Buongiorno,
vorrei segnalare un immobile ormai in rovina, situato a Pallanza prima dell'Hotel Majestic di cui vi mando una foto in allegato.
Credo che questa "cattiva visione" deturpi l’immagine della nostra città e non credo possa essere ulteriormente tollerata da una qualsiasi amministrazione (destra o sinistra che sia).
Quale cattivo biglietto da visita offriamo proprio in un punto dove molti turisti passeggiano verso la Villa Taranto......(!! ??)
Esiste un regolamento Comunale che “imponga” ai proprietari un minimo di manutenzione o abbattimento dello stesso immobile per avere un minimo di decoro ?
Immobile fatiscente sulla ciclabile
Una lettrice del blog, ci scrive per segnalare con una foto, la condizione fatiscente di un immobile che si affaccia sulla pista ciclabile di Pallanza.
27 commenti Aggiungi il tuo
questo è un problema vero,abbiamo decine di immobili che stanno cadendo a pezzi,anche nei punti strategici della città. il comune non può intervenire in nessun modo?
ottima segnalazione
ma
2 Febbraio 2015 - 22:47
Estenderei al vicino Hotel Eden!!!!! ormai un cumulo di macerie........
Aggiungo l'ex colonia Motta tra Suna e Fondotoce, diventata un rudere spettrale immenso con una vista panoramica mozzafiato ... Peccato !
non vorrei andare contro corrente,ma quel rudere sulla pista ciclabile,peraltro esistente da anni,è un ottimo soggetto fotografico da me più volte fotografato.Diciamo che con tutti quei rami intorno è suggestivo.Se non lo demoliscono,
forse è perche appartiene a qualcuno..E' comunque indubbiamente suggestivo,Mentre in zona Colonia Motta,è un vero
fatiscente palazzo da....perche' abbattere?Non lo si potrebbe sistemare al meglio e trovare un modo di utilizzarlo?C'è gente che non ha la casa,e una casa popolare ci verrebbe fuori,da affittare a chi ne ha la necessita'(e poi con vista lago)
prima che ci entrino abusivamente altri...Se fossi ricco lo acquisterei io e lo trasformerei in un albergo o altro che so''.
A sistemarlo si spende meno che a farne uno nuovo.Adesso per esempio c'è nell'aria l'idea di ristrutturare Palazzo Cioia
Se qualcuno d voi non lo sa',raschiando le pareti nel cortile di tale edificio veramente fatiscente,si mettono in risalto
antichissimi dipinti.E sarebbe un vero peccato,non per me,ma per il paese e parte e il turismo,demolirlo.
forse è perche appartiene a qualcuno..E' comunque indubbiamente suggestivo,Mentre in zona Colonia Motta,è un vero
fatiscente palazzo da....perche' abbattere?Non lo si potrebbe sistemare al meglio e trovare un modo di utilizzarlo?C'è gente che non ha la casa,e una casa popolare ci verrebbe fuori,da affittare a chi ne ha la necessita'(e poi con vista lago)
prima che ci entrino abusivamente altri...Se fossi ricco lo acquisterei io e lo trasformerei in un albergo o altro che so''.
A sistemarlo si spende meno che a farne uno nuovo.Adesso per esempio c'è nell'aria l'idea di ristrutturare Palazzo Cioia
Se qualcuno d voi non lo sa',raschiando le pareti nel cortile di tale edificio veramente fatiscente,si mettono in risalto
antichissimi dipinti.E sarebbe un vero peccato,non per me,ma per il paese e parte e il turismo,demolirlo.
L'amministrazione Zanotti aveva elaborato un ambizioso piano di recupero turistico dell'ex Colonia Motta. tutto è purtroppo naufragato con la morte del proprietario. Abbiamo veri e propri gioielli abbandonati.
