Abbiamo così a disposizione un budget che dovrebbe coprire le spesa di sghiacciatura e pulizia neve fino alla metà del prossimo gennaio”.
La comunicazione giunge dal Presidente della Provincia Stefano Costa che ribadisce come il ‘piano neve’ provinciale interesserà tutte le strade provinciali ricomprese nello stesso negli anni precedenti.
Per alcune strade in quota, tratti marginali laddove esistono percorsi alternativi, si era predisposta in via cautelare un’ordinanza di chiusura, che di fatto non è mai entrata in vigore grazie alla collaborazione delle Amministrazioni Comunali e di ditte che hanno da subito manifestato la propria disponibilità d’intervento.
Intanto in queste ore gli uffici viabilità e opere pubbliche della Provincia hanno stilato l’elenco delle opere e dei lavori prioritari resi necessari da frane e smottamenti che, in oltre un mese di protratte ondate di maltempo, hanno fortemente danneggiato l’infrastrutturazione stradale provinciale.
La lista, aggiornata a ieri 17 novembre (nel dettaglio si veda l’allegato), contempla 386 mila euro di interventi di somma urgenza – distribuiti su tutto il territorio provinciale – già eseguiti o in corso di realizzazione al fine di ripristinare nell’immediato la viabilità ed evitare l’isolamento di centri abitati. Supera i 2 milioni 400 mila euro la stima degli interventi urgenti e indifferibili, per i quali vi è priorità di affidamento: una somma nella quale i lavori di consolidamento corpo stradale, muri, parapetti, versanti, regimazione acque e messa in sicurezza della provinciale della Valle Strona incidono per circa 1 milione di euro. 500 mila euro sono i fondi necessari per poter riaprire la SP 125 di Belgirate, 200 mila lo stanziamento richiesto per quella di Madonna del Sasso, 150 mila per la strada di Colloro e 100 mila per la Armeno-Omegna. Da Roma si attende il riconoscimento dello stato di calamità (da subito richiesto dalla Provincia del VCO, tra le più colpite di tutto il Piemonte) e conseguente assegnazione di risorse per lavori di massima urgenza, insieme alla possibilità di deroga al patto di stabilità, già prevista dalle intenzioni del Governo per i Comuni alluvionati.