La partita, a sfavore dei verbanesi, si è giocata in un clima teso, complice l’accoglienza del pubblico avversario che ha trasformato la coreografia festosa dei playoff in una tifoseria da stadio, poco consona al mondo pallavolistico, rivolgendo gravi insulti sia ai giocatori in campo che ai sostenitori verde-blu venuti a dar man forte ai ragazzi da fuori.
Coach Azzini schiera la formazione che ha dato battaglia a Novi, con qualche cambiamento a causa dell’infortunio di Miani: Russo-Alesi in diagonale con Borghini, Berteletti e Alberti come bande, Traversi e un ritrovato Bonfantini al centro, liberi Scarpati e Affini. La partita inizia a favore dei verbanesi che partono aggressivi nella fase di muro e attacco, portandosi un ad stacco iniziale. Tuttavia, il vantaggio non riesce a concretizzarsi: i cuneesi ritrovano compostezza grazie a propri attaccanti e si portano in vantaggio conquistando il primo parziale per 25 a 17. Nel secondo set Altiora prova a risollevare la testa, trascinata da Bonfantini e Traversi, ma Mondovì riesce ad allungare sul finale grazie ad una serie di battute che portano il secondo set sul punteggio di 25 a 20.
L’ultimo set è una partita di logoramento, entrambi gli schieramenti tendono a sbagliare, soprattutto la formazione cuneese in situazione di attacco. L’atteggiamento del pubblico innervosisce i ragazzi verbanesi insieme a qualche scelta arbitrale discutibile. Il parziale viene trascinato ai vantaggi che vede perdere Altiora 28 a 26.
Queste le parole di coach Azzini:“Ci aspettavamo un partita difficile, sia come squadra da affrontare, sia come ambiente. In realtà l’ambiente è stato più difficile di quanto poteva essere la partita. Abbiamo affrontato la sfida nell’approccio giusto, una prestazione ancora positiva peccato che non portiamo a casa set e punti. Questo finale di stagione ci sta facendo tornare la voglia di lottare contro i migliori nel modo migliore.”, e poi commenta, “Peccato per tutto quello che è successo con il pubblico, delle cose che assolutamente nei palazzetti e nella pallavolo non si devono vedere.”