Sono ormai molti anni che quell'immobile versa nelle condizioni che vediamo nella foto,certo che è una brutta immagine per chi transita e le sterpaglie che lo stanno "ingoiando" mitigano l'impatto.,Per ora, come dice il Sign Luigi,hanno, secondo i gusti,un certo che di suggestivo,sta di fatto che in quelle condizioni la struttura si presta anche a rifugio di vari animali, poi esiste anche il decoro urbano, e qui do ragione a chi ha elencato la serie di edifici fatiscenti che popolano il ns territorio..
boh voi lo trovate brutto ecc.ecc. secondo me è stupendo .
vedere la natura che si mangia il cemento mi ha sempre colpito positivamente.
ci passo ogni tanto in bici e non posso fare a meno di ammirarlo.
ma punti di vista eh? nessuna polemica.
vedere la natura che si mangia il cemento mi ha sempre colpito positivamente.
ci passo ogni tanto in bici e non posso fare a meno di ammirarlo.
ma punti di vista eh? nessuna polemica.
La punta dell'iceberg
Daniela
3 Febbraio 2015 - 16:15
Gli edifici citati sono solo la punta dell'iceberg di tutti gli immobili di Verbania che giacciono in totale abbandono e che potrebbero essere sistemati e riutilizzati, tanto per citarne alcuni: villa Pos che da Intra arriva fino al confine con il comune di Ghiffa, lo stabile della vecchia fabbrica di birra a Sant'Anna, lo stabile della Telecom in piazza mercato, quello dell'Enel vicino alla rotonda di via Nazioni Unite, villa Iride, la vecchia Rimessa dei Tram e Intra ecc. ecc.
Una domanda sorge spontanea:
"MA I FONDI DEL P.I.S.U. NON DOVEVANO SERVIRE ALLA RIQUALIFICAZIONE DELLE ZONE DEGRADATE"
ai posteri l' ardua sentenza..........
"MA I FONDI DEL P.I.S.U. NON DOVEVANO SERVIRE ALLA RIQUALIFICAZIONE DELLE ZONE DEGRADATE"
ai posteri l' ardua sentenza..........
alla lettrice impicciona
Nadia
4 Febbraio 2015 - 14:17
scusa, ma, se l'immobile fosse tuo e magari, tu non fossi in condizione di sistemarlo?!....
penso che la tua sia solo invidia e voglia di togliere ad altri cio' che tu non hai!
parlo cosi' perche' di gente come te che non avendo beni propri si rode di invidia per quelli altrui ne ho conosciuta parecchia!
a me comunque quel rudere fatiscente come tu lo definisci, piace! non scomodarti a rispondermi perche' non penso di aggiungere altri commenti, ho detto cio' che penso, STOP
penso che la tua sia solo invidia e voglia di togliere ad altri cio' che tu non hai!
parlo cosi' perche' di gente come te che non avendo beni propri si rode di invidia per quelli altrui ne ho conosciuta parecchia!
a me comunque quel rudere fatiscente come tu lo definisci, piace! non scomodarti a rispondermi perche' non penso di aggiungere altri commenti, ho detto cio' che penso, STOP
Se il proprietario non ha i fondi per sistemare i suoi immobili, li metta in vendita o li ceda alla collettività. Dobbiamo tutelare i collezionisti di ruderi, Ruderi che creano danni di immagine alla nostra cittadina con ambizioni turistiche. C'è sempre il pericolo "periferia che avanza" come dimostra in località Sant'Anna la zona ex Questura e ex Birrificio.
dovrebbe venderli con il mercato immobiliare " crollato " !!!
ah, nooo! cederli alla collettivita'! per assegnarli a qualche extracomunitario??!! ma fate il piacere!
ma, perche' non comandate solo sui vostri immobili o beni ( naturalmente se ne avete ) !
ah, nooo! cederli alla collettivita'! per assegnarli a qualche extracomunitario??!! ma fate il piacere!
ma, perche' non comandate solo sui vostri immobili o beni ( naturalmente se ne avete ) !
Ecco il regolamento edilizio comunale.
Giustiniano
5 Febbraio 2015 - 16:43
Volevo porre all'attenzione di tutti i lettori l'art. 33 del REGOLAMENTO EDILIZIO DE COMUNE DI VERBANIA.
Apriamo il dibattito.
Art. 33. Decoro e manutenzione delle costruzioni e delle aree private
112. Le strade, le piazze, i suoli pubblici o assoggettati ad uso pubblico,
all'interno del centro abitato, devono essere provvisti di pavimentazione idonea
allo scolo delle acque meteoriche e di mezzi per lo smaltimento delle stesse,
sistemati nel sottosuolo, oltre a idonee predisposizioni per la posa delle reti
tecnologiche per i vari usi (distribuzione di metano, energia elettrica,
illuminazione pubblica, telefonia, dati, video, ecc. ).
