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Lettera al Sindaco sulle donne da ricordare

Riceviamo e pubblichiamo, una lettera aperta al Sindaco Silvia Marchionini, del Gruppo Consiliare Fronte Nazionale, sulle donne che hanno avuto un ruolo nella seconda guerra mondiale, e da ricordare qualsiasi fosse la loro collocazione.

Verbania
Lettera al Sindaco sulle donne da ricordare
Gentile Signora Sindaco,

In occasione della Festa della Donna la città di Verbania ha dedicato due parchi cittadini a donne che si sono distinte per coraggio, fino al sacrificio della morte, durante gli anni della Resistenza. Riteniamo doveroso ed educativo per le giovani generazioni ricordare il ruolo femminile in momenti drammatici della nostra storia; le Donne, madri, figlie, sorelle, spose hanno spesso pagato caro il loro coraggio, la loro abneganazione, la loro fedeltà alla famiglia e alle proprie idee.
Ma tutto questo non è avvenuto solo da una parte.

Pur ritendendo giusto il diritto di questa Amministrazione di ricordare il ruolo importante delle donne Partigiane durante la guerra di Liberazione, ci sembra doveroso farLe presente che, come da dati evincibili dal Ministero dell'Interno, le donne uccise dai partigiani durante i mesi della guerra civile e nel periodo immediatamente successivo alla Liberazione solo in Piemonte e Valle D'Aosta sono state circa 776, di cui alcune decine nella Provincia di Novara che allora includeva il Verbano e l'Ossola.

Un odioso episodio, avvenuto nei nostri circondari, viene pure raccontato nello stesso diario di un giovane partigiano turbato dall'accaduto. Perchè quindi non ricordare anche queste donne, molto spesso uccise solo per vendetta o per un semplice e generico sospetto fondato solo su voci o lettere anonime? Perchè non intitolare anche a queste vittime un luogo della Città?

L'intento di questa nostra missiva non è quello di dare giudizi storici, che lasciamo agli studiosi di ogni colore politico, ma quello di poter riconoscere il giusto ricordo anche alle Donne che hanno subìto ingiusto martirio in un clima di odio che negli anni della Guerra Civile ha accecato tutti: vincitori e vinti.

E ci sembra doveroso che, soprattutto le nuove generazioni, apprendano tutta la verità storica e l'insegnamento che le Guerre, indipendentemente dagli ideali per cui si combatte, abbrutiscono l'uomo. Vincitori e vinti annoverano tra i loro combattenti eroi ed assassini.

Crediamo e speriamo che dalla sensibilità di un Sindaco Donna possa finalmente scaturire un'iniziativa di vera pacificazione.

Confidando in una Sua risposta alla presente, porgiamo distinti saluti.

Sara Bignardi Consigliere Comunale Fronte Nazionale
Giorgio Tigano Capogruppo Fronte Nazionale



28 commenti  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di Giovanni% Ci riordino i fatti
Giovanni%
20 Marzo 2015 - 12:32
 
Ma ce le raccontino le gesta o i sacrifici di queste donne. Sarebeb il modo più potente per presentarle e invece anche qui vengono riposte di fronte alla solita lagna, giusta o sbagliata che sia, del: "loro si e noi no".
Lasciate valutare i fatti alla gente.
Vedi il profilo di lupusinfabula Uffa
lupusinfabula
20 Marzo 2015 - 13:39
 
E' la solita bolsa retorica resistenzialista della sinistra per cui i cattivi stanno tutti dall'altra parte ed i buoni solo dalla loro: evidentemente per loro le donne degne di essere onorate sono solo quelle che stanno ( o stavano) dalla loro parte. Unutile perdere tempo con cervelli così chiusi.
Vedi il profilo di Giovanni% Anche voi però...
Giovanni%
20 Marzo 2015 - 14:57
 
Si però vi i mettete anche voi tutti.
Ance voi nell'ardore di lamentarvi e polemizzare vi siete dimenticate di queste vittime e non ne diffondete le storie.

