E' un progetto nato con passione per tutte le comunità, da quelle territorialmente marginali della Valle Cannobina e di Trarego Viggiona, a quelle rivierasche di Cannobio, Cannero Riviera, Oggebbio e Ghiffa.
BRICK BOX è un invito a tutte le persone della comunità a partecipare e a corresponsabilizzarsi per la crescita di un Bene Comune: la salute nei luoghi più vicini dove vivono le persone.
BRICK è il mattoncino della partecipazione: firmare il mattoncino con il proprio nome, scrivere un proprio pensiero è il segno tangibile del contributo a realizzare un grande progetto. Tutti i mattoncini adorneranno la parete della sala di attesa del Nuovo Centro e saranno a futura memoria di una comunità viva, attiva e solidale.
BOX è la semplice scatola realizzata e ideata da Sara Dresti che con capacità di sintesi racchiude tutta la storia della Fondazione Comunità Attiva e presenta tutti i servizi attivati dalla Fondazione stessa nel campo socio-sanitario assistenziale.
La "Casa della Salute" per l'Alto Verbano sarà pronta per Giugno 2015 e sarà il cuore pulsante e vivo per costruire "una montagna" di servizi.
BRICK BOX è il primo passo, altri ne seguiranno in tempi brevi.
Si può richiedere presso il Centro Medicina Attiva ogni informazione per regalarsi e regalare il BRICK BOX (0323 739783).
Un mattoncino per la sanità nell'Alto Verbano
BRICK BOX è un'iniziativa della Fondazione Comunità Attiva ONLUS per dare al Nuovo Centro Medico, di Cannobio, il ruolo e la funzione di una "Casa della Salute" per l'Alto Verbano.
4 commenti Aggiungi il tuo
Brick box
Graziella
15 Dicembre 2014 - 20:27
Sarà un iniziativa carina , ma perché si usano termini , non in italiano ? Questo brich box , cosa ha a che fare con noi ? Con la nostra lingua ? Almeno fosse in dialetto , sarebbe più comprensibile . E'un abitudine tutta italiana , di usare termini inglesi , anche in politica , così capiscono solo loro e forse si sentono più interessanti !
e probabilmente ...........
sibilla cumana
15 Dicembre 2014 - 20:47
questi "anglomani" non sanno chi è Guglielmo Scuotilancia.........
BRICK BOX
Sara Dresti
20 Dicembre 2014 - 19:13
Care Graziella e Sibilla Cumana, vi scrivo in qualità di grafica che si è occupata del progetto in questione, semplicemente per spiegarvi il motivo per cui ho utilizzato un termine inglese anziché italiano, questo perché ci tengo a far capire determinati concetti. In primo luogo l'inglese come avrete notato voi stesse viene spesso utilizzato in campo grafico - pubblicitario per una ragione molto semplice: occupa graficamente e visivamente uno spazio ridotto rispetto all'italiano, e oltretutto è dal punto di vista comunicativo più immediato. Una scritta in italiano non avrebbe mai reso allo stesso modo, ne tanto meno sarebbe potuta risultare a livello visivo e sonoro altrettanto gradevole, perchè sarebbe stata ad esempio: "scatola mattoncino"?; come potrete notare voi stesse non è la stessa cosa. L'italiano rimane una lingua bellissima, nonché raffinata, ma purtroppo non è sempre adatta a scopi pubblicitari. Per quanto riguarda il dialetto non penso proprio che sia adatto ad alcuna forma pubblicitaria mi spiace, fa parte della nostra tradizione è vero, ma esiste una cosa chiamata globalizzazione per la quale anche piccole realtà come la nostra devono pensare al di fuori dei propri confini, anche solo nel caso di piccoli progetti nati con passione come quello di brick box, per il quale una manciata di persone ha lavorato molto sodo, tentando di uscire per una volta dagli schemi e di creare qualcosa di moderno ed originale, che mi sembra la maggior parte delle persone stia apprezzando. Inoltre l'utilizzo di termini inglesi non è un abitudine "tutta italiana", ma bensì di tutto il mondo. Insomma la tradizione è importante ma va calibrata ed inserita nei giusti ambiti a mio parere; detto questo non capisco la necessità di presupporre che io non conosca la traduzione in italiano del nome di uno dei più importanti drammaturghi al mondo.
Per commentare occorre essere un utente iscritto