Se la gestione sanitaria della precedente giunta guidata da Alberto Cirio in Piemonte aveva lasciato in eredità ai cittadini un sistema in grave crisi, in dissesto finanziario, senza medici, e senza servizi efficienti sul territorio, la nuova giunta con le elezioni di giugno è riuscita a unire tutte le categorie coinvolte in un drastico giudizio di incapacità: dai pazienti agli infermieri, ai medici, fino alla magistratura, il cui possibile intervento dopo gli esposti da parte degli Ordini professionali ha bloccato le originali quanto impraticabili iniziative del Presidente Cirio.
Il tentativo del nuovo assessore alla sanità, Federico Riboldi, di tenere buoni i rapporti con il suo predecessore Luigi Icardi, quello che aveva inventato le “ambulanze India” senza medico a bordo, salvo far crescere a dismisura i costi del personale con il ricorso sistematico a “dottori a gettone”, non fa altro che confermare la continuità con la giunta precedente. Continuità in termini di sprechi, inefficienza, incapacità di affrontare e risolvere i problemi della sanità regionale.
Al presidente della Regione non possiamo che chiedere ancora una volta di cambiare direzione. Meno algoritmi, meno gettoni ai medici privati, meno progetti faraonici per nuovi ospedali che rischiano di diventare cattedrali nel deserto, ma investimenti sul personale per garantire la presenza dei dottori nei reparti di pronto soccorso, primo presidio sanitario sul territorio.
Movimento Indipendenza su carenza medici di famiglia
Riceviamo e pubblichiamo, una nota di Movimento Indipendenza, riguardante la carenza di medici di famiglia.
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E maggior trasparenza, informazione, puntuale segnalazione da parte del sito regionale sulla disponibilità di nuovi medici per la persona, la famiglia. Si scopre casualmente che c'è un nuovo medico che esercita, e si riscontra che non ha già più disponibilità!
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