Il brianzolo della Trek Factory Racing ha scatenato tutta la sua potenza sul lungolago di Stresa e ha reso vana la rimonta di Simone Ponzi, che su questo stesso traguardo aveva vinto un anno fa, e dell’austriaco Marco Haller.
LA CRONACA. La corsa è stata davvero velocissima: prima ora di gara affrontata a 49 chilometri orari e media finale di 46,813 kmh, favorita dal percorso relativamente semplice e dal vento che per lunghi tratti ha spirato a favore dei corridori.
Il primo attacco significativo si è sviluppato così attorno al km 70 quando si è avvantaggiato un gruppo forte di 27 corridori con quasi tutte le squadre rappresentate e la AG2r a guidare l’inseguimento.
Vantaggio massimo di 2’30” fino alla prima salita del Massino, quando le carte si sono rimescolate una prima volta.
Sulla seconda ascesa hanno inscenato una grande azione Alejandro Valverde e Davide Rebellin che hanno scollinato con una trentina di secondi di vantaggio e hanno difeso il loro vantaggio fino al ritorno sul lungolago, quando l’andatura del gruppo in rimonta si è fatta irresistibile.
Gruppo quindi nuovamente compatto a 10 km dal traguardo, Katusha e Cannondale
Garmin a guidare il gruppo fino all’ultimo chilometro. E volata imperiale di Nizzolo che mette la sua firma sulla 18a edizione del Gran Premio Nobili Rubinetterie.
IL VINCITORE. Giacomo Nizzolo sprizza gioia da tutti i pori: «Conosco bene questa corsa,
so che si disputa a ritmo velocissimo e proprio per questo è l’ideale per preparare la Sanremo.
Non solo, sapevo che se avessi tenuto duro sul Massino avrei potuto giocarmela: al primo passaggio ho faticato parecchio, al secondo stavo molto meglio. In volata, poi, ho dovuto lanciarmi molto presto, perché ai 300 metri Valverde si è accorto che alla sua ruota non c’era Lobato e quindi si è spostato, costringendomi a partire lungo.
Temevo che potessero rimontarmi, invece sono riuscito a tenere e a cogliere un successo importante per il morale e anche
in chiave Sanremo, dove correremo compatti per il nostro grande leader, Fabian Cancellara».
SUL PODIO. Simone Ponzi è soddisfatto del suo secondo posto: «Gavazzi mi ha lanciato
in maniera perfetta, ma Nizzolo oggi era decisamente più forte.
La mia condizione è la stessa di un anno fa quando vinsi, e ora voglio prepararmi bene per il Giro d’Italia, dove vorrei cercare una bella vittoria di tappa. Quindi disputerò Coppi&Bartali e Giro del Trentino proprio in vista della corsa rosa».
Anche Marco Haller, giovane talento austriaco della Katusha, è felice del suo terzo posto:
«La Katusha mi ha dato una grande possibilità di giocare le mie chance e ho cercato di sfruttarle al meglio. Sono felice di quello che ho fatto e ora sono pronto per la Sanremo dove, insieme a Paolini, sarò al servizio di Alexander Kristoff».
L’ORGANIZZAZIONE. Volti sereni anche in seno all’Associazione Ciclistica Arona con il
presidente Giorgio Sinigaglia che conferma: «Una giornata perfetta sotto tutti i punti di vista.
Ci siamo impegnati a fondo per fare del nostro meglio ed allestire una grande giornata di sport. Abbiamo cercato di offrire una vetrina importante ai nostri sponsor e al nostro territorio e di meritare la promozione a corsa di Hors Categorie che ci è stata concessa dall’Uci. Ancora una volta l’ospitalità della famiglia Nobili, che ha accolto il gruppo, è stata ed è stato
importante avere con noi sul podio finale le signore Rosella e Antonella Nobili, il sindaco di Stresa Canio Di Milia e l’assessore allo sport Carlo Falciola. Siamo decisamente soddisfatti della giornata e da domani cominceremo a lavorare per l’allestimento dei campionati italiani che ci sono stati assegnati e che organizzerremo dal 27 al 29 giugno prossimi».
ORDINE D’ARRIVO
1. Giacomo NIZZOLO (Trek Factory Racing)
km 187,5 in 4.00’19”, media 46,813
2. Simone PONZI (Southeast)
3. Marco HALLER (Team Katusha)
4. Juan Josè LOBATO (Movistar Team)
5. Grega BOLE (CCC Sprandi)
6. Oscar GATTO (Androni Sidermec)
7. Iuri FILOSI (Nippo Vini Fantini)
8. Matteo MONTAGUTI (AG2r La Mondiale)
9. Antonino PARRINELLO (D’Amico Bottecchia)
10. Francesco REDA (Team Idea 2010)