“Si tratta di un’operazione concordata a larghissima maggioranza con le amministrazioni comunali, sotto tutela della Regione Piemonte – e a questo proposito non posso che ringraziare il Vicepresidente Reschigna che ancora una volta ha voluto metterci la faccia – e il Signor Prefetto, al quale domani alle 10,00 – spero con una sostenuta presenza di Sindaci – consegneremo la decisione assunta con la riunione di ieri pomeriggio, affinché informi il Governo del passo a cui ci hanno costretto i tagli finanziari imposti”.
All’indomani dell’incontro con il quale il territorio ha serrato le fila per rispondere all’urgenza di provvedere a un ‘piano neve’, nell’ormai imminenza dell’inverno, il Presidente della Provincia Stefano Costa torna sulla scelta dell’Ente di farsi carico – nonostante il disavanzo già accumulato – della spesa necessaria di un milione di euro per garantire il servizio di sgombero e salatura almeno fino al prossimo 31 gennaio.
“Non c’erano alternative se non attingere a ciò che in più, con l’assestamento di bilancio la Regione ci assegnerà per svolgere le funzioni delegate. Si tratta di un’evidente urgenza e nell’immediato questa è la sola via d’uscita per poter garantire, a partire dalla prima gelata o nevicata, l’erogazione di servizi che il consigliere provinciale Lucio Pizzi ci ricorda quanto siano irrinunciabili, criticando però la soluzione a cui siamo giunti, senza tuttavia suggerirci un’altra strada percorribile. Ciò a riprova che è più semplice lanciare anatemi quando si è sui banchi dell’opposizione, che trovare risposte ai problemi quando si è con l’acqua alla gola di un predissesto: una falla certamente non apertasi in queste ultime tre settimane” rimarca Costa.
“Non c’è bisogno che sia Pizzi a fare da ‘amplificatore’ alle posizioni dei Sindaci: sono uno di loro, ben consapevole come le manovre di ulteriore razionalizzazione della spesa pubblica, che hanno già paralizzato l’amministrazione provinciale, non consentano ai Comuni di provvedere a questo servizio del quale, ancora una volta, la Provincia ha deciso, con una scelta politicamente trasversale e condivisa a più livelli, di farsi carico esponendosi ulteriormente sul piano finanziario. Conscia però allo stesso tempo delle conseguenze di un suo eventuale disimpegno nei confronti di una funzione che – va ricordato – la riforma Delrio le riassegna, ma senza preoccuparsi delle risorse con cui dovrebbe svolgerla. E’ prevalso il senso di responsabilità, che non significa tuttavia che accettiamo passivamente questa situazione di forte contraddizione nei termini e nella sostanza” ribadisce il Presidente della Provincia non nascondendo la sua preoccupazione per le prospettive di ‘tenuta’ occupazionale dell’Ente.
“Vorrei essere tranquillizzante su questo piano: ciò significherebbe non guardare in faccia la realtà, però non si può neanche sostenere che la strada sia segnata. Ho chiesto agli uffici di ipotizzare i diversi scenari che nei prossimi mesi potrebbero concretizzarsi alla luce dei vari gradi di mobilità che potrebbero verificarsi con il passaggio ad altri enti di parte delle funzioni – tolte quelle statali – oggi svolte dalla Provincia. A questo proposito – conclude Costa – invito le Organizzazioni Sindacali con le RSU a promuovere, d’intesa con i Comuni, un tavolo di lavoro per meglio coordinare e gestire le mobilità del personale nella Pubblica Amministrazione provinciale, nel caso in cui ciò fosse richiesto dai nuovi sviluppi della riforma in corso”.