggerselo .. e se pensa che le formazioni comuniste pensavano alla dittatura del proletariato ... guardi non le dico di leggersi (ma lì sarebbe un po più difficile capire) le tesi del congresso di Lione ,ma di ascoltarsi o leggersi il discorso di Togliatti del 43 chiamato il discorso di salerno... poi ognuno legge quello che vuole anche topolino , ma mi piacerebbe sapere quello che dichiara lei se suffragato almeno da qui quo e qua o da paperoga
Lei conosce a menadito i Pink Floyd ,ma dubito che conosca le direttive del Partito Comunista durante la clandestinità in cui si chiedeva ai giovani di frequentare gli ambienti fascisti (dopolavoro , ambienti universitari etc etc) per fare un minimo di propaganda all'interno e minare le basi del consenso . Molti ragazzi Comunisti naturalmente seguirono queste direttive e per questo che risultano iscritti al GUF e a altro. Se poi lei conoscesse un po di storia partigiana della città di Verbania per esempio saprebbe che alcuni esponenti della GNR locale erano partigiani infiltrati.. che non potendo combattere per motivi familiari ed altro i fascisti dall'esterno lo fecero all'interno aiutando i membri del CLN locale ad avere informazioni e aiutando ai posti di blocco e durante le varie perquisizioni e questo non accadde solo qui
Come avevo accennato anche nel mio primo commento.....siamo italiani e quindi è lecito aspettarsi qualunque cosa.
In germania, dove il nazismo è nato e cresciuto.....si sono già perdonati....e riappacificati con il mondo.
Noi non ci riusciamo. Continuiamo nel nostro intento di pesare sempre con lo stesso metro di misura di 70'anni orsono.
Quindi secondo la sua teoria la vita di un repubblichino non vale quanto quella di un partigiano?
Ieri mio figlio è tornato a casa da scuola (elementari) con un foglio in tasca....aveva preso nota, forse, mentre a scuola qualcuno parlava del 25 aprile.....c'era scritto: mussolini/fascisti.....itler (mancava la h) nazisti.....tutti i ragazzi scappavano da mussolino in montagna...
Mi ha fatto pensare, innanzi tutto che, ad un bambino di 9 anni, parlare di fascisti/nazisti non ha alcun senso.
Se proprio lo devi fare proponilo in forma completa aggiungendo anche il terzo dittatore "Stalin" comunista (magari dicendo che, al pari degli altri due, ne combinò di tutti i colori pure lui).....poi solo alcuni ragazzi andarono in montagna per sfuggire alla leva, ai fascisti e nazisti.
La maggior parte continuarono a fare la vita di sempre e altri diventarono repubblichini....c'è una bella differenza.
Ora capisco molte cose. Ora capisco perché in storia prendevo sempre 4 o 5 avendo come insegnate (anche di italiano) una famosa staffetta partigiana....
Ora capsico perché non si riesce a lasciarsi alle spalle, non solo il ricordo ma il rancore e l'odio.
Sono passati 70'anni. Quando l'ultimo partigiano o repubblichino sarà morto cosa succederà?
Ci faremo fare una delega in bianco per poter continuare a dire "noi eravamo dalla parte giusta" anche se non eravamo ancora nati?
In germania, dove il nazismo è nato e cresciuto.....si sono già perdonati....e riappacificati con il mondo.
Noi non ci riusciamo. Continuiamo nel nostro intento di pesare sempre con lo stesso metro di misura di 70'anni orsono.
Quindi secondo la sua teoria la vita di un repubblichino non vale quanto quella di un partigiano?
Ieri mio figlio è tornato a casa da scuola (elementari) con un foglio in tasca....aveva preso nota, forse, mentre a scuola qualcuno parlava del 25 aprile.....c'era scritto: mussolini/fascisti.....itler (mancava la h) nazisti.....tutti i ragazzi scappavano da mussolino in montagna...
Mi ha fatto pensare, innanzi tutto che, ad un bambino di 9 anni, parlare di fascisti/nazisti non ha alcun senso.
Se proprio lo devi fare proponilo in forma completa aggiungendo anche il terzo dittatore "Stalin" comunista (magari dicendo che, al pari degli altri due, ne combinò di tutti i colori pure lui).....poi solo alcuni ragazzi andarono in montagna per sfuggire alla leva, ai fascisti e nazisti.
La maggior parte continuarono a fare la vita di sempre e altri diventarono repubblichini....c'è una bella differenza.
