Questo stratagemma ha permesso al team di catturare clip video da brevissima distanza, portando il loro pinguini-spia proprio nel mezzo delle colonie di pinguini.

“La chiave che ha permesso la buona riuscita della missione 'spycam' è stata la telecamera 'animatronic', che sotto le sembianze di un pinguino a grandezza naturale è stata in grado di infiltrarsi silenziosamente nelle colonie, filmando i pinguini nei loro comportamenti più emotivi e bizzarri”, ha detto il produttore John Downer.

Le telecamere usate per realizzare il progetto sono principalmente di tre tipi: RockhopperCam, ChickCam e SnowCam. La prima è stata progettata con l'obiettivo di far muovere il pinguino simulando la camminata bipede, quindi senza ruote, coadiuvato dall'azione di giroscopi e accelerometri. La RockhopperCam è inoltre dotata di ottimi sensori e di sistemi visione ad alta risoluzione, permettendo al pinguino-spia di poter passeggiare tra i suoi "simili" come uno di loro.

Un'altra telecamera molto particolare utilizzata è la EmperorCam, utilizzata in zone di ghiaccio marino, capace infatti di galleggiare in acqua e filmare l'arrivo dei pulcini dal mare. Da citare anche la PenguinCam, una spycamera subacquea che può muoversi alla velocità di 4 nodi e immergersi ad una profondità di 100 metri, anche in presenza di mare agitato.