I
Vedi il profilo di Andrè Guerra Civile ????
Andrè
20 Marzo 2015 - 15:30
 
Immagino che parlino del periodo che va dal 1943 al 1945 ..questa è una mistificazione della storia ... non ci fu nessuna guerra civile, ma una guerra di Liberazione dall'invasore nazista che varcò i confini dell'Italia nel Settembre del 43. Che poi ci furono dei traditori della Patria a fianco dei nazisti che si asservirono al giogo germanico e che sostennero il governo fantoccio di Salò questo è un dato di fatto .. ma anche in Francia c'è chi sostenne il maresciallo Petain .. ma nessuno parla di guerra civile
Vedi il profilo di robi Veramente triste
robi
20 Marzo 2015 - 18:57
 
Una tristezza infinita intrisa, come dice Lupus, da bolsa retorica. Se ciascuna giunta si intitola strade, parchi o altro a chi crede siano rappresentativi per la propria parte politica ha un qualcosa di moralmente insano, chiunque lo faccia. Io proporrei ad esempio, di intitolare un parco al Tibet libero o a qualche personaggio della zona che non abbia nessun retaggio politico, come ad esempio il creatore di villa taranto Neil McEacharn. un parco con il suo nome sarebbe perfetto.
Una piccola replica al compagno che sbaglia Andrè. I traditori della patria non ci furono. Chi rimase con i tedeschi rispettò il patto di alleanza, chi decise di andare con gli alleati, ovvero tutti quelli che prima erano fascisti poi sono improvvisamente diventati antifascisti, lo fece ritenendo il regime oramai succube dei nazisti. Ciascuno ritenne di servire la propria patria. La bellissima canzone di De Gregori "il cuoco di salò" riassume tutto il senso della vicenda:
"Che qui si fa l'Italia e si muore
Dalla parte sbagliata
In una grande giornata si muore
In una bella giornata di sole
Dalla parte sbagliata si muore"

In tal senso direi di chiuderla qui.
Vedi il profilo di GIORGIO TIGANO per Andre
GIORGIO TIGANO
20 Marzo 2015 - 19:27
 
Senza disturbare storiografi di destra basta leggere lo storico, giornalista e partigiano Giorgio Bocca che non ebbe dubbi a sostenere nei sui libri che fu guerra fratricida e civile !
Vedi il profilo di Graziella Donne nella Resistenza
Graziella
21 Marzo 2015 - 05:32
 
Certo , ricordiamole le madri, sorelle dei fascisti , piene di dolore e angoscia ,( loro che le cose le vedevano chiare , come solo le donne sanno fare ) . Loro che avevano capito che essere alleate con i tedeschi , ( sanguinari , assassini , ) avrebbe portato a una vergognosa rovina . Loro che vedevano che era colpevole continuare ad assecondare un pazzo razzista , chissà quante volte hanno tentato di far capire hai loro figli che non si poteva sopportare l'uccisione di fratelli italiani , in rastrellamenti , mandati nei campi di concentramento , sopportare tutto questo solo perché eravamo alleati . Io sono con queste donne ! Non bisogna confondere , la malattia con la medicina . Il fascismo fu la malattia e la guerra di liberazione la medicina !
Vedi il profilo di michael immovilli 1Parco degli Scoiattoli
michael immovilli
21 Marzo 2015 - 09:05
 
