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Ambulanza del Vergante corso per volontari

Il Consiglio Direttivo dell’Ambulanza del Vergante guidato dal Presidente Giaime ha deliberato una nuova azione di formazione per incrementare le competenze dei Volontari e potenziare il gruppo degli addetti al trasporto ordinario in ambulanza.

Fuori Provincia
Ambulanza del Vergante corso per volontari
Con il supporto e il coordinamento del Comitato Regionale Anpas Piemonte al quale Ambulanza del Vergante è associato, e di cui Giaime è Consigliere Regionale, partirà il nuovo corso S.A.R.A. con accredito regionale, il corso che è dedicato al Servizio di Accompagnamento in Relazione d’aiuto, è un percorso formativo condiviso e riconosciuto dalla Regione Piemonte per formare i Volontari che si occuperanno dei servizi di trasporto in ambulanza non in urgenza, per trasferimenti, dimissioni, visite mediche e diagnostiche, trasporto di dializzati e malati cronici. Tutto il mondo del trasporto degli infermi di tipo programmato.

I Volontari alla fine delle 44 ore conseguiranno, dopo aver superato l’esame, un attestato della Regione Piemonte che li abiliterà allo svolgimento del servizio su tutto il territorio della Regione.

Impareranno le manovre di soccorso di base, ad utilizzare il sistema di Emergenza 118 in caso di urgenza, e impareranno tutte le nozioni legate alla comunicazione, alla relazione al supporto psicologico e assistenziale verso il paziente. Il questo percorso formativo è dato moltissimo spazio all’aspetto relazionale e comunicativo e alle tecniche di supporto per il paziente.

Il presidente Giaime dichiara << Io e il Consiglio Direttivo siamo convinti che i servizi istituzionali quali i trasporti ordinari in ambulanza, siamo un attività fondamentale per i nostri cittadini e per il territorio per il quale siamo al servizio, ecco perché abbiamo voluto investire in questo corso facendolo partire per rafforzare il numero di Volontari che si dedicano a questa attività. Siamo anche certamente convinti che l’attività di supporto relazionale sia fondamentale nel servizio che svolgiamo e questo corso permetterà ai partecipanti di sviluppare molto questo aspetto. Personalmente, anche nel ruolo di Formatore e Istruttore Piemonte 118, ritengo che il nostro lavoro debba essere svolto con grande competenza ma anche con grande umanità e con cuore, e questo modulo formativo aiuta e valorizza proprio anche questo aspetto umano oltre a quello sanitario>>.

Le lezioni avranno inizio sabato 15 novembre alle ore 9,00, è ancora possibile iscriversi telefonando alla Segreteria di Presidenza al numero 0322.280.117 o scrivendo un email a : segreteria@ambulanzavergante.com. Le lezioni si svolgeranno presso la sede di Via per Meina a Nebbiuno (No). Sono previste 44 ore di lezione e un esame teorico-pratico finale con la presenza di un Rappresentante della Regione Piemonte come Certificatore Regionale. I Docenti saranno Psicologi, Sociologi, Formatori e Istruttori Regionali.

Il Gruppo Volontari Ambulanza del Vergante si avvale dell'impegno di 142 volontari e quattro dipendenti. I 5438 servizi effettuati nel 2013 (divisi fra Emergenza- Urgenza 118, trasporto infermi, trasporti socio-assistenziali), sono la dimostrazione del grande impegno dell’associazione e dei suoi volontari.

È presente 24 ore su 24 per il servizio di Emergenza 118 nella zona del Vergante ed in quelle limitrofe, con la dotazione di quattro DAE, uno in sede e tre sui mezzi utilizzati.

Il parco automezzi è composto, attualmente, da quattro autoambulanze, un autoveicolo attrezzato per trasporto disabili e cinque altri mezzi per servizi socio assistenziali.

L’Ambulanza del Vergante è associata ad Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) il cui Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 81 associazioni di volontariato con 10 sezioni distaccate, 8.990 militi (di cui 3.074 donne) e 349 dipendenti che, con 399 autoambulanze, 121 automezzi per il trasporto disabili, 216 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile, 5 imbarcazioni e 17 unità cinofile svolgono annualmente 409.473 servizi, con una percorrenza complessiva di oltre 13 milioni di chilometri.



1 commento  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di luigi.ieronimo.vb Corso per volontari....
luigi.ieronimo.vb
31 Dicembre 2014 - 15:32
 
bellissima iniziativa che può' portare a una sicura professione e passione futura.Una cosa che molti giovani potrebbero fare,anziche' stare al bar a bere birra e spinellarsi dalla mattina alle 7 fino alle 24.Bellissima attività',che permette di salvare la vita a molta gente,e al contempo avere tanti amici ovunque.Il sottoscritto lavoro' per circa 43 anni come para
medico presso l'ALS 14,che,pur con tutte le sue manchevolezze(di chi sia la colpa non ha importanza),mi diede enormi soddisfazioni per il particolare modo di vivere la' dentro.Vivendo quotidianamente la sofferenza altrui,si matura mag
giormente e si apprezza quello che succede al di fuori,e anche un lupo solitario come me,dopo circa 14 anni fuori da quel posto,ancora oggi incontra gente che lo saluta,e a volte si inchina.Inchini a parte,ti fa' capire che hai fatto bene il tuo mestiere che,oltre allo stipendio generoso,ti ha appassionato,e hai fatto di più di quello che ti venne richiesto.Oggi la sanità' non è piu'quella egli anni(1978-2014)fa'un po'schifo,fra gestione delle ASL e incapacita'dei tanti manager(politi cizzati),ma nel nostro piccolo,nei tanti rapporti interpersonali fra sanitario e paziente o utente,si trova semper il modo di fare una carezza in più'a qualcuno.E spesso,quel gesto è più' importante di tutte le balle che sentiamo raccontare. Aggiungo che,la maggior parte dei volontari,del 118 soprattutto,ma anche di altre ambulanze sono molto piu'preparati delle equipe paramediche delle varie ASL,perche' fanno solo quello,e si sono specialzzati nelle manovre di emergenza.Il malato ha si bisogno di cure e affetto,ma soprattutto RISPETTO,cosa quest'ultima da tempo,dimenticata.Dicevo,cocco le si,ma dopo,a letto,quando il peggio è passato e ritorna la normalità'.Ma nel momento della emergenza le coccole non servono a niente;occorre personale preparato,che non lacrimi quando vede un uomo terra ferito,ecc,ecc,ecc..Auguri anche a loro.. Personalmente,nonostante la freddezza acquisita in circa 50 anni di quella attività',non sarei in grado di essere utile in quei frangenti...dovrebbero soccorrere me.Infatti,quando accadono incidenti e sono nei pressi,se posso
mi prodigo in tutto,ma poi mi lascio prendere dallo sconforto,e fuggo.Ovviamente senza volere onori e gloria.L'importan
te è sapere che il traumatizzato è arrivato in un letto d'ospedale nelle mani di chi "dovrebbe "( e ripeto"dovrebbe") capi
re che cosa ha.Auguri



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