Ora capisco molte cose. Ora capisco perché in storia prendevo sempre 4 o 5 avendo come insegnate (anche di italiano) una famosa staffetta partigiana....
Ora capsico perché non si riesce a lasciarsi alle spalle, non solo il ricordo ma il rancore e l'odio.
Sono passati 70'anni. Quando l'ultimo partigiano o repubblichino sarà morto cosa succederà?
Ci faremo fare una delega in bianco per poter continuare a dire "noi eravamo dalla parte giusta" anche se non eravamo ancora nati?
è un giorno come un altro.Del quale ognuno mediterà un proprio ricordo se ne ha il tempo e la voglia.Come sempre,il fuoco incrociato delle opinioni fa sentire in maniera ondivaga l'uno più morale dell'altro,a seconda della girandola degli umori.Godiamoci un giorno in più per potercene stare in pace.
questa discussione è diventata impossibile. I comunisti han fatto questo, i fascisti quello... Non mi sembra che nessuno di voi abbia provato l'angoscia di un'occupazione militare, la fame, la paura di venire arrestato, la fila per il pane, i bombardamenti ecc...la gente il 25 aprile era felice per la fine di tutto questo e voi criticate tutto, per voi è un giorno comune...bah!
Oggi si festeggia la fine della guerra...punto!
Ancora una volta, molta gente parla senza conoscere la storia, conoscendone solo una parte o peggio commentando la storia con i ragionamenti, o faziosità, di oggi.
Anche tra i commenti, c'è chi cade nell'inganno dell'equazione Resistenza=Comunismo...questa equazione è sbagliata!!!
Nel mio commento precedente, ho citato Cadorna, ma sembra che nessuno si sia preso la briga di leggere i suoi cenni biografici. Basta lui, comandante in capo dei partigiani italiani, attraverso il CVL, per capire che la Resistenza non coinvolge solo l'ambiente di comunista. Il PCI diede un grande contributo, e fu abile nell'appropriarsi dei valori della resistenza.
Ma pensate che nell'Ossola, durante i 40 giorni della Repubblica Partigina dell'Ossola erano tutti comunisti?
Oppure i 42 partigiani trucidati a Fondotoce (ma anche quelli di Trarego, Pogallo, Gravellona,...) erano tutti comunisti anche loro?
Non è plausibile, anche perchè per la maggior parte di loro, cresciuti in epoca fascista e influenzati, nemmeno conoscevano il significato di fascismo.
So che ognuno si terrà le proprie idee, ma la Resistenza è stata molto di più che una guerra tra fazioni, e lo dimostra il fatto che gli alleati lasciarono l'onore di liberare le grandi città del nord ai partigiani.
La foto allegata è stata scattata a Milano durante la sfilata del 5 maggio 1945, Sono ritratti i comandanti del Corpo Volontari della Libertà (legggasi partigiani), e sono, da sinistra: Enrico Mattei, Luigi Longo, Raffaele Cadorna, Ferruccio Parri, Giovanni Battista Stucchi, Mario Argenton. Quanti comunisti ci sono?
Anche tra i commenti, c'è chi cade nell'inganno dell'equazione Resistenza=Comunismo...questa equazione è sbagliata!!!
Nel mio commento precedente, ho citato Cadorna, ma sembra che nessuno si sia preso la briga di leggere i suoi cenni biografici. Basta lui, comandante in capo dei partigiani italiani, attraverso il CVL, per capire che la Resistenza non coinvolge solo l'ambiente di comunista. Il PCI diede un grande contributo, e fu abile nell'appropriarsi dei valori della resistenza.
Ma pensate che nell'Ossola, durante i 40 giorni della Repubblica Partigina dell'Ossola erano tutti comunisti?
Oppure i 42 partigiani trucidati a Fondotoce (ma anche quelli di Trarego, Pogallo, Gravellona,...) erano tutti comunisti anche loro?
Non è plausibile, anche perchè per la maggior parte di loro, cresciuti in epoca fascista e influenzati, nemmeno conoscevano il significato di fascismo.
So che ognuno si terrà le proprie idee, ma la Resistenza è stata molto di più che una guerra tra fazioni, e lo dimostra il fatto che gli alleati lasciarono l'onore di liberare le grandi città del nord ai partigiani.