Buongiorno,

Premesso che non ho nulla in contrario ad intitolare un luogo a Verbania alle "donne della Resistenza" vorrei però ancora una volta ricordare che il parco è già intitolato come Parco degli Scoiattoli. Il luogo è stato recentemente riqualificato grazie al contributo di Fondazioni e Associaizoni. Il Sindaco con questa operazione illegittima cancella la memoria e la storia di quel parco. L'intitolazione - parco degli scoiattoli - era stata voluta dai ragazzi di Verbania. L'amministrazioni precedenti con una delibera di giunta ha regolarizzato questa iniziativa. A quanto sostiene Marchionini il parco non è intitolato. Al Sindaco va ricordato che avrebbe dovuto rispettare la legittimità di una delibera. In conclusione la città e la democrazia di questo paese è stata violata, con un atto irregolare. Alle donne della Resistenza, alla Libertà di donne -tutte -che hanno sacrificato la vita è doveroso dedicare un luogo più consono. Il Sindaco rispetti le regole e la - memoria - .
Vedi il profilo di letizia romerio bonazzi GRAZIELLA, BELLA... CIAO
letizia romerio bonazzi
21 Marzo 2015 - 10:12
 
le parole di Graziella sono le parole delle donne da ricordare.. quelle che usano la testa, la memoria e il cuore, quelle che non hanno paura . Adesso sono anche le mie parole. Grazie
Vedi il profilo di lady oscar chissenefrega
lady oscar
21 Marzo 2015 - 10:46
 
Scusate, le intitolazioni sono targhe che la gente legge passando oltre. Lasciamo il parco agli scoiattoli. Tutti sappiamo che a intra c'è parco Cavallotti, ma pochi sanno , o spiegano ai figli chi era.... Le donne della resistenza meritano di più. Devono entrare nella storia , nella didattica. Quando si studia la resistenza in quinta elementare, i, terza media, in quinta superiore. Sono, a prescindere dal colore politico di ognuno di noi, un pezzo importante della nostra storia locale. Non deve essere lasciato alla discrezionalità delle insegnanti. Chi può, si muova in tal senso.
Vedi il profilo di Aurelio Tedesco Immovilli e Lady
Aurelio Tedesco
21 Marzo 2015 - 12:00
 
Immovilli... su dai fai il bravo... avete fatto affiggere una targa e dedicato una piazza ... che.. mi hai capito.. Lady, hai ragione giustissimo insegnare a scuola il ruolo delle donne nella Resistenza che fu grande .. ma anche bello dedicare un parco o un qualcosa a loro .... per esempio, per buona pace di Immovilli ,ho chiesto di dedicare il parco Robinson a Peppino Impastato ... lo so che non è nulla ... e che la sua vita dovrebbe essere insegnata anche a scuola come esempio .. ma se ci fosse anche un luogo dedicato a lui , come in tante città d'Italia non sarebbe male. Cordiali Saluti
Vedi il profilo di robi Graziella e Letizia e il repubblichino Dario Fo
robi
21 Marzo 2015 - 12:29
 
Per fortuna ci sono persone ragionevoli che non la pensano come voi. Il primo fascismo fu un movimento di sinistra rivoluzionaria, per certi versi simile al socialismo ma senza dubbio molto meglio. Il blocco che passò dal fascismo alla resistenza, un po' per ideali, molto per convenienza, si rifaceva al comunismo sovietico, e meno male che le forze democratiche del paese hanno stroncato sun nascere con elezioni libere la caduta nell'inferno dello stalinismo. Chi parla di resistenza evidentemente lo fa in modo parziale e demagogico. la democrazia americana, e non la resistenza, ci hanno liberato dal fascismo ultima maniera prima e dallo spettro del comunismo poi. Potemmo chiedere infine a personaggi come il volontario repubblichino Dario Fo, Pietro Ingrao, Scalfari e i moltissimi passati dal nero al rosso il perchè delle loro scelte. Ma forse è più comodo pensarla come le due in oggetto, che il bene sta da una parte e il male dall'altra. Contente voi....
Vedi il profilo di Aurelio Tedesco eh no roby
Aurelio Tedesco
21 Marzo 2015 - 13:03
 