2. E' prescritta la conservazione degli elementi architettonici aventi
caratteristiche storico-artistiche di pregio, nonché interesse di testimonianza
storica, quali fontane, esedre, lapidi, bassorilievi, edicole sacre, antiche targhe e
simili.
3. Il proprietario ha l'obbligo di eseguire i lavori di manutenzione, di
riparazione e di ripristino necessari, nonché quelli di intonacatura e
ritinteggiatura delle costruzioni deterioratesi.
4. I prospetti architettonicamente unitari debbono essere tinteggiati in modo
omogeneo; detta omogeneità va mantenuta anche se gli interventi di
tinteggiatura avvengono in tempi diversi e riguardano proprietà diverse.
5. La scelta del colore della tinteggiatura di edifici non soggetti a specifico
vincolo di tutela é sottoposta all'approvazione degli uffici comunali competenti
presso i quali deve essere esibita e depositata specifica campionatura.
6. Le aree libere inedificate, a destinazione non agricola o di pertinenza delle
costruzioni, devono essere convenientemente mantenute e recintate: é vietato
procurarne o consentirne lo stato di abbandono ed é altresì vietato l'accumulo e
l'abbruciamento di materiali o di rifiuti.
7. Ove le condizioni delle costruzioni e delle singole parti delle stesse o lo stato
delle aree siano degradati tanto da arrecare pregiudizio all'ambiente o alla
sicurezza ed alla salute delle persone, l'Autorità comunale ha facoltà di
ingiungere, entro un termine prestabilito, al proprietario o al possessore
dell'immobile l'esecuzione dei lavori necessari per rimuovere ogni
inconveniente; in caso di inottemperanza, totale o parziale, l'Autorità comunale
può disporre l'esecuzione d'ufficio a spese dell'inadempiente; tali spese devono
essere rimborsate entro quindici giorni dalla richiesta; in difetto, salve restando
eventuali disposizioni speciali di legge, esse sono riscosse coattivamente con la
procedura di cui al R.D. 14 aprile 1910, n. 639.
Apriamo il dibattito.
Art. 33. Decoro e manutenzione delle costruzioni e delle aree private
112. Le strade, le piazze, i suoli pubblici o assoggettati ad uso pubblico,
all'interno del centro abitato, devono essere provvisti di pavimentazione idonea
allo scolo delle acque meteoriche e di mezzi per lo smaltimento delle stesse,
sistemati nel sottosuolo, oltre a idonee predisposizioni per la posa delle reti
tecnologiche per i vari usi (distribuzione di metano, energia elettrica,
illuminazione pubblica, telefonia, dati, video, ecc. ).
2. E' prescritta la conservazione degli elementi architettonici aventi
caratteristiche storico-artistiche di pregio, nonché interesse di testimonianza
storica, quali fontane, esedre, lapidi, bassorilievi, edicole sacre, antiche targhe e
simili.
3. Il proprietario ha l'obbligo di eseguire i lavori di manutenzione, di
riparazione e di ripristino necessari, nonché quelli di intonacatura e
ritinteggiatura delle costruzioni deterioratesi.
4. I prospetti architettonicamente unitari debbono essere tinteggiati in modo
omogeneo; detta omogeneità va mantenuta anche se gli interventi di
tinteggiatura avvengono in tempi diversi e riguardano proprietà diverse.
5. La scelta del colore della tinteggiatura di edifici non soggetti a specifico
vincolo di tutela é sottoposta all'approvazione degli uffici comunali competenti
presso i quali deve essere esibita e depositata specifica campionatura.
6. Le aree libere inedificate, a destinazione non agricola o di pertinenza delle
costruzioni, devono essere convenientemente mantenute e recintate: é vietato
procurarne o consentirne lo stato di abbandono ed é altresì vietato l'accumulo e
l'abbruciamento di materiali o di rifiuti.