La foto allegata è stata scattata a Milano durante la sfilata del 5 maggio 1945, Sono ritratti i comandanti del Corpo Volontari della Libertà (legggasi partigiani), e sono, da sinistra: Enrico Mattei, Luigi Longo, Raffaele Cadorna, Ferruccio Parri, Giovanni Battista Stucchi, Mario Argenton. Quanti comunisti ci sono?
fu una guerra civile...è un dato di fatto.....la liberazione fu fatta dagli alleati...un dato di fatto......i partigiani furono dei traditori e codardi..... provocarono le rappresaglie...un dato di fatto......mio nonno, industriale dell'epoca, che salvò la pelle a decine di questi omuncoli ,a fine guerra, gli stessi gli spararono addosso ferendolo e costringendolo a fuggire dalla paese natio......è ora di finirla di raccontare frottole......
con questo suo commento capisco perché prendeva 4 in storia .. non per l insegnante gluelo assicuro. paraginare la situazione tedesca a quella italiana del periodo 43 /45 è assurdo e antistorico. Avrebbero dovuto parlare di Stalin a suo figlio? Certo per raccontargli di come l Armata Rossa dopo la grande vittoria di Stalingrado divenne inarrestabile fino ad arrivare a Berlino nell Aprile del 45. Gran parte dei ragazzi continuava a fare la vita di sempre? Lei non prendeva 4 per via dell insegnante ma perché un libro di storia non l ha nai preso in mano... mai sentito parlare di deportazioni e fucilazioni di chi non si presentava alla chiamata alle armi?
Chi non si presenta alle armi, si chiama disertore. Anche in Svezia è prevista la fucilazione per tali personaggi.
Ricordatevi che se noi tutti possiamo scrivere le nostre belle "kagate" su questo blog senza dover assaporare l'olio di ricino e finire in una patria galera lo dobbiamo a certi principi giuridici che non erano certamente proclamati da chi ha governato nel Ventennio o nella R.S.I.
Mi piace consegnare questi eventi alla storia senza bandiere, riti e ridicole pseudonostalgie e revanscimi di chi non è stato mai protagonista e di chi non ne ha mai provato le sofferenze.
Per serrare ranghi umorali di destrorsi e per crearsi un alibi per poter sventolare i loro simboli che hanno sempre opacamente mostrato per un naturale riflesso di vergogna si creano collage e polpettoni storici giocando con quale dittatore sia stato più sanguinario o proponendo improponibili ammucchiate tra partigiani e fascisti.
Come ho già scritto ora siete (siamo) LIBERI, ripeto LIBERI; di scrivere queste vostre kagate....
Mi piace consegnare questi eventi alla storia senza bandiere, riti e ridicole pseudonostalgie e revanscimi di chi non è stato mai protagonista e di chi non ne ha mai provato le sofferenze.
Per serrare ranghi umorali di destrorsi e per crearsi un alibi per poter sventolare i loro simboli che hanno sempre opacamente mostrato per un naturale riflesso di vergogna si creano collage e polpettoni storici giocando con quale dittatore sia stato più sanguinario o proponendo improponibili ammucchiate tra partigiani e fascisti.
Come ho già scritto ora siete (siamo) LIBERI, ripeto LIBERI; di scrivere queste vostre kagate....
Sig. Luigi Minioni. Ma se erano tutti dalla parte del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN(AI)) e, come lei asserisce, non v'e' stata alcuna guerra civile tra il 1943 ed il 1945. Come mai a compiere la quasi totalità delle uccisioni sommarie ed esecuzioni senza appello furono i partigiani delle brigate Garibaldi (comunisti) e Matteotti (socialisti), e soprattutto, come mai di fronte al primo banco di prova dei presunti "salvatori della patria" (Le prime politiche del 1948) i risultati furono dei sonori schiaffoni elettorali agli eroi dai drappi rossi...??? Gradirei una risposta solo dal Minioni, grazie.
Crosby,
Nel 1948 ci furono appunto libere elezioni democratiche volute anche da quelli che lei ha richiamato come aspiranti dittatori.
Crosby si perde proprie in circostanze troppo evidenti.... non vado oltre...
Lei pretende di selezionare l'interlocutore che la deve rispondere ma purtroppo le sue "perle" sono visibili da tutti.
Nel 1948 ci furono appunto libere elezioni democratiche volute anche da quelli che lei ha richiamato come aspiranti dittatori.
Crosby si perde proprie in circostanze troppo evidenti.... non vado oltre...