Il primo fascismo non fu affatto vicino al socialismo rivoluzionario. Lei omette di scrivere che prima della marcia e del colpo di stato del re nanerottolo i fascisti praticavano constatemente l uso della violenza nei confronti delle camere del lavoro assaltandole con armi e assassinando lavoratori , socialisti e esponenti del PCdI nato da poco. Tutto questo avveniva con il beneplacito del regio esercito.
Secondo , lei dimentica od omette di parlare della svolta di Salerno e dell intervento di Togliatti conisciuto con il nome in clandestinità di Ercoli. Lei dimentica che i comunusti facevano parte del governo Bonomi nella alleanza antifascista e che mai e poi mai il PCI non ha pensato a elezioni e che anzi fu proprio il PCI a volere il voto alle donne. Le ricordo sempre che la prima donna ministro fu comunusta nella Repubbluca dell Ossola. E fu Togliatti allora ministro della giustizia a volere l amnistia per i detenuti politici e chiudere così un oassaggio doloroso della nostra storia. Infine se Lei non leggesse solo De Felice , saprebbe che una delle strategie comunuste che insegno Gramsci fu quella di entrare nelle associazioni fasciste per minare alla base il consenso che in quel momento c era
Vedi il profilo di letizia romerio bonazzi "le due in oggetto"
letizia romerio bonazzi
21 Marzo 2015 - 13:15
 
Signor Robi, in occasione del 70 anniversario della Liberazione a Verbania e in alcuni comuni limitrofi verranno proposti incontri , manifestazioni, presentazioni di libri, occasioni di incontro e confronto .Parteciperà ? E' molto interessante il confronto tra opinioni differenti quando vengono esposti con cognizione di causa.E soprattutto con rispetto, più rispetto di quanto lei dedica a " le due in oggetto".
Vedi il profilo di LUCA SERRA LA STORIA SENZA IDEOLOGIE
LUCA SERRA
21 Marzo 2015 - 13:58
 
MOLTO BELLA ED EQUILIBRATA LA LETTERA DI GIORGIO TIGANO ,LA STORIA ANDREBBE VISTA NON DAL PUNTO DI VISTA IDEOLOGICO MA CON RAZIONALITA' USANDO UN CRITERIO SCIENTIFICO E PRETTAMENTE STORICO NON COME DA NOI DOVE PURTROPPO INVECE DEL CERVELLO SI USA SOLO LA PANCIA E L'ODIO ANCHE A DISTANZA DI SETTANTANNI PURTROPPO PREVALE SULLA VERITA' STORICA .
Vedi il profilo di robi X Aurelio
robi
21 Marzo 2015 - 14:08
 
Caro Aurelio, dopo le mie "omissioni" Lei omette di dire che Mussolini è stato direttore dell' "Avanti"e socialista interventista fervente. Il fascismo è storicamente una costola della sinistra interventista rivoluzionaria, e le lotte con i socialisti e i comunisti erano essenzialmente interne per il controllo della sinistra interventista, un po' come succedeva in russia tra stalinisti e trotskisti o in Germania tra camicie brune e hitleriani. Stessa famiglia politica. In quanto a Togliatti e all'amnistia, lo fece perchè consapevole che milti erano passati dalla camicia nera a quella rossa in meno di un secondo, e sarebbe stato francamente come far del male a se stesso. In quanto alla lettura di De Felice non sono così appassionato di quel periodo storico. Preferisco letture più liberali come Mill, Tocqueville ed Einaudi. Considero quindi la Sua affermazione iniziale totalmente e consapevolmente falsa. non è certo semplice per un rosso sentirsi dire che è "parente" di un nero, ma se ne faccia una ragione perchè ci hanno fatto anche una squadra di calcio!
Vedi il profilo di GIORGIO TIGANO Facciamo pace che è meglio !
GIORGIO TIGANO
21 Marzo 2015 - 17:35
 
