Il concerto è a ingresso libero, organizzato in collaborazione con novacoop, le offerte che verranno raccolte saranno devolute al progetto “cascina graziella”.
Cascina Graziella è una proprietà confiscata alle mafie e dedicata a Graziella Campagna, giovanissima vittima di mafia. La Cascina è stata affidata all’Associazione Rinascita di Asti e a Libera Piemonte. Ospita una casa di accoglienza per donne in difficoltà e un centro di promozione di iniziative sul tema della legalità.
La musica del repertorio legato al Natale, d’autore o popolare, evoca ricordi ed emozioni assopite nel profondo.
Bunasera Tradizionale Valle Onsernone
Viaggio a Betlemme Tradizionale Piemonte
Mari Betlemme Bepi De Marzi
Divagazioni sulla Piva Tradizionale /Laetimusici
Gesù Bambin l’è nato Antica Lauda Piemontese
Tu scendi dalle stelle Anonimo Val Divedro/ Alfonso De Liguori
Oh Sanctissima Tradizionale Germania/Sicilia
Lulaje Jezunju Tradizionale Polonia
Marcho di Rei Tradizionale Provenza
The Road from Lindisfarne Jon Lord
Les Anges dans nos Campagnes Tadizionale Francia
I personaggi del presepe raccontano...
Dal pastor Gelindo, che poi non era un pastore, alla Stefania, ideatrice di un inganno a buon fine...
Dal portatore d'acqua al pescatore...
Dai Re Magi ai "pezzentielli"...
Dal misterioso "intruso" al miracoloso albero di mele...
Un’occasione per riannodare il legame con il vero Natale, con il mistero della fede che prende corpo in una realtà umanissima.
"Dalla parte del Gelindo" è una produzione dell'Associazione culturale Gabaré
Laetimusici
Giovanni Galfetti, organo
Carlo Bava, ciaramella
Maria Cristina Pasquali, narrazione
Laetitia era una divinità romana solare e serena, rappresentata con un fascio di spighe ed una mela in mano. Era la personificazione dello splendore e della fertilità della natura. Era abbondanza e leggerezza, era gioia ed energia.
Laetimusici
è il progetto di chi, attraverso la musica e le emozioni, si muove alla ricerca della gioia, dell'energia e leggerezza vitale. Insieme.
Gabaré
E’ un’Associazione Italo-Elvetica nata per promuovere la conoscenza e la diffusione di cultura superando le frontiere di ogni genere. Il suo nome è un gioco di parole che, da una parte, evoca l’immaginario legato al cabaret musicale e, dall’altra, ricorda il termine dialettale utilizzato per indicare il vassoio sul quale si offrono i dolci.
Un vassoio ideale, dunque, per offrire concerti, seminari, pubblicazioni ed ogni altra iniziativa che possa piacevolmente contribuire alla crescita di una condivisa cultura musicale, artistica, storica ed etnografica.