Il Pd è spaccato, il territorio diviso. I due Dea l’unica soluzione
Leggendo le dichiarazioni degli amministratori locali sulla sanità – tutti del Pd e fino al 2013 difensori strenui dei due Dea – proviamo a delineare le varie posizioni.
La nostra rimane una sola: Due Dea per il Vco. Non accettiamo dalla Regione meno di quello che abbiamo avuto fino a oggi.
CHIAMPARINO
La riforma è da fare. Il Vco deve perdere un Dea. Decisione già stabilita
SAITTA
In coda a Chiamparino. Aveva fretta di decidere, ha deciso di rinviare. Invoca la specificità del Vco come territorio di montagna.
RESCHIGNA
In coda a Chiamparino e Saitta. Non gli piacevano i tempi stretti di Saitta. Non dorme la notte perché preoccupato dei conti del Piemonte. Dice che bisogna tagliare ma che non può decidere tra Verbania e Domodossola (ma anche lui ha scelto che uno dei due Dea chiuderà) per il suo ruolo istituzionale. Parla di necessità di informazione e annuncia decisioni condivise con il territorio.
BORGHI
L’unico parlamentare del territorio è stato chiaro: l’ospedale da declassare è Verbania. Saitta deve dimettersi, Reschigna neanche lo cita (la guerra fredda tra i due non è una novità). Difende la decisione della conferenza dei sindaci e il sindaco Mellano che è stata ingiustamente messa in croce. Serve una legge regionale sulla specificità del Vco.
CATTRINI
L’unico Dea e a Domodossola. La decisione di rinviare è una “politica infame”. Saitta deve dimettersi.
MELLANO
Dopo la rappresentanza dei sindaci (dove ha già fatto abbastanza) risulta non pervenuta.
MARCHIONINI
Sì ai due Dea, ma se proprio non si può – nel famoso subordine – si decida in una commissione tecnico-scientifica-politica. Sembra tenga fortunatamente un profilo più basso.
TRAPANI
Il Pd ha le idee chiare. Saitta intempestivo. Capisco le proteste dei sindaci, le farei anch’io. L’ospedale unico plurisede non funziona. Serve una riorganizzazione. Verbania o Domo? Boh?
Matteo Marcovicchio
Cons.Prov. - NCD
Marcovicchio su DEA e politici verbanesi
Da Matteo Marcovicchio un commento sui DEA e sui politici verbanesi
6 commenti Aggiungi il tuo
Un modo davvero esemplare, dei politici da 4 soldi, di aggregarsi compatti e determinati di fronte ad una imprescindibile ed inderogabile esigenza sociale e della gente tutta, ergo nè della sola Domodossola, nè di Verbania, nè di Omegna etc etc... Sembrano i capponi di Renzo. Di politici veri come Matteo ce ne dovrebbero essere molti di più. Gli altri sono solo braccia rubate all'agricoltura.
Mi spiace per Matteo che esercita con passione questa realtà (politica), ma la stragrande maggioranza degli attuali politici, a tutti i livelli, sono da considerarsi poco meno che dei menestrelli, o meglio ancora giullari di corte, la differenza è che almeno questi ultimi tenevano allegre le corti e non facevano danni!
Ha chiuso furlan in un suo intervento. Nessuno si e' espresso x unico dea -in caso uno solo debba infine rimanere- a Verbania. I verbanesi ne prendano atto. Speriamo di star sempre bene.
Onestamente non ho capito quello che hai scritto su di me e/o sul mio commento, comunque, in relazione alla sanità pubblica (dea) della nostra zona ho detto già a sufficienza in altri blog; ma per chiarire meglio aggiungo: il motivo, forse, per il quale decideranno di mantenere i due DEA è per l'alta densità montana, anche se ho più di un dubbio che si concretizzi vista la legge vigente. Il treno che ci avrebbe permesso di avere un'ottima sanità lo abbiamo perso quando la politica incapace ha portato avanti la causa del NO sull'ospedale unico; da qui, tutto quello che succederà alla nostra sanità potremo solo dire COLPA LORO E A QUELLI CHE GLI HANNO DATO RETTA.
Cara lady, la prossima volta però sii più chiara.
Cara lady, la prossima volta però sii più chiara.
Ha perfettamente ragione sull'ospedale unico, ma credo che con un po' di volontà e di attributi, si possa ancora sperare in un nuovo progetto simile, che a questo punto credo sia l'unica alternativa. Certo che dare la sanità alle regioni è stata proprio una pessima idea, come del resto tutta la riforma del titolo V della Costituzione. E' il territorio che deve muoversi, nessun altro.
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