Nella lettera del fronte Nazionale si scriveva che non era intenzione riaprire dibattiti storici, ma solo , dopo 70 anni, si invocava un riconoscimento alle martiri della violenza , troppo spesso gratuita, dettata solo da odio e spirito di vendetta che animarono molti partigiani durante e dopo la Guerra Civile. Martiri che che solo i negazionisti di sinistra si ostinano a non ammettere con giustificazioni inaccettabili. Allora desidero ricordare a chi auspica convegni e confronti civili, che circa 20 anni fa , sindaco Reschigna , chiesi l'autorizzazione, concessa, di accedere ad archivi comunali per una inchiesta storica sui fatti locali del 1944/45. Dopo un anno di lavoro e , basandomi su documenti ufficiali, diari partigiani e giornali d'epoca mi sono dedicato ad uno studio sui fatti dell'epoca che dimostravano un inoppugnabile quadro di guerra civile con molti morti anche di parte fascista ( circa 320 solo nel Verbano e nell'Ossola) molti dei quali dopo il 25 aprile 1945. Questo studio consegnai in consiglio Comunale alla allora presidende dell'Istituto storico della Resistenza Sig. Magistrini per un approfondimento della questione. Tutto, secondo il mio modo do sentire , in termini assolutamente pacificatori. Di quella iniziativa non si è più sentito parlare. Non ho altro da aggiungere.
Vedi il profilo di robi X Letizia
robi
21 Marzo 2015 - 18:27
 
Opinioni differenti a confronto? Lei ha entusiasticamente gioito alle parole della Signora Graziella in cui si dice che il fascismo fu la malattia e la resistenza la medicina. Con questo presupposti è un po' complicato confrontarsi. Conosco bene il modo di confrontarsi di certi ambienti della sinistra, come hanno dimostrato di recente a Roma per la manifestazione della Lega. Se la resistenza, come dite voi, difende il diritto alla libertà di tutti, sarebbe utile sapere perchè questo principio viene sempre calpestato da chi si rifà storicamente a questi valori. A volte credo che la medicina sia peggio della malattia.......
Vedi il profilo di letizia Per Sig.Robi
letizia
21 Marzo 2015 - 19:45
 
Sono antifascista . Questa è la mia premessa.
Vedi il profilo di Graziella Miopia mentale !
Graziella
21 Marzo 2015 - 20:44
 
Uomini ! Preparatissimi su il fascismo , sul Comunismo , sanno tutto sulla storia . Uomini , fissi con lo sguardo sulla corteccia di un albero , perdendo di vista la totalità della foresta ! Roby , lei non ha letto quello che ho scritto , perché avrebbe parlato di donne , quelle sia da una parte che dall'altra , che avevano capito una cosa , i loro figli , fratelli , amici , morti . Quando una madre abbraccia il suo ragazzo morto , non interessano le ideologie , suicide , di fanatici assassini . Vuole la Pace e che tutto l'orrore cessi il più presto possibile . Se non ci fosse stata la malattia purulenta e invasiva ,non ci sarebbe stato bisogno dei medicamenti per debellarla !
Vedi il profilo di Aurelio Tedesco dottor Tigano
Aurelio Tedesco
21 Marzo 2015 - 23:24
 
Egregio Dottor Tigano , solo due cose : Lei parla di uccisioni dopo il 25 aprile del 45, trovo naturale che ce ne siano state visto che la data 25 Aprile non è il giorno in cui finì il conflitto , ma il giorno in cui il CLNAI proclamò l'insurrezione a Milano, Le ricordo che il telegramma inviato per l'insurrezione nazionale recitava : Aldo dice 26 x 1 . Quindi si parla delle ore una del 26 Aprile, il conflitto durò fino ai primi giorni di Maggio specialmente in Veneto luogo di maggior passaggio per la fuga verso la Germania dell'esercito tedesco. Secondo , come le ho ricordato una sera davanti palazzo Flaim , ex casa del fascio dove all'interno furono torturati partigiani e ragazzi che nulla avevano a che vedere con la Resistenza , che la pacificazione è già avvenuta nel Giugno del 46 all'atto della firma dell'amnistia da parte di Togliatti. Chi ha commesso dei delitti "politici" successivamente alla consegna delle armi da parte dei Partigiani (giugno 45) ed è stato arrestato ha pagato con decine di anni di carcere
Vedi il profilo di GIORGIO TIGANO Al Sig. Tedesco
GIORGIO TIGANO
22 Marzo 2015 - 01:32
 