7. Ove le condizioni delle costruzioni e delle singole parti delle stesse o lo stato
delle aree siano degradati tanto da arrecare pregiudizio all'ambiente o alla
sicurezza ed alla salute delle persone, l'Autorità comunale ha facoltà di
ingiungere, entro un termine prestabilito, al proprietario o al possessore
dell'immobile l'esecuzione dei lavori necessari per rimuovere ogni
inconveniente; in caso di inottemperanza, totale o parziale, l'Autorità comunale
può disporre l'esecuzione d'ufficio a spese dell'inadempiente; tali spese devono
essere rimborsate entro quindici giorni dalla richiesta; in difetto, salve restando
eventuali disposizioni speciali di legge, esse sono riscosse coattivamente con la
procedura di cui al R.D. 14 aprile 1910, n. 639.
I commi 3 e 7 parlano chiaro.
Forse ci sono gli strumenti per muovere un po' questa "mano morta" su immobili fatiscenti che si sta diffondendo un po' troppo a Verbania.
Forse ci sono gli strumenti per muovere un po' questa "mano morta" su immobili fatiscenti che si sta diffondendo un po' troppo a Verbania.
Tutto OK, ma se, al dilà di ogni regolamento, il proprietario non ha i mezzi? Dovrebbero costringerlo a vendere per forza o gli verrebbe requisito dallo stato? Grazie a dire non siamo nell' ex (?) Unione Sovietica!
C'è un'area vicino a casa mia che, non curata, e' diventata ricettacolo di topi e bisce. I proprietari confinanti hanno chiesto al comune di obbligare a tenere pulito . Secondo voi??????? Figuratevi una casa!...,,se non è pericoloso nada. Nisba.
Ma per piacere non la giriamo sulle vostre ossessioni politiche.
Qui si tratta di proprietà di immobili lasciati a gente che non ha i mezzi di gestirli e lasciati e marcire. Immobili che non creano alcuna ricchezza o utilità ma anzi portatori di cause effetti negativi per la salubrità, immagine, decoro.
Far girare questa specie di "manomorta" è un'operazione al contrario molto capitalista. Ricordiamo le lotte della prima borghesia nata in Europa contro la stagnante manomorta ecclesiastica.
Quelle proprietà vadano a chi è in grado e ha i mezzi di gestirle!
fattispecie
ma
5 Febbraio 2015 - 21:30
Nel caso indicato dalla lettrice mi piacerebbe sapere se il comune ha mai mandato una qualche richiesta di intervento. Sarebbe bello sapere quali sono i motivi del degrado. Sembra il classico cantiere bloccato da problemi burocratici. Ci sarà anche la crisi ma un immobile in quella posizione è senz'altro vendibile.
Esposto
Marco
5 Febbraio 2015 - 21:35
Ma i consiglieri comunali e le associazioni tipo Legambiente non potrebbero presentare un esposto al Comune di Verbania per far valere il regolamento edilizio comunale?
Gli edifici fatiscenti cominciano a diventare veramente troppi!
Bene !
Lory
8 Febbraio 2015 - 12:02
Mi fa piacere aver ricevuto diversi commenti, sia favorevoli che sfavorevoli, evviva la libertà di espressione !
Io ho comunque detto la mia e ringrazio soprattutto Giustiniano per aver esposto 'art. 33 del REGOLAMENTO EDILIZIO DE COMUNE DI VERBANIA. Era proprio quello che volevo sapere e ora lo sapete anche tutti voi !
Io ho comunque detto la mia e ringrazio soprattutto Giustiniano per aver esposto 'art. 33 del REGOLAMENTO EDILIZIO DE COMUNE DI VERBANIA. Era proprio quello che volevo sapere e ora lo sapete anche tutti voi !
Vorrei fare alcune personali considerazioni sull'art. 33 del regolamento edilizio comunale per immobili privati.
Il comma 3 recita: " Il proprietario ha l'obbligo di eseguire i lavori di manutenzione, di
riparazione e di ripristino necessari, nonché quelli di intonacatura e
ritinteggiatura delle costruzioni deterioratesi".
Credo, mi si corregga diversamente, che detto comma si applichi ad immobili la cui edificazione sia conclusa e risultino regolarmente accatastati e che necessitino, per svariati motivi, di lavori di manutenzione, ripristino e riparazione, si presuppone dopo diversi anni dalla loro ultimazione. Quindi non all'immobile in oggetto, sicuramente a tutti gli altri immobili.