Lei pretende di selezionare l'interlocutore che la deve rispondere ma purtroppo le sue "perle" sono visibili da tutti.
Mamma mia certi commenti non si possono proprio leggere! Che tristezza! Ma ha ragione Giovanni, è grazie alla libertà che ora possiamo avere libertà di pensiero e di scrivere ciò che pensiamo...quindi Crosby posso liberamente dirti, come la mia immagine del link, di ciucciarti il calzino per tutte le castronerie che spari!
Sinceramente gris. Dopo aver dato una scorsa veloce ai tuoi interventi, devo dire che un bel ripasso, di regole grammaticali di sintassi e proprietà lessicale, male non ti farebbe visto e considerato che metti l'acca davanti la a (ha) non per declinare il verbo avere. (Se leggessi topolino davvero non saresti così a terra). Sulle opinioni espresse non entro nel merito. Tempo perso. Sappi che il difetto più grande di chi voglia esprimere opinioni discordanti dagli altri risiede nel ricorrere al becero canzonatorio. Lì si comprende lo spessore di chi apre bocca e da' fiato. Ah...!!! Dimenticavo: saluti e baci.
Ho risposto a lei sull'onda di come lei ha risposto a Giovanni. Se si è offeso tanto da denigrare i miei interventi e la loro forma problemi suoi, stanotte dormirò lo stesso. Saluti e baci
stamattina verso le 11 ho visto un ometto molto anziano,intorno alla novantina,che sotto la pioggia tornava a passo lento dalla manifestazione a Intra. solo,col suo fazzoletto da partigiano al collo.
questo per me è il 25 aprile. e adesso tutti zitti,per favore,finiamola di sparare kazzate su cose che nemmeno immmaginiamo.
questo per me è il 25 aprile. e adesso tutti zitti,per favore,finiamola di sparare kazzate su cose che nemmeno immmaginiamo.
Dopo la censura ai miei commenti, degna di una dittatura, finisco le trasmissioni su questo sito che ritenevo degno e ora ritengo indegno. Se difendere la brigata ebraica da attacchi infami è degno di censura, allora vaffa.nculo e addio.
Vergogna, redazione, e abbiate il coraggio di pubblicare almeno il mio ultimo messaggio!
Vergogna, redazione, e abbiate il coraggio di pubblicare almeno il mio ultimo messaggio!
Ogni commento sulla sua risposta è superfluo, visto quanto ha scritto.
Ognuno è libero (proprio come diceva qualcuno grazie al 25 aprile del '45) di
pensarla come vuole ma è indicativo come, lei, subito offende gli altri.
Tipico di chi....non riflette prima di parlare.
Non mi prolungo dicendo che, forse, di libri di storia ne ho letti molti di più di quella
staffetta partigiana che fu la mia insegnate ma, certamente, non più di lei.
Ma, a differenza sua, non mi sono limitato a leggere quelli che mi "davano da leggere".
Sono andato oltre. Scoprendo molte cose che forse a Lei sono sconosciute.
Beata ignoranza.
Buon 25 APRILE a tutti.
Anche in occasione del 25 aprile c'è stata la sequele di commenti che:
- individua i comunisti ovunque in modo ossessivo compulsivo.
- solito elenco delle uccisioni di Stalin, Mao e delle pansanate che per loro formano quasi un fantasmagorico bilancio che saldi le malefatte del nazifascismo.
- volontà di creare ammucchiate e di commemorare tutti assieme oppressori di regime e partigiani (Chi ha avuto, ha avuto, ... chi ha dato, ha dato, ha .. scurdámmoce o' passato siamo italiani paisà).
- mescolamenti di eventi eventi ad minkian come l'errata rivendicazioni degli esclusi del corteo romano.
- difensori di cause ed eventi alla quali non hanno mai partecipato. N
VI PREGO; DITEMI CHE E' SOLO UNA MINORANZA TROPPO RUMOROSA,
- individua i comunisti ovunque in modo ossessivo compulsivo.
- solito elenco delle uccisioni di Stalin, Mao e delle pansanate che per loro formano quasi un fantasmagorico bilancio che saldi le malefatte del nazifascismo.
- volontà di creare ammucchiate e di commemorare tutti assieme oppressori di regime e partigiani (Chi ha avuto, ha avuto, ... chi ha dato, ha dato, ha .. scurdámmoce o' passato siamo italiani paisà).