Sig Tedesco la scusa che la guerra è finita a Maggio è la foglia di fico con cui si cerca di giustificare inutili uccisioni. Nel Verbano tutto è finito il 26 aprile e successivamente sono state ammazzate diverse decine di persone , tra cui civili. Le fucilazoni di ragazzi in divisa tra Unchio e Cossogno le dicono niente ? Perche negare la storia ? Porcherie ne state fatte da una parte e dall'altra. questa è la verità ampiamente documentata . Ripeto. meglio piantarla e fare la pace una volta per tutte. La storia la scrivono i vincitori. Questa è un altra Verità . Oggi noi Italiani plaudiamo la Fanfara dei bersagleri e non ci ricordiamo che commisero, negli anni seguenti L'Unità d'Italia stragi e atrocità riprorevoli . Quando ci comporteremo tutti da uomini liberi di ragionare ?
Vedi il profilo di robi X Letizia
robi
22 Marzo 2015 - 11:54
 
Antifascista, anticomunista, antiqualcosa. L'importante per Lei è essere contro, avere un nemico da combattere con tutti i mezzi. Io al contrario sono per qualcosa, sempre tenendomi il diritto di criticare quello che non mi garba. E il periodo della resistenza non mi garba come è raccontato dalla parte dei "vincitori". Poi ciascuno la pensi come vuole. Certamente non prendo lezioni di democrazia da questa sinistra itali-diota, ipocrita e razzista verso gli italiani che vorrebbe impedire a chi la pensa diversamente di esporre liberamente le proprie opinioni. E il vero problema è che questo retaggio culturale nasce proprio dalla resistenza, in cui i buoni erano solo i partigiani e i cattivi solo i fascisti. Oggi i buoni sono la sinistra e i cattivi tutti quelli che non sono di sinistra. Una battaglia che cerca sr4mpre un nemico, come chi non paga le tasse. Chi non ricorda l'esilarante ex ministro dracula che intervistato dichiara tronfiamente che l'evasione è di sinistra e il giorno dopo il compagno Gino Paoli viene indagato per evasione? Crollate le ideologie utopiche su cui si fondava la resistenza sono rimasti solo cocci di livore e odio da scaricare su chiunque non faccia parte del club delle "vedove rosse". Evasori, liberisti, banche, imprenditori, cittadini che usano la legittima difesa, chi critica l'immigrazione, renziani. Come diceva quello: resistere, resistere, resistere. L'importante è avere qualcuno da odiare.
Vedi il profilo di letizia rb liberi tutti
letizia rb
22 Marzo 2015 - 12:49
 
signor robi, non odio nessuno. forse perché l'odio è un sentimento così pesante che non potrei sopportarlo , invece sono, semplicemente, contro a ... molte "cose" presenti nel suo elenco a partire dagli evasori sino alla sinistra pidiota . sono a favore della libertà di pensiero e della tolleranza e del rispetto delle idee e delle persone, sono a favore del diritto delle persone del mondo di spostarsi in altri luoghi, sono a favore della bellezza e contro a tutti coloro che la soffocano...... Ciascuno di noi ha il proprio elenco Quello della Resistenza come lotta di Liberazione è un tema cruciale, merita di essere conosciuto nelle luci e nelle ombre. Salga a Manegra il 19 aprile al pomeriggio, sarà una occasione.
Vedi il profilo di robi Liberi tutti 2
robi
22 Marzo 2015 - 14:11
 