Il comma 7 recita: " Ove le condizioni delle costruzioni e delle singole parti delle stesse o lo stato
delle aree siano degradati tanto da arrecare pregiudizio all'ambiente o alla
sicurezza ed alla salute delle persone, l'Autorità comunale ha facoltà di
ingiungere, entro un termine prestabilito, al proprietario o al possessore
dell'immobile l'esecuzione dei lavori necessari per rimuovere ogni
inconveniente; in caso di inottemperanza........"
Anche in tal caso, mi si corregga nuovamente qualora così non sia, credo che le condizioni dell'immobile in oggetto non siano tali da arrecare pregiudizio all'ambiente o alla
sicurezza ed alla salute delle persone. Non credo nemmeno per gli altri immobili citati in questo blog. Penso, quindi, che per questi immobili il comma non si applichi. In altri casi l'Autorità comunale ha imposto l'intervento su immobili fatiscenti, come ad esempio nel caso della fabbrica ex Restellini di Intra divenuta pericolante e quindi pericolosa: in tal caso la proprietà optò per l'abbattimento. O nel caso dell'ex Camera del Lavoro, edificio anch'esso fatiscente e pericolante, abbattuto proprio perché divenuto pericoloso per l'incolumità delle persone.
Rimane quindi la questione del decoro: se il problema non dovesse essere quello della sicurezza e incolumità delle persone, e nemmeno della sicurezza ambientale, ma unicamente il decoro, credo che un'Amministrazione Comunale attenta abbia comunque il dovere di intervenire cercando di sensibilizzare le proprietà al recupero e alla manutenzione dei propri immobili, senza però trascurare il fatto che ciò sia nelle loro disponibilità: obbligare tout court le proprietà ad intervenire, obbligandole così a contrarre debiti anche pesanti, non credo sia cosa saggia. Penso, invece, si debbano trovare soluzioni percorribili, come ad esempio proporre sgravi fiscali e/o forme d'incentivazione.
Il comma 3 recita: " Il proprietario ha l'obbligo di eseguire i lavori di manutenzione, di
riparazione e di ripristino necessari, nonché quelli di intonacatura e
ritinteggiatura delle costruzioni deterioratesi".
Credo, mi si corregga diversamente, che detto comma si applichi ad immobili la cui edificazione sia conclusa e risultino regolarmente accatastati e che necessitino, per svariati motivi, di lavori di manutenzione, ripristino e riparazione, si presuppone dopo diversi anni dalla loro ultimazione. Quindi non all'immobile in oggetto, sicuramente a tutti gli altri immobili.
Il comma 7 recita: " Ove le condizioni delle costruzioni e delle singole parti delle stesse o lo stato
delle aree siano degradati tanto da arrecare pregiudizio all'ambiente o alla
sicurezza ed alla salute delle persone, l'Autorità comunale ha facoltà di
ingiungere, entro un termine prestabilito, al proprietario o al possessore
dell'immobile l'esecuzione dei lavori necessari per rimuovere ogni
inconveniente; in caso di inottemperanza........"
Anche in tal caso, mi si corregga nuovamente qualora così non sia, credo che le condizioni dell'immobile in oggetto non siano tali da arrecare pregiudizio all'ambiente o alla
sicurezza ed alla salute delle persone. Non credo nemmeno per gli altri immobili citati in questo blog. Penso, quindi, che per questi immobili il comma non si applichi. In altri casi l'Autorità comunale ha imposto l'intervento su immobili fatiscenti, come ad esempio nel caso della fabbrica ex Restellini di Intra divenuta pericolante e quindi pericolosa: in tal caso la proprietà optò per l'abbattimento. O nel caso dell'ex Camera del Lavoro, edificio anch'esso fatiscente e pericolante, abbattuto proprio perché divenuto pericoloso per l'incolumità delle persone.
