L. Boccherini, fecondo autore di sinfonie, sonate e concerti per violoncello solista, scrisse anche una settantina di trii, opere della maturità, di fattura accurata e armoniosa, con il violoncello posto in primo piano. Il brano è decisamente virtuosistico per il “suo” strumento ma lo stile concertante permette un interessante dialogo tra tutti gli strumenti. Con il Trio d’Archi n° 4 Boccherini, ancora lontano dalla grande produzione viennese, riesce già ad esprimere un mondo musicale di grande complessità e raffinatezza.
La scrittura, con il suo carattere concertante, crea un dialogo generalmente privo di prevaricazioni tra i tre archi, ma che lascia ampio spazio al violoncello (strumento in cui Boccherini stesso eccelleva), a cui viene assegnato un ruolo da protagonista. Poche notizie si hanno su questo Trio, e soprattutto sui motivi che indussero Schubert ad abbandonarne la composizione dopo il primo movimento L'anno di composizione, il 1816, cade però in un periodo particolare della vita del compositore,.
Il fallito tentativo di trovare lavoro come direttore musicale presso una scuola sicuramente ebbero una ripercussione sulle opere.
La semplicità di quest'unico movimento è molto grazioso, mozartiano, fluente e melodico. l'unico movimento del Trio è un passo segnato dal musicista nel trasformare un genere d'occasione (le serate musicali nei salotti di Vienna) in un'originale espressione del pensiero musicale; questo Allegro è una prova significativa; degli elementi tipici del linguaggio del compositore come il ripetersi della melodia che sembra quasi vagare senza me
PROGRAMMA
L. Boccherini (1743-1805)
Trio d'archi in re magg. op.14 n.4
Allegro giusto Andantino Allegro assai
F.Schubert (1797-1828)
Trio d'archi in si b magg. D. 471
Allegro
L.vanBeethoven (1770-1827)
Serenata in re magg. op. 8
Marcia Minuetto Adagio Allegretto alla Polacca Tema con variazioni
Andante quasi allegretto.Marcia
A. Schnittke (1934-1998)
Trio (1985)