Apprezzo, specie per la libertà di pensiero. In quanto a Manegra grazie ma declino cordialmente l'invito. In più di 40 anni ne ho sentite abbastanza.
Saluti.
Vedi il profilo di Graziella Torniamo al tema
Graziella
22 Marzo 2015 - 15:39
 
Robi e' molto confuso , intanto quando si parla di Partigiani , non si pensa a un ideologia politica precisa . Erano giovani italiani di vario ceto sociale e culturale , in loro c'era di tutto , dai democristiani , liberali socialisti e comunisti . I Fascisti erano complici , e alleati con i tedeschi e Hitler , che erano invasori della nostra Patria . I Fascisti non hanno esitato a tradire , (partecipando alle peggiori nefandezze ) la loro stessa gente ! Quando si opprime un popolo , prima o poi si ribella , e quando lo fa e carico di dolore , e immagino che in mezzo a chi meritava di morire , nella confusione molte donne e uomini che non avevano partecipato a cose gravi , siano state ingiustamente uccise . Tornando a queste donne , non posso che dispiacermi , per la loro sorte e idealmente abbracciarle , come teneramente abbraccio le donne della resistenza !
Vedi il profilo di robi Chiudo
robi
22 Marzo 2015 - 16:44
 
Prendo atto di quello che dice Graziella e chiudo qui, permettendomi di dire che non sono affatto confuso, anzi, sulla questione partigiani e resistenza ho le idee molto chiare. Essendo di estrazione e famiglia antifascista non ho nulla ma proprio nulla da difendere. Ricordo solo che gran parte dei partigiani erano ex fascisti che avevano fatto il salto della quaglia, e che tra i partigiani stessi vi furono fatti di sangue specialmente a causa delle brigate comuniste che volevano la supremazia sulle altre formazioni cattoliche e laiche perchè, ahimè, puntavano a fare dell'Italia un satellite dell'URSS, come accadde alla vicina Jugoslavia. Tentativo fallito. Che poi Salò e l'ultimo fascismo furono obbrobriosi sono certamente d'accordo, ma la storia è molto più complessa di quanto sia stato fino ad ora raccontato. Ripeto. E' grazie alla tanto vituperata democrazia americana possiamo ritenerci un paese sostanzialmente benestante e democratico, con tutti i difetti e le pecche, non di certo grazie ai partigiani che ebbero un ruolo limitato ed ambiguo, con poche luci e molte ombre, che ancor oggi ci condizionano.
Chiuso.
Vedi il profilo di GIORGIO TIGANO Gentile Sig.ra Graziella
GIORGIO TIGANO
23 Marzo 2015 - 00:33
 
Anche io voglio chiudere. Ma una cosa voglio dire con cortesia lla Sig Graziella che non ho il pacere di conoscere.
Parla di nefandezze compiute dai Fascisti (e sicuramente ne hanno commesse) ma poi spiega che molte persone incolpevoli sono state uccise dai Partigiani NELLA CONFUSIONE ! SIC ! Be , tanto per citare : a Savona nella confusione hanno giustiziato Giuseppina Ghersi di 13 anni per collaborazionismo in quanto aveva vinto un premio scolalstico con un tema premiato dal Duce. Qui da noi a Santino hanno fucilato una ragazza di 19 anni(ometto il nome) perchè frequentava coetanei fascisti. E questo dopo essersela portata in montagna e violentata a turno. Poverini erano confusi. A Modena per alcune ausiliarie che non avevano compiuto alcun crimine non hanno trovato di meglio, sempre nella confusione,di seppellirle vive ! Di questi atti dettati dalla confusione ce ne sono migliaia. Specie quando ammazzavano i preti confondendo l'abito talare con la camicia nera. Posso continuare ma per carità cristiana è meglio tacere. Poi Togliatti fece l'amnistia. Ripeto : ognuno ammetta le proprie nefandezze e si lavori per la Pacificazione senza se e senza ma.



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