- mescolamenti di eventi eventi ad minkian come l'errata rivendicazioni degli esclusi del corteo romano.
- difensori di cause ed eventi alla quali non hanno mai partecipato. N
VI PREGO; DITEMI CHE E' SOLO UNA MINORANZA TROPPO RUMOROSA,
Ammetto che il susseguirsi dei fatti di quegli anni ha portato inevitabilmente il popolo alla ribellione, certo ci sono stati gravi errori e responsabilità da parte di chi doveva garantire dei sacrosanti diritti; cerchiamo però oggi di usare coerenza e pacatezza parlando di quei fatali giorni:
Sempre nel rispetto delle idee altrui ho letto con attenzione lo scritto del signor Luigi, in particolare dove alla fine dice, "Oggi dobbiamo solo ringraziare il sacrificio ed il valore di tanti uomini e donne che hanno dato la loro vita per ridare all'Italia la dignità di tornare una nazione degna di essere rispettata".
Da italiano mi vengono però spontanee un paio di domande:
1) è da paese che merita dignità ringraziare uomini e donne di una sola parte, anche politica, che si sono sacrificati, senza ricordare gli altri uomini e donne sempre italiani che si sono sacrificati per l'altra parte, anche politica? tenendo presente che dopo il 25 aprile, molti personaggi cattivi del partito fascista, come per incanto, sono diventati sfegatati leader comunisti!!;
che senso ha, OGGI, parlare del sacrificio di molte persone morte per la dignità dell'Italia e non far nulla per contrastare energicamente questa masnada di saltimbanco che si fanno chiamare politici, capaci solo di arricchirsi a scapito del popolo italiano (5 stelle a parte), facendo diventare l'Italia, non solo il paese al primo posto per corruzione ma anche lo zimbello di tutto il resto del mondo;
pensate che chi si è sacrificato avrebbe voluto questo? di sicuro non è così che si porta una nazione ad essere davvero degna di essere rispettata.
Un ultima cosa per i signori "mente ristretta e ricordo poco", VI DICONO NIENTE LE FOIBE? DOVE I COMUNISTI TITINI, MOLTO VICINI A QUELLI ITALIANI, HANNO UCCISO UNA MAREA DI NOSTRI CONNAZIONALI? di questo si è iniziato a ricordarlo a metà degli anni 2000; queste persone LE HANNO SACRIFICATE, era gente normale italiana e non apparteneva a nessuna corrente politica; ah, per questo eccidio non è mai stata messa alcuna festività sul calendario per ricordarlo!
Sempre nel rispetto delle idee altrui ho letto con attenzione lo scritto del signor Luigi, in particolare dove alla fine dice, "Oggi dobbiamo solo ringraziare il sacrificio ed il valore di tanti uomini e donne che hanno dato la loro vita per ridare all'Italia la dignità di tornare una nazione degna di essere rispettata".
Da italiano mi vengono però spontanee un paio di domande:
1) è da paese che merita dignità ringraziare uomini e donne di una sola parte, anche politica, che si sono sacrificati, senza ricordare gli altri uomini e donne sempre italiani che si sono sacrificati per l'altra parte, anche politica? tenendo presente che dopo il 25 aprile, molti personaggi cattivi del partito fascista, come per incanto, sono diventati sfegatati leader comunisti!!;
che senso ha, OGGI, parlare del sacrificio di molte persone morte per la dignità dell'Italia e non far nulla per contrastare energicamente questa masnada di saltimbanco che si fanno chiamare politici, capaci solo di arricchirsi a scapito del popolo italiano (5 stelle a parte), facendo diventare l'Italia, non solo il paese al primo posto per corruzione ma anche lo zimbello di tutto il resto del mondo;
pensate che chi si è sacrificato avrebbe voluto questo? di sicuro non è così che si porta una nazione ad essere davvero degna di essere rispettata.
Un ultima cosa per i signori "mente ristretta e ricordo poco", VI DICONO NIENTE LE FOIBE? DOVE I COMUNISTI TITINI, MOLTO VICINI A QUELLI ITALIANI, HANNO UCCISO UNA MAREA DI NOSTRI CONNAZIONALI? di questo si è iniziato a ricordarlo a metà degli anni 2000; queste persone LE HANNO SACRIFICATE, era gente normale italiana e non apparteneva a nessuna corrente politica; ah, per questo eccidio non è mai stata messa alcuna festività sul calendario per ricordarlo!
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