Rimane quindi la questione del decoro: se il problema non dovesse essere quello della sicurezza e incolumità delle persone, e nemmeno della sicurezza ambientale, ma unicamente il decoro, credo che un'Amministrazione Comunale attenta abbia comunque il dovere di intervenire cercando di sensibilizzare le proprietà al recupero e alla manutenzione dei propri immobili, senza però trascurare il fatto che ciò sia nelle loro disponibilità: obbligare tout court le proprietà ad intervenire, obbligandole così a contrarre debiti anche pesanti, non credo sia cosa saggia. Penso, invece, si debbano trovare soluzioni percorribili, come ad esempio proporre sgravi fiscali e/o forme d'incentivazione.
Il comma 3 dell'art. 33 parla di immobili e non aggiunge nulla sulla circostanza che devono essere ultimati o accatastati.
Il comma 7 invece tratta di immobili che possono arrecare pregiudizio all'ambiente. Io ritengo che in certe zone tali ruderi e scheletri deturpino il paesaggio e questo può essere considerato un pregiudizio per l'ambiente.
Se la proprietà non può permettersi di gestire un immobile e bene che allora vendere la proprietà a chi sappia farla fruttare.
Il comma 7 invece tratta di immobili che possono arrecare pregiudizio all'ambiente. Io ritengo che in certe zone tali ruderi e scheletri deturpino il paesaggio e questo può essere considerato un pregiudizio per l'ambiente.
Se la proprietà non può permettersi di gestire un immobile e bene che allora vendere la proprietà a chi sappia farla fruttare.
Commento
Lory
9 Febbraio 2015 - 08:58
Come ho scritto, il mio articolo punta soprattutto al decoro, so che non si può imporre ma di certo così non si fa una bella figura ( e a me personalmente tutto ciò che è non curato dà un immenso fastidio....).! So che in Svizzera le amministrazioni non tollerano situazioni di degrado ( come può essere questo caso....). Non voglio dire che siano migliori di noi, ma di certo si può prendere spunto. Credo che gli sgravi fiscali potrebbero aiutare..... Comunque parlarne in un blog può solo far del bene alla comunità per progredire e informare..
Tutela paesaggistica
Francesca
9 Febbraio 2015 - 11:34
Esiste una normativa molto rigida, vincolante per la tutela del paesaggio. Molti di questi immobili sono situati in aree a forte impatto ambientale. Mi sembra veramente improbabile che il Comune o qualche sovrintendenza non abbia poteri.
Per pregiudizio all'ambiente s'intende pericolo per l'equilibrio ecosistema ambientale circostante, non è certo questo il caso.
Suppongo che se le varie amministrazioni comunali che si sono succedute negli anni da quando questo immobile è stato costruito non hanno fatto nulla in merito al completamento dell'immobile (e qui il problema è il completamento, non certo la sua manutenzione), significa che il regolamento edilizio non sia applicabile in tal senso, a differenza di molti altri immobili privati di Verbania, soprattutto d'interesse storico o localizzati in aree di pregio, ai quali sono stati imposti manutenzione e riparazione. Ricordiamoci, infatti, che sono molti di più gli immobili recuperati, che quelli in stato d'abbandono.
Detto questo è fuori di dubbio che permane un problema di decoro, ma questo non credo possa essere regolato, tanto meno imposto, da alcun regolamento. Come ho già avuto modo di dire in tal senso, sarebbe più logico intervenire presso i privati con una politica propositiva (e non impositiva), magari incentrata su possibili aiuti di natura fiscale e/o d'incentivazione.
Suppongo che se le varie amministrazioni comunali che si sono succedute negli anni da quando questo immobile è stato costruito non hanno fatto nulla in merito al completamento dell'immobile (e qui il problema è il completamento, non certo la sua manutenzione), significa che il regolamento edilizio non sia applicabile in tal senso, a differenza di molti altri immobili privati di Verbania, soprattutto d'interesse storico o localizzati in aree di pregio, ai quali sono stati imposti manutenzione e riparazione. Ricordiamoci, infatti, che sono molti di più gli immobili recuperati, che quelli in stato d'abbandono.
Detto questo è fuori di dubbio che permane un problema di decoro, ma questo non credo possa essere regolato, tanto meno imposto, da alcun regolamento. Come ho già avuto modo di dire in tal senso, sarebbe più logico intervenire presso i privati con una politica propositiva (e non impositiva), magari incentrata su possibili aiuti di natura fiscale e/o d'incentivazione.
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